Monza, lo stalker del lenzuolo perseguita ancora la ex: per la prima volta in Italia applicato il braccialetto elettronico

13 dicembre 2023 | 08:13
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Monza, lo stalker del lenzuolo perseguita ancora la ex: per la prima volta in Italia applicato il braccialetto elettronico
Polizia Monza

Lo “stalker del lenzuolo” avrebbe colpito ancora. Una frequentazione durata poco tempo, quell’ossessione per lei che non voleva saperne di lui e di proseguire quel breve rapporto.

Lo “stalker del lenzuolo” avrebbe colpito ancora. Una frequentazione durata poco tempo, quell’ossessione per lei che non voleva saperne di lui e di proseguire quel breve rapporto. Quando ha deciso di mettere la parola fine, la giovane 30enne ha iniziato il suo peggiore incubo. Messaggi, appostamenti, pedinamenti a qualsiasi ora del giorno. L’ex suo coetaneo, girava persino per la città con la macchina tappezzata da un lenzuolo con dichiarazioni rivolte alla sua vittima: “Sei la piu bella e ….”. Per lui lo scorso novembre è pure giunta una condanna a 18 mesi.

Tuttavia, nonostante la condanna e la misura cautelare in essere, nel mese di novembre scorso e fino a pochi giorni fa, in più occasioni l’uomo avrebbe raggiunto la ragazza sul luogo di lavoro, presso locali dove trascorreva la serata, ingenerando nella stessa e nei suoi amici e conoscenti uno stato di ansia.

“Nella serata di martedì, 12 dicembre, gli operatori della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine della Questura di Monza e della Brianza hanno eseguito il Decreto – emesso dal Presidente del Tribunale di Milano Sezione Autonoma Misure di Prevenzione di Milano, dott. Giuseppe Cernuto, su proposta del Questore di Monza e della Brianza, Salvatore Barilaro – con il quale si impone ad un trentenne italiano residente in un comune dell’hinterland a sud di Monza di non avvicinarsi al luogo di residenza, dimora, lavoro, vacanza, viaggio e ogni altro luogo abitualmente frequentato dalla persona offesa e tenere comunque una distanza dalla predetta di almeno 500 metri, in ogni luogo, disponendo al contempo l’applicazione delle particolari modalità di controllo previste dall’art. 275-bis c.p.p. mediante applicazione cd “braccialetto elettronico”” spiegano dalla Questura.

Si tratta della prima applicazione sul territorio nazionale della nuova normativa prevista dalla legge n. 168 del 24 novembre 2023, entrata in vigore sabato 9 dicembre scorso, recante “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica”. Provvedimenti gravissimi che oggi vengono applicati a coloro che hanno commesso reati di mafia.

Per tutelare tali gravi situazioni di condotte persecutorie, la nuova normativa prevede la possibilità che in sede di proposta di Sorveglianza Speciale e prima della decisione sull’adozione della misura di prevenzione da parte del Tribunale di Sorveglianza, il Questore possa chiedere allo stesso Giudice della prevenzione, l’applicazione temporanea, in via di urgenza, del divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione del braccialetto elettronico. Il soggetto destinatario può prestare consenso all’installazione, come avvenuto nel caso di specie; in caso di rifiuto, nel Decreto è stato stabilito un obbligo di presentazione alle Forze di Polizia per tre volte a settimana. Qualora l’uomo dovesse manomettere il dispositivo o non si attenesse al divieto di avvicinamento, la nuova legge ha introdotto un’autonoma fattispecie di reato che prevede la reclusione da uno a cinque anni e l’arresto anche fuori dei casi flagranza.