Monza, a San Rocco il degrado è ad altezza di cane: ecco la denuncia di Simba

Ecco il racconto di quello che vede più volte al giorno questo cane di poco più di 6 anni. Tra rifiuti di ogni tipo e una bicicletta distrutta e abbandonata da due anni, si rivolge al Comune perché intervenga.
Monza. Quella che state per leggere, bontà vostra, non è un’intervista tradizionale. Non è nemmeno di quelle che ogni tanto si fanno a grandi personaggi del passato, ormai defunti da tempo, discutendo con loro dei problemi del presente come se fossero ancora qui con noi. A dire il vero il protagonista di questa intervista non sa neanche parlare, non può leggere né scrivere.
Il punto di vista che vogliamo raccontarvi, infatti, è quello di Simba, un cane di 6 anni e 4 mesi, dal pelo bianco e nero e dal passato nebuloso. Se, come insegna ai suoi studenti il professor John Keating (Robin Williams) nel film “L’attimo fuggente”, a volte basta salire su una cattedra per imparare a guardare il mondo da un’altra prospettiva, avere lo sguardo verso il basso, a poche decine di centimetri da terra, può riservare scenari decisamente disgustosi. E farci capire meglio quello che molto più in alto non percepiamo.

Gli occhi un po’ ansiosi di Simba, che vive nel quartiere San Rocco di Monza con la sua proprietaria Patrizia Musto, vedono, infatti, ogni giorno, più volte al giorno, rifiuti di ogni tipo e un preoccupante stato di degrado diffuso, contro il quale il Comune potrebbe e dovrebbe fare di più. Allora ecco cosa ci ha “detto” Simba. Con parole che non emettono suoni, ma sono ancora più importanti perché vengono direttamente dal cuore.
L’INTERVISTA
Ciao Simba, quando la tua Patrizia ti porta fuori casa 4 volte al giorno cosa vedi in giro per San Rocco?
Una infinità di cose abbandonate come fossero sassolini che indicano una strada verso il nulla: bottiglie di birra, alcool e acqua. Mi chiedo cosa spinga le persone a buttare, nelle aiuole e sotto le piante, sacchetti di plastica, ombrelli, taniche con liquidi non identificabili. Qualche bambino curioso, tra l’altro, potrebbe farsi del male.
Come ti comporti di fronte ai rifiuti tra cui ti trovi a zampettare?
Guardo Patrizia e con gli occhi provo a chiederle di cambiare aiuola e cercare un prato. Poi, però, mi rendo conto che a San Rocco è difficile trovare un pezzo di prato per farmi rotolare nell’erba libero e sicuro. Allora mi rassegno a farmi largo tra i cartoni vuoti di pizza e panini, cerco di non pensarci e alzo la zampetta per fare i miei bisognini.

LA SITUAZIONE
Come, secondo te, si può contrastare questo stato di cose?
Il degrado non è colpa di noi cani. Non esistono colpevoli unici. Non sono ragazzi, giovani o vecchi. Non c’è un solo genere, fede o provenienza. Esiste la maleducazione e di questo dobbiamo tutti farci carico.
Cosa può fare di più il Comune di Monza, che per San Rocco ha annunciato 15 milioni di euro di investimento per lo sviluppo urbano sostenibile?
Gli enti preposti, il Comune in primis, hanno il dovere di curare il nostro ambiente e la nostra città, anche in periferia. Le faccio un esempio: passeggio spesso a fianco della scuola elementare di Via Zara e lì da almeno 2 anni stazionano i resti di una bicicletta.
Nel tempo è passata da bicicletta senza ruote a scheletro di bicicletta arrugginita e sepolta da vegetazione del tutto spontanea. Il cartello sopra di essa recita “lavaggio il Sabato dalle 9.00 alle 12.00”. Ebbene sono passati almeno 104 sabati e nessuno ha segnalato il relitto di quella bicicletta.

Siamo vicini al Natale ed è tempo di buoni propositi per l’anno prossimo. Quale regalo vorresti per San Rocco?
Questo quartiere merita di essere curato dall’amministrazione comunale di Monza. Lo si deve a tutti i cittadini e anche ai tanti Simba come me.