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Monza come l’Olanda? La visione dell’assessore Lamperti: “Per il cambiamento vero ci vuole tempo”

22 novembre 2023 | 10:21
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Monza come l’Olanda? La visione dell’assessore Lamperti: “Per il cambiamento vero ci vuole tempo”
Lamperti con il direttore Speziali ad un evento di MBNews

Abbiamo chiesto all’intelligenza artificiale come sarebbe stata una strada senza macchine. I risultati hanno diviso, appassionato, stimolato i nostri lettori. E una riflessione è arrivata anche dall’assessore al governo del territorio Marco Lamperti. Ecco la sua analisi.

Monza. “La città sarà molto diversa da quella che vediamo oggi: ci si muoverà maggiormente a piedi e le persone sentiranno la necessità di nuovi spazi pedonali e ciclabili”. A dirlo è Marco Lamperti, assessore al governo del territorio del comune di Monza, commentando un nostro articolo in cui abbiamo simulato grazie all’intelligenza artificiale alcune strade della città se fossero chiuse al traffico veicolare. Un’utopia? Non per l’assessore Lamperti che immagina e auspica una Monza più vicina all’Olanda. Ma bisogna aspettare: il cambiamento vero ha bisogno di battere le resistenze.

Una Monza più bike friendly è davvero possibile? Risponde l’assessore Lamperti

“E’ stato molto interessante vedere lo studio che avete proposto e poi pubblicato sul giornale, tra l’altro con uno seguito importante in termini di riflessioni critiche – commenta Lamperti. – Le città del nord, come quelle olandesi, sono un modello in primis culturale che gli amministratori guardano con attenzione. Certo, per raggiungere quel tipo di città c’è bisogno di cambiamento e il cambiamento spaventa. Tutto normale, quando cambi le cose e se addirittura chiedi di stravolgerle c’è sempre una certa resistenza. Ma io penso che se vogliamo vivere meglio il cambiamento lo dobbiamo attuare”.

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Urbanisticamente Lamperti spiega che una città più bike friendly potrebbe svilupparsi, con tempi ragionevoli ma un chiaro indirizzo politico. “Cinque anni non bastano per cambiare una città, ma serve fare lo sforzo di iniziare a percorrere una via. Penso che il mio assessorato e quello dell’assessora Turato (mobilità) si stiano muovendo nella stessa direzione per provare a cambiare le cose: i mutamenti urbanistici devono essere accompagnati da investimenti e politiche nella mobilità. Anche se la strada è lunga non partiamo da zero: la Piazza San Rocco, che abbiamo difeso dalla sua apertura al traffico veicolare, è un esempio di buona pedonalizzazione non in centro città, e penso che anche la sperimentazione della ZTL serale di Via Bergamo stia portando benefici”.

Generico novembre 2023Via Manzoni, Monza

Tre livelli di città, per l’assessore Lamperti, potranno disegnare una città nuova: la città pedonale, un “livello esterno” e la città dei grandi viali. “In quindici – venti anni dobbiamo avere questo orizzonte qui – continua – con un livello pedonale diffuso non solo nel centro, un livello intermedio che inglobi anche mezzi pubblici, biciclette, monopattini e che permetta di vivere davvero il quartiere (una sorta di città dei 15 minuti, ndr), e poi una porzione cittadina di ampie arterie dove ancora il mezzo più diffuso è l’automobile. Come si fa a fare questo? Idee chiare, progettualità, più servizi e un dialogo continuo tra urbanistica e mobilità”.

“Se faremo tutto questo – chiosa Lamperti – io sono certo non solo che cambieremo volto alla città, ma che i cittadini vorranno più aree pedonali, banalmente perchè gli converrà andare a piedi piuttosto che prendere la macchina. E’ facile una operazione del genere? Assolutamente no, e torno al tema dei cambiamenti: spaventano. Però si può fare: penso alla ZTL del centro storico; negli anni ’80 non la voleva nessuno. Ora ditemi chi tornerebbe indietro”.

Articolo aggiornato: 10:47, 22 novembre 2023