Saetta, il cane robot artificiere dei Carabinieri: fiuto e laser per stanare le bombe e agenti chimici
Controllato tramite un tablet a distanza, “Saetta” si muove agilmente anche su terreni impervi, superando ostacoli al di là delle capacità dei veicoli convenzionali.
In un’epoca in cui la tecnologia sfida i limiti dell’immaginazione, l’Arma dei Carabinieri ha fatto un balzo verso il futuro, introducendo il suo primo cane robot, “Saetta”. Un passo epocale, un segno tangibile dell’evoluzione costante per garantire la massima sicurezza del personale operante. Con un nome che evoca la velocità e la potenza, “Saetta” si distingue con la sua tradizionale livrea blu e rossa, rendendolo un’icona al passo coi tempi. Assegnato inizialmente al prestigioso Nucleo Artificieri di Roma, questo compagno robotico promette di sollevare gli standard di sicurezza e aumentare l’efficacia operativa.

Controllato tramite un tablet a distanza, “Saetta” si muove agilmente anche su terreni impervi, superando ostacoli al di là delle capacità dei veicoli convenzionali. Il suo braccio robotico è una vera e propria estensione della sua versatilità, in grado di compiere attività di rischio come la rimozione di ordigni o petardi inesplosi, specialmente durante eventi festivi.
La sua avanzata tecnologia gli consente di mappare luoghi con precisione attraverso rilevamenti laser e termici, individuando minacce potenziali e tracce di esplosivi, agenti chimici e radiologici. La sua capacità di salire e scendere scale, aprire porte e rimuovere ostacoli lo rende un alleato ineguagliabile nelle situazioni più complesse.

“Saetta” non è solo un robot, ma una risorsa strategica per l’Arma dei Carabinieri. La sua presenza al Nucleo Artificieri contribuirà a mantenere la sicurezza nelle situazioni più critiche, fornendo una soluzione tecnologica ai rischi operativi. L’introduzione di “Saetta” rappresenta un altro passo avanti nell’impegno costante dell’Arma nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie. Non sostituirà le risorse umane o le unità cinofile, bensì lavorerà in sinergia con esse, riducendo i pericoli e migliorando la gestione delle situazioni operative più ostili.
Con l’avvicinarsi del Giubileo del 2025, “Saetta” sarà un alleato prezioso nella gestione di grandi folle, rifornendo gli equipaggiamenti dei militari e offrendo una prospettiva sicura e tecnologicamente avanzata per le attività istituzionali.
