I Musei d’Impresa sono legge in Lombardia: alle aziende 1ml di euro nei prossimi due anni

30 novembre 2023 | 15:17
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I Musei d’Impresa sono legge in Lombardia: alle aziende 1ml di euro nei prossimi due anni

L’Aula ha approvato a maggioranza il progetto di legge a sostegno della storia e dell’identità di un territorio da sempre il punto di riferimento della industrializzazione e dell’imprenditoria moderna. La relatrice Silvia Scurati: “Una legge fatta per le imprese e per conservare la memoria del sistema imprenditoriale lombardo”

Brianza. La Lombardia si appresta a tessere una nuova trama nella trama della sua storia industriale, con l’approvazione a larga maggioranza del progetto di legge che darà vita alla Rete dei Musei d’Impresa. In un territorio che ha sempre rappresentato il cuore pulsante dell’industrializzazione e dell’imprenditoria moderna, questa iniziativa si propone di custodire e valorizzare il ricco patrimonio di cultura e storia imprenditoriale lombarda.

MUSEI D’IMPRESA: LEGGE APPROVATA IN CONSIGLIO REGIONALE 

Il Consiglio regionale, riunitosi a Milano lo scorso martedì 28 novembre, ha votato a favore del progetto con 46 voti a favore, 22 contrari e 3 astenuti. La relatrice del provvedimento, Silvia Scurati, esprime la rilevanza di questa nuova legge: “Una legge fatta per le imprese e per conservare la memoria del sistema imprenditoriale lombardo”.

Il progetto, il cui primo firmatario è Alessandro Corbetta della Lega, è un pioniere in Italia, introducendo norme e fondi per sostenere la diffusione dei Musei d’Impresa. Silvia Scurati sottolinea che “i fondi saranno messi a disposizione del sistema produttivo lombardo, con l’obiettivo di dare forza e futuro alla tradizione, all’identità e alla storia del sistema imprenditoriale lombardo”.

COSA SONO I MUSEI D’IMPRESA

Le risorse previste dalla legge, ammontanti a un milione di euro per il biennio 2024-2025, saranno destinate a medie, piccole e micro imprese e reti di impresa. Queste potranno creare musei finalizzati alla diffusione della conoscenza della storia e della cultura del lavoro attraverso percorsi museali arricchiti da oggetti, documenti, archivi, strumenti e macchinari dell’industria lombarda.

Silvia Scurati ha spiegato che “vogliamo fare storytelling del sistema imprenditoriale lombardo. La storia della Lombardia è una storia di lavoro, industria, progresso e impresa”. La legislazione mira a conservare e diffondere questo enorme patrimonio di cultura e storia imprenditoriale, coinvolgendo istituti scolastici, università, centri di ricerca, associazioni e istituzioni locali.

Martina Sassoli (Lombardia Migliore) ha presentato un ordine del giorno approvato dall’Aula, invitando la Giunta a valutare la possibilità di sottoscrivere un Protocollo d’intesa con Museimpresa (Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa) per favorire partnership con i circa sessanta Musei d’Impresa lombardi attivi sul territorio.

I COMMENTI

Nel corso del dibattito sono intervenuti diversi Consiglieri regionali: Paola Bocci (PD) ha sottolineato l’importanza degli archiviche “raccontano la storia delle imprese, ma anche delle persone che hanno contribuito con il loro lavoro a quella storia. I nostri dubbi riguardano le poche risorse a disposizione e la necessità di un maggiore coordinamento con tutte le realtà attive nelle reti dei musei d’impresa”; Paola Bulbarelli (Fratelli d’Italia) ha sostenuto come “impresa sia sinonimo di Lombardia. Le imprese lombarde hanno un ruolo sulla cultura e sulla società, oltre che sul tessuto economico. Con i musei d’impresa vogliamo mettere a disposizione dei cittadini questo straordinario patrimonio di storia, conoscenza e creatività”; Pietro Bussolati (PD) ha criticato la dimensione dell’investimento previsto sostenendo che “il tema dei musei d’impresa è cruciale, ma servono risorse. Questa legge è quanto di più lontano possa esserci dalla retorica della Lombardia come terra d’impresa”; Marisa Cesana (Lombardia Ideale)ha sottolineato che l’industria lombarda “ha avuto e ha ancora oggi un ruolo fondamentale nello sviluppo economico e industriale del Paese. Preservare e difendere questa realtà significa promuovere la cultura imprenditoriale e l’identità industriale della Lombardia”. Alessandro Corbetta (Lega) ha precisato che l’idea di una rete di musei d’impresa “emerge dall’esigenza da parte delle stesse imprese di mantenere viva una storia e tramandarla alle giovani generazioni. Con questa legge vogliamo spingere le imprese a raccontarsi e a mettere in rete queste storie di cultura del lavoro e d’impresa. Perché abbiamo un patrimonio industriale unico al mondo che rappresenta un modello economico e sociale che non possiamo permetterci di disperdere”

