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Popolazione sempre più vecchia. A Monza un nuovo ambulatorio per il deterioramento cognitivo

5 dicembre 2023 | 11:53
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Popolazione sempre più vecchia. A Monza un nuovo ambulatorio per il deterioramento cognitivo

Il decadimento cognitivo soggettivo è una condizione, molto frequente dopo i 55-60 anni.

Con l’invecchiamento della popolazione, la crescente prevalenza di disturbi cognitivi e demenze neurodegenerative si presenta come una sfida crescente. In risposta a questo scenario, la European Academy of Neurology ha lanciato un’iniziativa globale per promuovere la salute cerebrale, mirando alla prevenzione della demenza.

In questo contesto, la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori – Università degli Studi di Milano-Bicocca stanno predisponendo l’apertura di un nuovo ambulatorio dedicato al decadimento cognitivo soggettivo (SCD).

“Il decadimento cognitivo soggettivo è una condizione, molto frequente dopo i 55-60 anni, in cui il soggetto ha la sensazione che le proprie performance cognitive (spesso nell’ambito della memoria, ma non solo) siano peggiorate rispetto ad uno stato precedente, mentre i test neuropsicologici non evidenziano differenze significative rispetto a quanto atteso per età e scolarità. È fondamentalmente una condizione in cui il soggetto è sano, ma che può rappresentare un campanello d’allarme, potendo essere in alcuni casi la spia di un processo patologico per cui i test di cui disponiamo non sono ancora abbastanza sensibili” spiegano dalla Fondazione.

COME FUNZIONA L’AMBULATORIO

L’accesso a tale ambulatorio sarà possibile unicamente a seguito di una prima valutazione da parte dell’ambulatorio UVA (Unità Valutativa Alzheimer) del Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) già da lungo tempo operativo presso la Clinica Neurologica del San Gerardo. Il servizio offre una valutazione personalizzata del rischio di sviluppare demenza e propone interventi preventivi su misura. In caso di decadimento cognitivo oggettivo, anche lieve, la persona può continuare il percorso nell’ambulatorio UVA.

STUDI E RICERCHE

L’ambulatorio come gli altri settori della UO di Neurologia è anche coinvolto in attività di ricerca promosse da Università ed IRCCS. Tra queste è in corso un’importante progettualità nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Infatti, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha finanziato l’ampio Progetto Age-It (Ageing Well in an Ageing Society), coinvolgente 27 centri di ricerca italiani. Nell’ambito di tale progetto, l’Università di Milano-Bicocca coordina, col Prof. Carlo Ferrarese, una complessa attività (studio IN-TEMPO) che mira alla prevenzione del declino cognitivo mediante interventi multidimensionali (dieta, esercizio fisico, stimolazione cognitiva, stretto controllo dei fattori di rischio vascolari), in linea con analoghi studi internazionali.

In questo contesto generale nascono altri studi coordinati da Milano-Bicocca come lo studio CAPE, che valuta le potenzialità di nuove metodiche di Risonanza Magnetica per l’analisi del flusso ematico cerebrale, paragonate all’analisi del metabolismo cerebrale effettuata mediante PET, con l’obiettivo di validare nuove metodiche di diagnosi precoce di malattie neurodegenerative e di studiare la progressione biologica di questi disordini. Lo studio CogniChess ha invece l’obiettivo di valutare se imparare giochi da tavolo tradizionali in gruppo (scacchi e go, un gioco molto popolare in estremo oriente) può migliorare le prestazioni cognitive di soggetti SCD o MCI, oltre che avere benefici su depressione e qualità di vita.