Arcore guida la cordata di Comuni e chiede a Pedemontana una rete ciclabile sovracomunale

1 dicembre 2023 | 19:20
Share0
Arcore guida la cordata di Comuni e chiede a Pedemontana una rete ciclabile sovracomunale

L’articolato progetto prevede tre piste pilota per connettere territori, come Arcore e Usmate, che altrimenti a piedi sarebbero staccati di netto. E’ la tesi del giovane architetto Alessandro Mauri.

Il piano di Arcore per le compensazioni di Pedemontana punta sul verde e sulla ciclabilità. Lo ha presentato ieri, 30 novembre, durante un’assemblea pubblica organizzata dal comitato di frazione Bernate-Boschi, il sindaco Maurizio Bono, assistito dal giovane architetto Alessandro Mauri, autore dell’articolato progetto che consiste nella sua tesi di laurea. Per mesi, Mauri ha lavorato fianco a fianco con l’ufficio tecnico di Arcore e quelli dei comuni limitrofi coinvolti dlala Tratta C di Pedemontana destinata, sulla carta, a partire con i cantieri da aprile 2024. “Il progetto è stato elaborato anche su indicazione di Pedemontana – ha detto Bono – avevamo chiesto che realizzasse direttamente una serie di opere di compensazione e ci chiedeva, per farlo, di presentare un disegno di connessione sovracomunale”. Sono stati rispolverati progetti già esistenti e mai realizzati, come il tunnel ciclabile tra Arcore e Villasanta per attraversare il quadrifoglio viabilistico del Gigante.  Il coordinamento dei Comuni, per lo più Arcore, Camparada, Usmate, Vimercate, ha puntato poi su tratte-pilota ciclabili che, ha spiegato l’architetto Mauri, “servono a connettere nord-sud un territorio che verrà tagliato dalla Pedemontana in direzione est-ovest”.

TRE TRATTE CICLABILI PER COMBATTERE LA FRAMMETAZIONE DEL TERRITORIO

Ecco allora che la prima pista interessa via Gilera, tra Arcore e Usmate, per un chilometro, con una spesa per gli espropri stimata in circa 25mila euro. Obiettivo: la realizzazione in contemporanea con il cantiere dell’autostrada. La tratta 2 che quella che dovrebbe costeggiare la Tangenzialina, opera connessa che dovrebbe procedere di pari passo con la Tratta C. E’ forse la pista più strategica, lunga 3 chilometri da Bernate alla rotonda della Bergamina (sp 45). La zona è già compromessa e gli espropri già disposti perchè si tratta di terreni di servizio ai cantieri. La tratta-pilota 3 è su viale Brianza e connette Arcore con Camparada. Spese stimate per gli espropri: circa 30mila euro. “Abbiamo lavorato metro per metro per valutare i costi degli espropri – ha spiegato Mauri – proprio per evidenziare quanto siano minime queste spese per un’opera da 5 miliardi di euro”. L’idea è quella che sia Pedemontana a realizzare questo progetto e che resti intatto, nelle casse comunali, quel milione e 600mila euro destinato per le compensazioni. Su questo obiettivo però le risposte di Pedemontana devono ancora arrivare.

E’ già sicuro invece il piano delle compensazioni verdi sulla cui importanza ha messo l’accento anche un cittadino intervenuto dal pubblico.

GLI INTERVENTI DEL PUBBLICO E IL CASO DI LESMO

La serata ha visto numerosi interventi di cittadini che si sono detti preoccupati sia per l’impatto che avrà sul territorio l’infrastruttura, sia per le incertezze che la stanno accompagnando. Dal pubblico Luca Monguzzi (consigliere comunale di ImmaginArcore) ha citato l’esempio del Comune di Lesmo che ha già ottenuto nero su bianco un lungo elenco di opere di compensazione che verranno eseguite da Pedemontana per un valore che sembra si avvicini ai 10 milioni di euro. Frutto, si è detto, anche del coraggio che ha avuto il Comune di Lesmo a presentare un ricorso al Tar (poi perso) guadagnandosi così un posto di rilievo nelle trattative con Pedemontana. Su questo punto qualche scintilla si è levata dal pubblico: “il Comune di Lesmo ha speso 9 mila euro, non sono questi i costi sui quali risparmiare, se anche gli altri comuni avessero aderito sarebbe costato mille euro a Comune”, ha detto un lesmese con disappunto per la mancata adesione di Arcore e degli altri.

LA REPLICA DI BONO

Il sindaco Bono ha raccontato di avere chiesto all’avvocato di lavorare gratis, come a lui (avvocato di professione) capita di fare, ma di avere ricevuto un rifiuto del professionista: “a quel punto io ho invitato tutti gli altri sindaci a non dare nessun incarico” ha informato. Sulla questione sarebbero comunque da approfondire tutte le carte per capire quanto fossero già state messe agli atti nell’ultimo decennio (e quindi più realizzabili) le opere di compensazione. Ad Arcore pare non ci fossero “paletti” già piantati per garantirsi opere significative: “dov’erano le amministrazioni comunali del 2009 e degli anni successivi – ha tuonato Bono –  Dobbiamo scoprirlo noi che da Usmate ad Arcore e da Camparada ad Arcore, non arrivi più a piedi quando la Tratta C sarà realizzata”?