Consiglio comunale

Monza, polemica in consiglio sulla mozione antifascista (approvata)

Il documento, che ha ricevuto un ampio sostegno, impegna il Comune a rispettare i valori antifascisti su cui si basa la democrazia e la Costituzione italiana.

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Comune di Monza - Foto d'Archivio

In una votazione che ha acceso discussioni e contrasti, il Consiglio Comunale di Monza ha approvato la mozione contro ogni forma di discriminazione e in opposizione al neo-fascismo, presentata da LabMonza. Il documento, che ha ricevuto un ampio sostegno, impegna il Comune a rispettare i valori antifascisti su cui si basa la democrazia e la Costituzione italiana.

Francesco Racioppi, portavoce e consigliere comunale di LabMonza, ha commentato: “Questa mozione rappresenta un impegno tangibile per difendere la nostra democrazia dai movimenti neo-fascisti. Non possiamo permettere che le risorse pubbliche siano utilizzate da chi propagandante ideologie che contrastano con i principi fondamentali su cui si basa il nostro Stato democratico.”

La mozione, oltre a dichiarare l’impegno del Comune contro il neo-fascismo, richiede che coloro che richiedono spazi comunali per iniziative politiche aderiscano ai valori costituzionali della democrazia e dell’antifascismo. Questa misura mira a preservare l’integrità dei luoghi pubblici e a proteggere la comunità dalle influenze negative di ideologie totalitarie.

Lorenzo Spedo, capogruppo di LabMonza, ha sottolineato l’importanza di questa mozione e ha aggiunto: “Ora, il Comune avrà la possibilità di costituirsi parte civile nei processi in cui sono coinvolti individui vittime di odio o discriminazione. Questo è un segno tangibile di responsabilità e dimostra l’impegno delle istituzioni nel proteggere i cittadini.”

Tuttavia, non tutti i membri del Consiglio Comunale erano d’accordo. Paolo Piffer ha bocciato la mozione, sostenendo che la lotta contro il neo-fascismo dovrebbe avvenire attraverso l’educazione e la sensibilizzazione, non attraverso dichiarazioni formali. Ha espresso preoccupazione che la mozione sia più una mossa elettorale che un vero impegno per la democrazia.

“Tutti Io credo fermamente nella democrazia e ripudio ogni forma di dittatura o totalitarismo vario. Questa mozione è completamente inutile e prende in giro quelle associazioni e cittadini che sono stati convinti che potrà servire a qualcosa. Solo una strategia elettorale per strappare un po’ di consenso, è palese. I fenomeni come il fascismo si combattono con la cultura, investendo nella scuola e sensibilizzando le nuove generazioni.  Non è l’antifascismo ad essere divisivo, sono certi partiti che da anni provano ad appropriarsi di valori che sono universali. Beh io a questa gara a chi è più “antifascista” non voglio partecipare, sono proprio i documenti come questi che sviliscono i valori della resistenza. Vorrei poter sentirmi antifascista, vorrei poter emozionarmi cantanfo bella ciao, vorrei poter disprezzare ogni esercizio del potere violento e discriminatorio senza essere costretto a dichiararlo a Lab Monza, al Pd e a nessun altro partito. C’è già la nostra Costituzione a garantire tutto questo, il resto sono chiacchiere da bar che non cambiano nulla. Questa mozione di dichiara “antifascista” ma è il documento più fascista mai votato in aula, ecco perché ho votato contro”.

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