Sciopero, sindacati e lavoratori in corteo a Monza: oltre un migliaio per le vie del centro

Otto ore di sciopero contro la manovra, per maggiori diritti e per fermare i morti sul lavoro. Cgil e Uil scendono in piazza in tutto il nord Italia: a Monza tantissimi nel lungo corteo di questa mattina. Circa un migliaio i lavoratori della Brianza che hanno incrociato le braccia e sono scesi in piazza.
Monza. Un migliaio o poco più: sono tantissimi i lavoratori che questa mattina hanno attraversato le strade della città in protesta contro la manovra del governo Meloni. Pettorine e bandiere rosse targate Cgil la fanno da padrone, ma spicca anche l’azzurro Uil: sono loro le due sigle sindacali che oggi hanno chiamato a raccolta i lavoratori del settore privato, i precari, i giovani, i pensionati per chiedere più diritti e stipendi adeguati al caro vita.
“Unitevi alla voce di questo corteo”, gridano dal megafono gli organizzatori intercettando lo sguardo e la curiosità dei monzesi che erano in centro questa mattina. “Abbiamo rinunciato al salario di un giorno lavorativo per essere qui“, ci racconta una manifestante “ma è per una buona causa”. “Lo facciamo per noi ma anche per tutti coloro che alle manifestazioni non partecipano forse perchè non ne hanno le possibilità”, aggiunge un vicino, sventolando la bandiera dei sindacati.

Un percorso accompagnato dal sole di una fredda giornata di novembre: il corteo è partito alle 9.30 da piazza Castello e ha attraversato le arterie trafficatissime del centro, bloccando per qualche minuto macchine e mezzi di trasporto. Via Turati, via Manzoni, via Appiani, via Carlo Alberto, e poi l’arrivo conclusivo all’Arengario di Monza per le 11 circa, dove si è svolto il comizio conclusivo della giornata di sciopero.

Il nord Italia incrocia le braccia
“Si ferma il Nord Italia”, urlano i manifestanti, facendo riferimento alle decine di manifestazioni che si sono svolte in contemporanea oggi, venerdì 24 novembre. Al centro della protesta la richiesta di un cambio di rotta nella manovra in discussione in Parlamento, “una legge di Bilancio socialmente iniqua, che penalizza lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, che alimenta il lavoro povero e precario, premia gli evasori e costruisce un fisco ingiusto”, spiegano Cgil e Uil.
“Adesso basta! – scrive in un comunicato la Cgil Monza Brianza –. Sì, adesso basta morti sul lavoro! Lo slogan scelto da Cgil e Uil per lo sciopero generale del 24 novembre si presta anche per denunciare la gravità di un fenomeno che non accenna a diminuire: 73.918 infortuni registrati nel 2022 in Lombardia, 72 con esito mortale (dati Inail)”.Non ha sorpreso dunque che un intero spezzone del corteo che ha attraversato le vie del centro di Monza oggi sia stato dedicato alla sicurezza sul lavoro.
Nell’articolo foto di Simona Sala e Agnese Zappalà.