Esposizione

Un anno di “OSPED’ART” al San Gerardo di Monza: “Sollievo e speranza per i pazienti”

È trascorso un anno da quando la Palazzina Accoglienza dell'ospedale San Gerardo di Monza si è trasformata in una galleria d'arte, ospitando il progetto "HOSPITAL'Art. OSPED'ART". Le opere rimarranno visibili fino a fine anno e, anche se non si parla ancora di una seconda edizione, sono tante le voci, istituzionali e non, che vorrebbero un ritorno, rinnovato, della galleria.

Galleria d'arte ospedale San Gerardo di Monza

È trascorso un anno da quando la Palazzina Accoglienza dell’ospedale San Gerardo di Monza si è trasformata in una galleria d’arte, ospitando nei corridoi e negli atri circa un centinaio di opere. Il progetto “HOSPITAL’Art. OSPED’ART“, di ASST Monza e a cura di Felice Terrabuio e Roberto Spadea dell’associazione culturale Streetartpiu, ha coinvolto 12 artisti costruendo un percorso visivo trasversale e eterogeneo.

Nello specifico, ad ospitare le opere che saranno visibili fino a fine anno nella visione degli organizzatori, l’ingresso della Palazzina Accoglienza al piano terra e interrato, i corridoi che conducono ai settori A, B e C oltre agli spazi dei settori stessi, sale d’attesa comprese. E risale all’11 novembre 2022 la prima installazione della galleria, primo atto per costruire quell’OSG Art Gallery, ideata già nel 2020, che ha visto nel corso del tempo i propri spazi arricchirsi di sempre nuovi contributi.

Galleria d'arte ospedale San Gerardo di Monza
L'assessora alla cultura Arianna Bettin insieme a Claudio Cogliati, Presidente dell'IRCCS San Gerardo

“Ospitare arte in ospedale – ha sottolineato il Presidente dell’IRCCS San Gerardo dei Tintori, Claudio Cogliati. “Rappresenta un momento culturale che non si limita solo al miglioramento della qualità estetica degli spazi di cura e accoglienza, ma si traduce anche in un percorso già avviato negli anni precedenti: l’ospedale non è solo un luogo di cura ma anche di cultura. E il connubio di questo progetto, “HOSPITAL’Art. OSPED’ART”, arte e creatività, proprio nei pressi di un luogo deputato alla cura, esce dagli schemi e racchiude l’idea della riflessione e dell’incontro tra arte e cura”.

E ha aggiunto: “Attraverso giochi di luce, linee e colore si può creare una convivenza più positiva all’interno di questi luoghi. L’arte contemporanea ci offre scorci che, spesso, non riusciamo a vedere ma che in realtà sono molto più di quello che sembrano e mette in relazione in questo caso pazienti e visitatori”.

Galleria d'arte ospedale San Gerardo di Monza

E sono tanti, tra pazienti, accompagnatori, visitatori e dipendenti che hanno quotidianamente la possibilità di contemplare le opere esposte. L’ospedale San Gerardo, che conta su 3760 dipendenti, eroga 6mila prestazioni ogni giorno e registra, solo al pronto soccorso, circa 300 accessi giornalieri. Una vera e propria città che, come ha sottolineato Cogliati, “proprio in quanto città, con la sua eterogeneità, ha bisogno e necessità di arte”.

Galleria d'arte ospedale San Gerardo di Monza

“Trasformare gli ambienti di un ospedale in un luogo di bellezza non è impresa nè semplice, nè immediata – ha commentato l’assessora alla cultura del comune di Monza, Arianna Bettin, presente nella mattinata di venerdì 10 novembre per un momento di convivialità in conclusione della prima edizione dell’esperienza artistica di OSG Art Gallery. “Per quello che è il nostro rapporto ancestrale con la sofferenza, con la fragilità, con la mortalità, può risultare difficile associare alle corsie spoglie e abbaglianti di una struttura ospedaliera la contemplazione di un’opera d’arte. È esperienza di tutti quanto sia difficile distaccarsi dal dolore, uscire dal campo stretto a cui esso costringe. Vi è un sentimento civile molto importante e ammirevole dietro quest’operazione, che l’Amministrazione comunale intende supportare appieno”.

Gli artisti e le opere

Dalle parole di speranza, d’arte sotto forma di scritte di Carlo Cecaro nella galleria A/B/C alle colorate opere di Mauro Calvi nella piazzetta del piano -1 fino alle sgargianti tele di Jeorgelina Alessandrelli, esposte lungo la galleria C.

Galleria d'arte ospedale San Gerardo di Monza

Un pò come le utenze che ogni giorno usufruiscono dei servizi della struttura, anche gli stili e le opere dei vari artisti sono eterogenee e frutto di variegate influenze artistiche. Jorgelina Alessandrelli, Andrea Arrigoni, Mauro Calvi, Carlo Cecaro, Marina Giannobi, Joepalla, Elisa Mapelli, Giordano Redaelli, Sonia Scaccabarozzi, Roberto Spadea, Felice Terrabuio, Valeria Angelini. Questi i nomi degli artisti coinvolti che, attraverso le loro opere hanno anche cercato di rendere quelli che sono i sentimenti profondi del paziente, i pensieri a volte non sempre visibili.

“La presenza di opere d’arte ha contribuito ad elevare la temperatura emotiva e la qualità dei vissuti e delle relazioni umane di pazienti, familiari e personale – racconta Vittorio Raschetti, critico d’arte e tra i curatori della mostra. “Un progetto sofisticato per veicolare le metafore del cambiamento servendosi della ricchezza del linguaggio dell’arte contemporanea. La fruizione dell’arte consente di de-costruire percezioni come dolore, angoscia, depressione, rassegnazione, abulia, generalmente associati all’esperienza della malattia. Si tratta di mettere in campo una strategia di riconfigurazione della passività trasformandola in reattività grazie alla fruizione diffusa di opere contemporanee”.

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