Calcio Monza, dal Milan una lezione severa. Palladino: “Tante cose da migliorare”

19 dicembre 2023 | 01:06
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Calcio Monza, dal Milan una lezione severa. Palladino: “Tante cose da migliorare”
Capitan Pessina in azione contro il Milan - Foto Ac Monza

Quinta sconfitta stagionale per i biancorossi, di fatto mai in partita a San Siro. Palladino riconosce i meriti del Milan, ma non nasconde gli errori commessi e i punti di debolezza dei suoi sui quali lavorare.

Una sconfitta netta, severa, di fatto maturata in meno di 180 secondi. Il Monza torna da San Siro con la consapevolezza di aver fallito un “salto di qualità” non tanto sotto il profilo del risultato quanto rispetto alla crescita di squadra. E’ vero che – dopo l’immediato svantaggio – la squadra ha mostrato un 20-25’ di buon possesso, ma il trascorrere dei minuti ha lasciato intravvedere alcune criticità che meritano di essere focalizzate.

Possesso, ma senza gol

Il primo elemento dei 90’ di partita riguarda la difficoltà di Pessina e compagni degli ultimi 16 metri di campo. Il Calcio Monza fa tanta, troppa fatica a pungere: le numerose assenze nella difesa rossonera alimentavano la speranza di poter impensierire Maignan, ma le tre occasioni nitide costruite non sono state trasformate né da Colombo, né da Colpani, né da Ciurria. L’ingresso di Maric ha portato un po’ più di fisicità, ma la partita era ormai indirizzata in modo definitivo. Come ha ammesso lo stesso Raffaele Palladino“ci mancano dei gol: l’anno scorso ne avevamo trovati molti dai quinti (leggasi Carlos Augusto, n.d.r.), quest’anno dobbiamo trovarli in altre zone di campo”.  Considerando l’appannamento di Colpani – comprensibile – la speranza è di trovare nuova linfa nel minutaggio di Valentin Carboni (che ha firmato uno spezzone positivo, confermando le doti tecniche non comuni) e nel recupero di Vignato. In attesa di un mercato di gennaio.

Tre o quattro?

Il tecnico monzese ha ammesso di aver avuto il dubbio nella scelta del modulo a tre o quattro difensori. L’impressione è che in questo momento la difesa a quattro garantisca maggiore copertura per Di Gregorio e miglior equilibrio nell’intera squadra. Forse si “perde” qualche punto in termini di manovra e palleggio, potendo sfruttare meno l’apertura degli esterni, ma probabilmente l’impiego di tre trequartisti alle spalle della punta di riferimento garantirebbe un più ampio numero di soluzioni nella zona offensiva.

Inoltre sembra necessario poter contare su almeno due elementi tra Caldirola, Izzo e Pablo Marì per poter imbastire una linea a tre solida ed efficace, non tanto sul piano tecnico quanto su quello del temperamento e della personalità. Che innegabilmente sono mancate sia al “Meazza” che nella gestione di alcuni momenti cruciali delle partite contro Juventus e Genoa.

Milan, è sudditanza?

Il tifo monzese mastica amaro: le modalità con cui è arrivata la sconfitta, con una rete concessa dopo neppure 3’ di gioco, rendono meno accettabile una prestazione opaca, seppur contro la terza forza del campionato. Il Milan continua a restare un tabu per i biancorossi (tre sconfitte su tre in un campionato e mezzo in Serie A), situazione che ha fatto nascere qualche provocazione rispetto ad una presunta sudditanza nei confronti dei rossoneri. La verità è – come spesso accade – nel mezzo. Il Milan è stato letale nello spostare rapidamente il pallone nella metà campo avversaria, mentre i biancorossi non hanno saputo approfittare degli spazi di verde concessi (consapevolmente) dai padroni di casa.  Una certa fragilità mentale dei biancorossi è innegabile, come dimostra la terza rete subita nei primi 15’ di gioco nelle ultime quattro sfide.

Personalità cercasi

Palladino ha in mente una ricetta precisa: “Ci sono tanti aspetti su cui lavorare per migliorare”. Sicuramente l’approccio corretto alle partite, la capacità di “soffrire” a livello di squadra e la consapevolezza di essere la decima forza del torneo sono tutti elementi da considerare.

L’occasione del riscatto arriverà già venerdì 22 all’ U-Power Stadium contro la Fiorentina. Lo scorso anno Pessina e compagni ribaltarono la squadraviola dopo aver subito due reti nei primi 13′ di gioco: ecco il miglior esempio di quanto sopra descritto…