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Rally di Monza 2023: pubblico deluso e prove speciali saltate

6 dicembre 2023 | 08:24
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Rally di Monza 2023: pubblico deluso e prove speciali saltate

Il Rally di Monza chiude la stagione 2023 dell’Autodromo, ma tante le critiche degli spettatori: “Non si vedevano le auto in pista”. Anche il maltempo ha dato il suo contributo con la cancellazione delle Prove Speciali 7 e 9 per terreno impraticabile.

Con il Rally di Monza la stagione 2023 dell’Autodromo è giunta al termine, ma non tra i sorrisi del pubblico. Per la prima volta Monza ha accolto sia il Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco che il Tricolore Rally Terra per il loro atto conclusivo, ma gli spettatori non sono rimasti troppo soddisfatti. L’impossibilità di vedere i passaggi delle vetture per i tratti in terra e la distanza delle tribune dal percorso sono state le principali critiche che hanno offuscato lo spettacolo.

“È stato fatto a mio avviso un esperimento interessante: fare un rally campionato italiano terra all’interno di un posto super speciale come l’Autodromo di Monza. – spiega il Direttore Generale dell’Autodromo Alfredo Scala – È ovvio che questa situazione di assoluta unicità possa avere qualche criticità, come noi avevamo già individuato. Avevamo infatti segnalato tramite app e comunicati stampa le tribune da cui si sarebbe potuto vedere il più possibile le diverse prove speciali. Eravamo consapevoli che sarebbe stato un mixstraordinario, ma con qualche criticitàper la localizzazione unica e me ne scuso. Col senno di poi si può dire che sarebbe stato meglio farlo altrove, ma infatti non è che si deve fare tutto dentro la pista di Monza“.

Un finale di stagione rovinato anche dalla cancellazione delle Prove Speciali 7 e 9 per terreno impraticabile a causa del maltempo di venerdì e sabato mattina. I percorsi in terra del Rally di Monza erano infatti diventati fanghiglia e il ripetuto passaggio di circa 100 equipaggi ha scavato dei solchi che costringevano le auto a correre su dei “binari”.

Rally Monza 2023 - mb

Rally di Monza, le critiche del pubblico

Non un bello spettacolo per il tanto pubblico attirato da quel valore aggiunto dei rally. Perché sì, è bello vedere sfrecciare vetture GT3 o monoposto Formula, ma quanti automobilisti possono immedesimarsi alla guida di auto da 200 mila euro? Pochi, anzi pochissimi. Per questo motivo grazie alle varie Renault Clio, Suzuki Swift, Citroen C3 e Skoda Fabia i rally hanno una marcia in più: sono campionati basati su auto che tutti conoscono, guidato e a cui sono affezionati.

Rally Monza 2023 - mb

Non poterle vedere non regala però le stesse emozioni. Diversi appassionati non hanno apprezzato la scelta di non includere il rettilineo principale nei percorsi: anche solo l’apertura della terrazza sopra i box avrebbe in tal caso regalato un buon punto di osservazione. Terrazza non sfruttata, come anche la tribuna principale, neanche nel momento della premiazione sul rettifilo.

“Non abbiamo sottovalutato l’aspetto per il pubblico – riprende Scala – perché ci pareva eccezionale riuscire a fare un rally in terra all’interno di un posto speciale non facendo pagare un biglietto: il nostro obiettivo infatti era fare qualcosa di accessibile che non fosse a pagamento. Il pubblicoha sempre ragione e stiamo infatti rispondendo sia a commenti gentili che non. Di sicuro possiamo sempre fare meglio per il futuro”.

Rally Monza 2023 - mbAndrea Mabellini e Virginia Lenzi vincitori del Rally di Monza
Non potendo usufruire di molte tribune, chiuse o irraggiungibili, gli spettatori si sono dovuti accontentare di seguire il rally dal maxischermo all’interno del parco assistenza del paddock 1. Proprio il parco assistenza ha regalato intrattenimento potendo osservare i lavori dietro le quinte dei meccanici e va riconosciuto che l’ingresso era gratuito, a parte il parcheggio per i veicoli.
Le tribune sono fatte per vedere il Gran Premio e di conseguenza se avessimo fatto passare le vetture davanti ad esse non sarebbe più stato un rally di terra. – motiva Alfredo Scala – Sapendo di questo limite avremmo potuto rinunciare a fare il rally su sterrato, ma così si perdeva l’unicità. La federazione ci aveva già concesso una deroga alla percentuale mista terra e asfalto: se avessimo fatto girare le macchine in tratti maggiori di asfalto questa percentuale sarebbe stata ulteriormente a sfavore dello sterrato”.
Rally Monza 2023 - mb

Rally di Monza, il pensiero dei piloti

Si è trattato di un rally duro e difficile, ma che ha permesso di mettere in mostra i migliori talenti in griglia. A pagare di più non è sempre la velocità assoluta, ma anche la strategia e saper dosare la foga.
“È stata una gara molto particolare, in cui contava tantissimo la testa, molto più del piede. Era più una questione di strategia e gestione. – racconta il copilota Denis Piceno, Toyota GR Yaris n*77 – Il 47% di ritiri è una percentuale molto alta, circa il doppio rispetto al solito, però fa parte delle peculiarità dei rally. Le strade non è che non fossero idonee di per sé, anzi, il percorso a noi piaceva molto, però magari si sarebbe dovuto passare sopra due volte, non 5-6, per evitare di raggiungere il limite della praticabilità trasformando il rally in una gara di fuoristrada. Per il pubblico è stato effettivamente molto limitante non poter accedere al parco interno, ma per me non è una bocciatura verso la manifestazione. Ci sono dei margini di miglioramento sotto diversi punti di vista che potrebbero riportare veramente in alto questa gara“.
finale rally Monza
Pensiero condiviso anche dal pilota Marco Paccagnella, Skoda n*30, che con trecento gare all’attivo sa come affrontare un percorso del genere.
“Bisogna sempre rispettare gli standard di sicurezza, ma allo stesso modo bisognava dare la possibilità la pubblico di stare a bordo strada o su delle tribune con migliore visibilità. – spiega Marco Paccagnella – Per quanto riguarda la gara reputo che il percorso, per quanto fosse molto impegnativo e rovinato dal meteo e dai ripetuti passaggi, rispecchiasse lo spirito dei rally: occorre la capacità di saper andare forte, ma anche saper gestire la macchina. Questo è un rally vero. Tuttavia già nel mondiale del 2020 ci si era reso conto di quanto fosse morbida la terra e di conseguenza si erano utilizzate le gomme da neve per non scavare troppo il terreno. Questo evento era però intitolato ‘Terra’ e la durezza delle gomme montate ha distrutto il percorso, senza dimenticare la mano del meteo”.

Si conclude la stagione 2023 e iniziano i lavori in Autodromo

In seguito al Rally di Monza partiranno infatti i lavori di rifacimento della pista e delle infrastrutture per una durata di sei mesi. Gli interventi riguarderanno la riqualificazione di alcuni sottopassi, del viale di ingresso da Vedano, della pavimentazione del circuito e anche delle opere idrauliche. Interventi tanto attesi dai monzesi e da tutti gli appassionati che però desiderano anche un miglioramento organizzativo, come è successo per il Gran Premo di Formula 1 2023 rispetto all’edizione 2022.

Rally Monza 2023 - mb
Articolo aggiornato il 12-12-2023, 17:40