Tradizione

IronCuoco a Brugherio dà il menù di Natale alla milanese

Con il sommelier Rino Avarello, lo chef Mirco Villa, celeb dei social , ha tenuto un corso promosso dall'associazione Flipness: ecco le dritte degli esperti per il pranzo delle feste.

Da sinistra, Giambattista Schiaffino di Flipness, IronCuoco e Rino Avarello.

IronCuoco, lo chef reso celebre sui social dai video in dialetto locale e dalle giacche sgargianti, ha fatto tappa a Brugherio per un corso sul menù natalizio della tradizione milanese. Ad invitarlo, l’Associazione Flipness, giovane e attivissima creatura brianzola fondata da Giambattista Schiaffino e  dalla moglie Emanuela, che propone formazione e progetti gratuiti di alto profilo con lo scopo di “appassionare qualcuno a qualcosa”.  La scorsa settimana, nella sede di Piazza Roma, la serata sul menù delle feste, ha visto fianco a fianco IronCuoco, all’anagrafe Mirco Villa, e il sommelier brugherese Rino Avarello, che hanno dato dritte da esperti ai corsisti, perché facciano bella figura a tavola con parenti e amici.

IL MENU’ DELLA TRADIZIONE MILANESE (CON QUALCHE RITOCCO)

Regola numero 1: rispettare la tradizione milanese, pur con qualche piccola concessione. Regola numero 2: usare un po’ di malizia, con alcune portate da preparare in anticipo, per non trascorrere tutto il pranzo ai fornelli e godersi il convivio. Lo chef ha proposto una carrellata di antipasti così come si è affermata nel passato lombardo, “quando le alici piccanti erano una rarità, da trovare sugli scaffali solo nel periodo delle feste e non, come oggi, in mille varianti, 365 giorni all’anno”. Con questa portata che non può mancare sulla tavola di Mirco Villa, gli altri protagonisti sono gli affettati, i sottaceti, l’insalata russa, gamberetti in salsa rosa e il (già più complesso) cotechino in crosta.

LA LASAGNA: FA FESTA E CONVIVIO

Via libera poi, per il primo, alla lasagna, rigorosamente tradizionale: “tutti la amano, fa festa e ci permette di prepararla in anticipo”. Per secondo, il cappone. “Fin dalla pandemia – ha raccontato IronCuoco – ho notato che le richieste dei clienti di questo piatto molto tradizionale restavano costanti”. Un tuffo nel passato, magari da proporre in versione più aggiornata, arrosto e accompagnato da patate al forno. E poi gorgonzola, mascarpone e noci, perchè dice lo chef “la buca l’è minga straca se la sa no de vaca” (la bocca non è stanca se non sa di latte).

Sul dolce, il consiglio lo dà MBNews in barba ai puristi della tradizione natalizia: la torta di mele di IronCuoco, condivisa la sera del corso, è semplice e deliziosa, come ci siamo sempre immaginati quella che Nonna Papera metteva sul davanzale a raffreddare!

Protagonisti della serata con Flipness sono stati anche i vini presentati dal sommelier e : una selezione di spumanti, brut e pas dosè, per alleggerire la prima parte del pasto fino al Pinot Nero per il secondo e a un profumatissimo Chambave Muscat valdostano per la chiusura. E così, dall’antipasto al dolce, si è fatta sera. Senza sensi di colpa: è pur sempre Natale!

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