Presentazione

Pedemontana, a Meda la presentazione delle tratte B2 e C. Tante parole, pochi dati

Si è tenuta la conferenza stampa alla presenta di politici e dirigenti di Pedemontana con l'obiettivo di presentare le nuove tratte B2 e C

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Meda. Quest’oggi, 15 dicembre, all’interno di Villa Antona Traversi sono state presentate le tratte B2 e C di Pedemontana: più che un’analisi tecnica è stato un vero e proprio spettacolo encomiastico a favore dell’infrastruttura. Il leitmotiv è stato lo stesso in tutta la conferenza: Pedemontana porterà vantaggi economi in termini di Pil, in termini di sostenibilità ambientale e della qualità della vita. Il tutto senza presentare un dato tecnico a supporto di queste tesi.

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Il Convengo di presentazione di Pedemontana:

Secondo quanto è emerso dal convegno, la Pedemontana dovrebbe decongestionare il traffico che assale le principali arterie e collegamenti di Milano. Ad oggi, però,  la tratta A e B1 registrano una bassa frequentazione: 23 mila auto contro le 60 mila stimate.

GLI INTERVENTI A FAVORE DI PEDEMONTANA

A fare gli onori di casa è stato per primo il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, secondo il quale “la Pedemontana è un grande progetto pubblico in una delle aree più densamnete popolato dell’Europa ed è un elemento fondamentale per lo sviluppo della Lombardia e del Paese in quanto funge da volano per lo sviuluppo economico ed industrile facilitando al contempo il trasporto delle merci.  A breve – ha dichiarato in calce al suo intervento – si concluderanno i cantieri per questa opera che sarà una vera rivoluzione per il territorio”.

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Dello stesso avviso il Presidente della società Pedemontana Luigi Roth:Abbiamo ripreso in mano il progetto bloccato dal 2015 conducendolo verso la sua realizzazione finale. Tutto inizierà ovviamente con delle bonifiche, soprattutto per l’area di Seveso interessata dal problema della Diossina. I  quanto ai disagi – ha continuato- sappiamo che ci saranno dei problemi iniziali, ma l’obiettivo è quello di avere dei benefici nel breve medio termine”. 

Insomma, per il Presidente, al netto di quello che sostengono Comitati e associazioni ambientaliste, “Pedemontana non è solo ferro e cemento, ma è soprattutto innovazione e sostenibilità”.

Non ci sono dati tecnici a supporto, ma lui, Roth, snocciola comunque dati: “Secondo un report derivante dagli Utenti che usano Pedeomontana – spiega – l’infrastruttura è molto apprezzata. Soprattutto, possiamo vantare incidenti stradali sotto la media delle altre autostrade”. Un dato certo è che a percorrere Pedemontana non si vede mai molto traffico; verrebbe quindi da chiedersi se il calcolo sia stato fatto tenendo conto di questa variabile di non poca importanza. Del resto è stato proprio Roth a concludere il suo intervento sostenendo che “le informazioni inesatte passano di bocca in bocca alimentando i pregiudizi”.

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Dal canto suo l’assessore alle Infrastutture Claudia Terzi ha spiegato come Pedemontana sia un traguardo, ma soprattutto  un punto di partenza in termini di cantierizzazione.  “Ci servono infrastrutture per crescere, perché la Lombardia è  uno dei 4 motori dell’ Europa. E per crescere – ha sottolineato – dobbiamo dimostrare di avere le adeguate infrastrutture  sotto ogni punto di vista. In tutto questo, Pedemontana è l’esempio che dimostra quanto un’infrastruttura possa essere sostenibile a livello economico e soprattutto ambientale”.  Numeri alla mano, quelli che l’assessore snocciola, Pedemontana ha ridotto di 45 milioni le ore di percorrenza  annue, che tradotto significa un risparmio di carburante pari a 35 milioni di litri ogni anno, corrisponditi a circa 45 milioni di euro annui.  Contestualmente ha consentito una minor immissione di agenti inquinanti in atmosfera pari a 380 mila kg. “Realizzare Pedemontana – conclude – significa dare la possibilità a cittadini e imprenditori di vivere  e produrre in modo decisivamente migliore”.

