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Un nuovo volto per le case popolari del quartiere San Donato di Monza

1 dicembre 2023 | 16:16
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Un nuovo volto per le case popolari del quartiere San Donato di Monza
Il vicesindaco Egidio Longoni, il sindaco Paolo Pilotto e il presidente di Aler Monza e Brianza Stefano Cavallin
Un nuovo volto per le case popolari del quartiere San Donato di Monza
Un nuovo volto per le case popolari del quartiere San Donato di Monza

Il “progetto per l’abitare” è stato approvato dalla giunta comunale e prevede interventi di efficientamento energetico e recupero edilizio per le case popolari di via Bramante da Urbino

Case popolari San Donato – Restituire dignità e portare a nuova vita il quartiere San Donato di Monza è possibile? Questo l’obiettivo del progetto di riqualificazione dell’area presentato nella mattina di oggi 1 dicembre nella sala giunta del comune di Monza. Si tratta di un piano che coinvolgerà 180 alloggi in via Bramante da Urbino. Al tavolo dei relatori il sindaco Paolo Pilotto, il vicesindaco, assessore al bilancio e PNRR Egidio Longoni insieme al neo presidente di Aler Varese-Como-Monza Brianza- Busto Arsizio Stefano Cavallin, che hanno prospettato una fine lavori per il mese di marzo del 2026.

IL PROGETTO PER LE CASE POPOLARI DI SAN DONATO

“Si tratta di uno dei più grossi investimenti in città degli ultimi anni”, sottolinea il vicesindaco. Un progetto che conta 15,5 milioni di euro investiti per recuperare gli edifici comunali e di Aler degli anni ’80. L’iniziativa è finanziata da fondi PINQUA/PNRR per circa 13 milioni e dal FOI (fondo opere indifferibili) per 1 milione e 700 mila, ottenuti dal comune di Monza. Bisogna poi aggiungere più di 600 mila euro in cofinanziamento del comune e di Aler. Il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (PINQUA) è finanziato interamente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nell’ambito della Missione 5 “Coesione e inclusione”. Per questo motivo i lavori finanziati con fondi PINQUA vanno completati entro il 31 marzo 2026, come da scadenze PNRR.

Con gli interventi prefissati si punta a un miglioramento non solo in termini edilizi ma anche sul piano sociale: realizzare un’area che possa offrire “dignità e qualità dell’abitare”, queste le parole di Stefano Cavallin. Ci si concentrerà su realizzare abitazioni con classe energetica A+ tramite operazioni di efficientamento energetico, rifacimento del cappotto esterno e dei serramenti di due edifici 37A e B, appartenenti al comune. Lo scopo è quello di abbassare le spese energetiche dei condomini per offrire loro una migliore qualità di vita.

Oltre al recupero degli immobili è prevista la costruzione di un nuovo edificio residenziale da 28 alloggi con materiali di ultima generazione e poco inquinanti. Per soddisfare le esigenze dei residenti verrà recuperata anche Cascina Maino e sarà trasformata in un vero e proprio centro di servizi per il quartiere. Mentre l’area a Sud della Cascina diventerà una piazza pubblica e uno spazio di incontro. Non mancherà il potenziamento della mobilità dolce del quartiere con la riqualificazione dell’alzaia lungo il canale Villoresi, per offrire un percorso alternativo alla viabilità automobilistica e decongestionare così il traffico della zona.

Generico dicembre 2023

“L’intervento – afferma il sindaco Paolo Pilotto – migliorerà sensibilmente la qualità di molte abitazioni del quartiere e ne offrirà altre nuove. Ma non si tratta soltanto di una misura di potenziamento dell’offerta abitativa pubblica, perché degli effetti del progetto beneficeranno anche coloro che già vivono e si muovono nel quartiere San Donato“.

Il vicesindaco Egidio Longoni spiega: “Aver intercettato i fondi europei  ci fornisce la grande opportunità d’intervenire, assieme ad ALER quale soggetto attuatore, su un’area che necessita di un grande lavoro di riqualificazione e ammodernamento, per poter rispondere alle esigenze dei cittadini e integrarsi al meglio con il resto dell’ecosistema urbano“.

Anche Stefano Cavallin si mostra orgoglioso del progetto in cantiere: “Si parla decisamente di qualità dell’abitare, riportare la persona al centro dei progetti realizzando abitazioni ad alta efficienza energetica, appartamenti tecnologicamente avanzati, riduzione del consumo del suolo, edifici che si integrino all’interno del tessuto urbano e sociale. Questo si può realizzare grazie alla collaborazione istituzionale tra Regione Lombardia, ALER e Comune di Monza“.