alessandro corbetta lega

Anna Dotti (Fratelli d’Italia) ha sottolineato che questa “è una legge che fa cultura. Perché la cultura e l’identità dei territori lombardi passano anche attraverso la storia delle nostre imprese”; Fabrizio Figini (Forza Italia) ha definito l’impresa lombarda “il cuore pulsante del nostro settore economico. Questa legge è l’occasione per valorizzare il nostro sistema industriale che vanta una lunga storia di innovazione e ricerca. I musei d’impresa dovranno diventare dei luoghi didattici per le scuole. I giovani hanno di fronte una sfida stimolante: dovranno essere i protagonisti della rigenerazione urbana delle nostre città, attraverso progetti sulle aree dismesse, mantenendo però un legame forte con il passato”; Gian Mario Fragomeli (PD) ha messo in evidenza come “l’impresa sia un sistema che non riguarda solo il tessuto economico della Lombardia, ma anche quello sociale e culturale.L’impresa rappresenta il valore identitario della nostra regione. Per questo riteniamo che serva un Osservatorio in grado di coordinare e far dialogare tutti i soggetti interessati”; Christian Garavaglia (Fratelli d’Italia) ha parlato della lege come di “un percorso di innovazione culturale perché finalmente la figura dell’imprenditore è vista come creatore di storia, lavoro e cultura, superando visione ideologica del ‘nemico del popolo’. I musei d’impresa custodiscono la coscienza delle nostre imprese e tramandano l’evoluzione della società nei rispettivi territori. È un patrimonio intangibile di valori che non possiamo permetterci di perdere e dimenticare”; Manfredi Palmeri (Lombardia Migliore)harilevato come “la parola intrapresaha una storia di mille anni. È una parola emozionante perché è alla base della costruzione del tessuto sociale, economico e culturale della nostra regione. La storia delle imprese lombarde è la storia della Lombardia. Questo patrimonio identitario va sostenuto e trasmesso”; Paolo Romano (PD) ha parlato di “una legge inutile, una narrazione dell’assurdo rispetto a un provvedimento che stanzia degli spiccioli senza dare alcuna natura giuridica ai musei d’impresa”; Martina Sassoli (Lombardia Migliore)ha sostenuto che questa legge “valorizzal’arte del fare dei lombardi, nell’ottica di trasformarla nell’arte del sapere attraverso la trasmissione alle generazioni future di uno straordinario patrimonio di conoscenze. È questa la base da cui affrontare le sfide del futuro che coinvolgeranno il mondo imprenditoriale, a cominciare dalla rivoluzione dell’intelligenza artificiale. Regione Lombardia deve diventare l’ente certificatore di questo patrimonio di conoscenze al fine di istituire un circuito museale integrato, nonostante una dotazione economica finanziaria non adeguata”.

La legge, in sintesi, istituisce il riconoscimento di “Museo d’Impresa” con criteri e conferimento stabiliti dalla Regione. Si promuove la Rete dei Musei d’Impresa attraverso un portale digitale, con l’obiettivo di valorizzare l’arte del fare dei lombardi e trasformarla nell’arte del sapere, trasmettendo alle generazioni future uno straordinario patrimonio di conoscenze.