Monza, We Run For Women: più di mille persone colorano il Parco!

19 novembre 2023 | 16:56
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Monza, We Run For Women: più di mille persone colorano il Parco!

La manifestazione, promossa dalla Questura di Monza e con il supporto tecnico di Monza Marathon Team, ha lanciato un messaggio forte contro la violenza sulle donne.

Monza. Il colore arancione, al centro anche di Orange the World, campagna istituita dall’UNESCO per sensibilizzare sul totale abbattimento della violenza sulle donne e sulla salvaguardia dei diritti umani,  simboleggia energia, ottimismo, vitalità e forza.

Proprio alcune delle qualità che hanno cercato di trasmettere gli oltre mille partecipanti (1045 per l’esattezza) alla corsa “We Run For Women – Corriamo con la Polizia di Stato per fermare i femminicidi“. Perché si può e si deve partire anche da una volontà decisa e dalla capacità di lanciare messaggi positivi per combattere un fenomeno trasversale ad ogni fascia sociale e latitudine che continua ad uccidere in Italia una donna ogni due giorni.

Oggi, 19 novembre, la seconda edizione della corsa, promossa dalla Questura diMonza, con il patrocinio di Regione Lombardia e della Provincia Monza e Brianza, la collaborazione del Comune di Monza e della Reggia di Monza, e il supporto tecnico di Monza Marathon Team Asd, è stata anche una festa colorata.

We Run For Women

IL MESSAGGIO

Sui tre percorsi previsti, 10 km competitiva, 10 km non competitiva e 3 km, infatti, i runners hanno indossato la maglietta orange dell’evento e molti anche una fascia al braccio su cui c’era scritta questa frase di Gandhi: “Un uomo può uccidere un fiore ma non può contenere la primavera”.

Chi più del “profeta della non violenza”, del resto, a nemmeno una settimana dal 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, può essere il riferimento adatto per condannare le azioni di uomini che arrivano ad uccidere una donna, quasi sempre una persona della propria famiglia o tra gli affetti più cari, perché incapaci di gestire la fine di una relazione o semplicemente le proprie emozioni.

L’EVENTO

Proprio nel giorno in cui è giunta la notizia dell’arresto in Germania di Filippo Turetta, omicida ed ex fidanzato della giovane Giulia Cecchettin, a cui prima delle premiazioni è stato dedicato un minuto di silenzio, gli iscritti alla We Run For Women, che ha avuto il contributo della Bcc di Milano e il supporto di numerosi sponsor, da Saugella a BrianzAcque, da Assolombarda ad Acinque, fino agli Istituti clinici Zucchi, Durante e Virma, sono partiti puntuali alle ore 9.30.

We Run For Women

Il percorso, poi, ha condotto i partecipanti alla 10 km non competitiva e a quella competitiva, vinta da Daniele D’Onofrio (GS Fiamme Oro Padova) in 30’07”, al bis dopo la prima edizione e due volte campione italiano di mezza maratona, e da Silvia Chinchio (Missulteam Como ASD) in 38’26”, in alcuni dei punti più suggestivi del Parco di Monza.

IL TRACCIATO

Dopo la partenza nei pressi del Bar Cavriga e della Cascina S.Fedele, quartier generale dell’evento, anticipata dall’inno nazionale interpretato dalla cantante lirica Mariangela La Palombara, i runners, infatti, sono passati davanti alla Porta di Monza e a Villa Mirabellino, conosciuta anche come “Villa Augusta” dopo essere stata donata alla moglie del viceré Eugenio Beauharnais Augusta Amalia di Wittelsbach.

Qualche chilometro più avanti, dopo aver costeggiato Cascina Casalta e superato la metà della corsa,  il cui ricavato sarà devoluto ai 4 Centri Antiviolenza della Rete Artemide di Monza e della Brianza, il passaggio davanti a Villa Mirabello, lussuosa residenza seicentesca preesistente alla creazione del Parco.

Tra natura e storia, costeggiare il fiume Lambro, il Mulino del Cantone e il Ponte dei Bertoli ha riportato gli iscritti alla 10 km sul rettilineo finale del viale Cavriga. E infine al traguardo, superato anche da Francesco Messina, Prefetto di Padova e ideatore della gara.

We Run For Women

LE PAROLE

La corsa We Run For Women, che ha visto anche la presenza delle atlete delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, Linda Olivieri e Rebecca Sartori, specialiste dei 400m ostacoli, di Desirée Rossit, finalista olimpica del salto in alto alle Olimpiadi di Rio del 2016, dei poliziotti della ASD Sezione Atletica Polizia di Stato di Torino e dei cadetti dell’Accademia Guardia di Finanza di Bergamo, è stato accompagnata, prima e dopo, da diverse iniziative.

Il 18 novembre nella Villa Reale di Monza si è svolta una tavola rotonda sull’analisi del fenomeno del femminicidio, che ha visto anche la testimonianza di Filomena Lamberti, una delle prime donne in Italia ad essere sfregiata con l’acido dal marito. Un episodio di violenza domestica estremo ed inaudito, accaduto il 28 maggio 2012, di cui, dopo 30 operazioni chirurgiche, porta ancora segni profondi sul viso, il corpo e nella mente.

LE PROSPETTIVE

Lamberti, che non ha neppure ottenuto adeguata giustizia per quanto subito, ha poi dato la carica a tutti i runners con l’invito a “correre per la libertà”. Prima della partenza anche i saluti istituzionali del Questore di Monza Marco Odorisio, dell’Assessore ai Giovani e alle Pari Opportunità del Comune di Monza, Andreina Fumagalli, di Alessandra Barone di Telefono Donna in rappresentanza dei Centri Antiviolenza Monza Brianza e Andrea Galbiati, Vicepresidente Monza Marathon Team.

We Run For Women

We Run For Women ha avuto anche un seguito dopo la corsa con le mostre “Com’eri vestita” e “Tanto a me non capita…” allestite dall’Associazione Libere Sinergie in Villa Reale. Un progetto che racconta la violenza di genere da punti di vista che diffondono stereotipi, pregiudizi e frasi fatte. Bisogna partire soprattutto da qui, puntando sull’educazione e sulla formazione in famiglia e nelle scuole, se si vuole portare la corsa all’abbattimento dei femminicidi verso il traguardo.