Dopo la Terzi la parola è passata a Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, la società che si occuperà di realizzare Pedemontana.

Oggi si stanno aprendo tante opere nel nostro Paese e si stanno realizzando tante opere mai realizzate in passato. Per noi che siamo lombardi – a chiosato Salini – fare un’opera del genere significa sentirci vicini al nostro territorio. Significa soprattutto creare un futuro per il tessuto produttivo perché le infrastrutture disegnano il Paese che saremo”.

Salini ha affrontato anche le criticità finora emerse, spiegando di essere conscio dei disagi che i cantieri potranno portare, soprattutto in una fase iniziale. “Per questo motivo – ha specificato –  saremo accanto agli amministratori locali, dando loro il massimo ascolto e la massima attenzione afferente ad ogni esigenza che potrà nascere”.

Sembra uno stornello già sentito, lo stesso per il quale i sindaci del vimercatese a cui era stato promesso un confronto congruo sulla tratta D breve, si sono invece trovati innanzi a cosa già fatta, senza confronto alcuno.

L’amministratore delegato del concedente Cal, Gianantonio Arnoldi, ha invece sostanzialmente ribadito i concetti riportati dai suoi colleghi relatori: “Decongestionare le tengenzili di Milano è un fattore indispensabile soprattutto se vogliamo portare la Lombardia ad essere la protagonista del Pil del Paese”.

LA PAROLA SU PEDEMONTANA DA PARTE DEL GOVERNO

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Da Roma hanno presenziato il ministro alle Infrastutture Matteo Salvini e l’Onorevole Alessandro Morelli, sottosegretario alla presidenza con delega al Cipes.

Il sottosegretario ha principalmente sottolineato due aspetti: “Da una parte – spiega – avere nuove e grandi infrastrutture ci permetterà di viaggiare in modo più sicuro e di ridurre il tempo di percorrenza, migliorando lo stile di vita e permettendo agli imprenditori di fatturare maggiormente”.

Dall’altra parte secondo il sottosegretario Pedemontana è un modello infrastrutturale che cancella  i pregiudizi negativi afferenti al rapporto tra pubblico e privato. “Stiamo scrivendo una serie di normative che cambieranno il paradigma permettendo al pubblico di avere vantaggio se si approccia al  privato. Con l’obiettivo si dare un maggiore slancio al Paese, le norme dovrebbero essere pronte per questa primavera ha concluso.

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Da parte sua Salvini si è limitato ad un gran parlare passando in rassegna quello che ha fatto in questi mesi in cui occupa il ruolo di ministro. Dalle Olimpiadi ai mille viaggi istituzionali, fino ai fondi della Metrotranvia di Milano Limbiate. Tutto senza giungere al tema della giornata: la Pedemontana. Del resto lo ha detto anche lui:”Il mio merito su Pedemontana è pari a zero, ho solo il vantaggio di essere Ministro. Ma il ministro di una cosa è certo: “I soldi investiti in questa infrastrutture sono soldi ben spesi e miglioreranno la salute dei cittadini (non ha spiegato in che modo ndr), la vivibilità e la crescita del Pil.

In tutto questo una domanda è rimasta inevasa. Cosa dicono i politici e i fautori di Pedemontana sul fatto che la tratta di Milano Meda che si intersecherà con la Pedemontana verrà resa a pagamento, con il rischio certo di portare tutto il traffico sulle strade secondarie dei comuni già fortemente congestionati dal traffico? A (non) rispondere è stato il sottosegretario lasciando intendere che oggi è così, ma forse un domani la Sp35 tornerà gratuita.

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