Calcio Monza, Palladino: “A San Siro per mettere in difficoltà il Milan. Regaliamo una gioia a Galliani”

Il tecnico dei biancorossi ha le idee molto chiare sulla sfida di San Siro: il Monza è pronto a giocarsela con tutte le squadre. Fronte Milan: nessuna conferenza stampa per Pioli.
L’appuntamento è per oggi, domenica 17 dicembre, alle ore 12.30: questo l’orario in cui si giocherà Milan-Monza, match valido per la 16° giornata del campionato di Serie A, nella splendida cornice dello stadio di San Siro. Da Monza presenti oltre 800 tifosi.
Mentre si avvicina il calcio d’inizio gli intrecci e le emozioni della sfida lasciano il posto ai temi “di campo”: Milan – Monza non più “soltanto” un trofeo estivo, o il ritorno alle origini di Adriano Galliani, oppure ancora la prima (influenza permettendo) sfida da dirigenti tra lo stesso Galliani e Zlatan Ibrahimovic, da poco nominato Senior Advisor di RedBird e del Milan. Contro i rossoneri in campionato il Monza non ha mai ottenuto un risultato utile: Palladino lo sa molto bene ed è deciso – parole sue – “a regalare una gioia ad Adriano Galliani”.
RISPETTO, NON PAURA
“E’ stata una bella settimana, che ha portato soddisfazioni e gratificazioni” ha dichiarato il tecnico biancorosso. “Siamo fieri e dobbiamo continuare così, mantenendo i piedi per terra, per migliorare sempre di più. Conosciamo la squadra che affrontiamo e anche se sono usciti dalla Champions League è una squadra abituata a lottare. Le assenze del Milan? Le grandi squadre sanno sopperire alle assenze. Dobbiamo fare la partita perfetta nelle due fasi. Siamo una squadra costruita per provare a giocarsela contro tutti: io credo che il Monza possa fare bene, mettendo il Milan in difficoltà. Rispetto, certamente, ma non paura né timore”.
Impossibile non fare un riferimento alla “partita della vita” di Adriano Galliani: “Per lui sarà una partita speciale. Ci sta vicino ogni giorno, ci dà tanto, sempre molta positività e ambizione, voglia di vincere. Non ci ha chiesto nulla, ma siamo noi che vogliamo dargli una soddisfazione”.
Nessuna indiscrezione sul possibile undici da opporre ai milanesi: “Abbiamo recuperato tutti questa settimana, tranne Pablo Marì che ha svolto lavoro differenziato. Vedremo ancora oggi, ho già cambiato la formazione un paio di volte. In settimana ho visto segnali di crescita da parte di tutti”:
CHI GIOCA
Nell’equilibrio di squadra, probabile che la scelta determinante sarà l’impostazione della difesa. Con una retroguardia a tre elementi dovrebbero giocare D’Ambrosio, Caldirola e Andrea Carboni: Pablo Marì non ha recuperato, e sarà difficile vedere in campo Izzo sin dal via. In questo caso spazio poi a Kyriakopoulos a sinistra e a Ciurria (o Pedro Pereira, più propenso alla fase difensiva) a destra, con l’obiettivo di irrobustire gli esterni per contenere le folate di Leao e Chukwueze (o Pulisic). In alternativa, con una linea a quattro, Kyriakopoulos arretrerebbe il suo raggio d’azione, con Ciurria, Colpani e Mota a comporre la linea di trequartisti in un 4-2-3-1 che vedrebbe nell’ex Colombo il terminale offensivo.
MILAN INDECIFRABILE
Stefano Pioli non ha parlato alla stampa alla viglia del match: la scelta rende ancor più difficile pronosticare la formazione che scenderà in campo contro Pessina e compagni. Diverse le opzioni in una difesa priva anche dello squalificato Calabria: se Kjaer – convocato dopo quasi due mesi di assenza – sarà pronto per giocare, sarà al centro della retroguardia con Tomori, con Theo Hernandez e Florenzi terzini. Se invece il danese non verrà rischiato dal via, possibile che Theo Hernandez si sposti al centro, con l’inserimento di Bartesaghi sul binario mancino. Altra soluzione, l’esordio dal primo minuto del giovane Simic al centro della difesa. Alcune testate riportano addirittura di un esperimento di difesa a tre, con Kjaer, Tomori e il centrocampista Pobega adattato nel terzetto arretrato: il Milan si era presentato così nel match dello scorso anno vinto all’U-Power Stadium, ma tale soluzione non si è ancora registrata nella stagione attuale. In avanti, più Chukueze di Pulisc, più Giroud di Jovic, nonostante il buon momento di forma del serbo.
E’ Il Milan a dover gestire una pressione maggiore: i rossoneri deve necessariamente vincere per provare a superare l’amarezza per l’uscita dalla Champions League e per consolidare una classifica che ha già registrato 4 ko in 15 sfide. Il Monza – che “ha una bella classifica” come ha ripetuto Palladino – ha poco o nulla da perdere: con la giusta attenzione ai dettagli si può davvero scrivere un’impresa…