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Il regolamento di Polizia di Brugherio: vietato intrattenersi con chi sembra una prostituta

30 novembre 2023 | 18:47
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Il regolamento di Polizia di Brugherio: vietato intrattenersi con chi sembra una prostituta

Minoranze ad alzo zero: “daspo urbani anche per chi raccoglie le margherite nelle aree pubbliche”, “roba da sceriffi”.

Pioggia di emendamenti sul nuovo regolamento di Polizia Urbana di Brugherio approvato in consiglio comunale dal centrodestra il 29 novembre: daspo urbano in abbondanza, ma solo nelle Zone di serie A della città, promozione della marginalità sociale, limitazioni discrezionali alla libertà e quel divieto un po’ grossolano “di intrattenersi con persone che manifestino palesemente l’intenzione di esercitare tale attività”, ovvero il “meretricio”. Le critiche sono arrivate dall’opposizione unita di Alleanza Progressita, Partito Democratico, Brugherio è Tua e l’aneddoto del consigliere Laura Valli (AP) durante la discussione, ha avuto toni tragicomici: “ho visto una signora fare cenno a un uomo al di là dalla strada di avvicinarsi – ha raccontato – ed essere confusa per una prostituta. Che non era”.

La discussione dei 28 emendamenti presentati ha impegnato il consiglio comunale di Brugherio fino a tarda notte. Fortemente contestato dalle minoranze è stato l’articolo 5 che riguarda la fruizione dei luoghi pubblici e prevede l’allontanamento di soggetti in particolari situazioni a tutela della sicurezza urbana e del decoro. L’assessore alla partita Mariele Benzi, portatrice del regolamento formulato dal Comandante della Polizia LocaleSilverio Pavesi, ha esplicitato l’intenzione di riproporre il Decreto Minniti sul suolo brugherese, ma – hanno evidenziato le opposizioni- con variazioni più restrittive.

DASPO URBANO A CHI RACCOGLIE MARGHERITE

La possibilità del Daspo urbano made in Brugherio, sulla carta, risulta applicabile, a discrezione degli agenti che intervengono, a casistiche limite come raccogliere fiori o strappare fronde in aree verdi pubbliche. “Questi comportamenti tuttavia non sono reati”, ha sottolineato il democratico Carlo Polvara distinguendo tra sanzioni amministrative e violazioni penali. Daspo possibile anche per chi circola a petto nudo o si sdraia sui gradini di un monumento. Ma il punto su cui Alleanza progressista ha insistito è la ratio della norma: “allontanare qualcuno che non commette un reato, solo da alcuni luoghi della città, come il centro storico – ha detto Valli – significa dire che il ‘senza tetto che grida alla luna’ non deve farlo in Piazza Roma ma può farlo in una zona periferica di Brugherio. Questo crea emarginazione e divide la città tra zone di serie A e zone di serie B. Ed è nascondere la polvere sotto al divano“.

LO SPIRITO “DA SCERIFFI” DELLA POLIZIA DI BRUGHERIO

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Dure critiche anche da Christian Canzi, sempre di Alleanza Progressista: “un documento prepotente, permeato da uno spirito da sceriffo e da un’alta dose di discrezionalità, per giunta in larga parte inapplicabile. Non se ne sentiva per niente il bisogno”. Pollice verso, in definitiva, per un regolamento accusato di entrare troppo nelle vite private delle persone, al di là di quanto necessario a garantire decoro e sicurezza.

Senza contare il tentativo del dirigente di competenza, ovvero il comandante Pavesi, di stralciare dalla discussione del consiglio comunale alcuni degli emendamenti dell’opposizione, perché ritenuti “tendenti a modificare la natura e la finalità del regolamento stesso”. Le forti proteste e il confronto in consiglio comunale hanno messo da parte il parere del dirigente e gli emendamenti sono stati discussi, con qualche piccola apertura della maggioranza in alcuni casi. Maggioranza che ha ribadito la fiducia in un documento ritenuto di garanzia per il decoro urbano e la sicurezza.