Tecnologia RFID: cos’è e in quali ambiti viene utilizzata?

Nell’ambito dell’elettronica e dei sistemi di comunicazione suscita un particolare interesse la tecnologia RFID, un sistema di riconoscimento, di validazione e di memorizzazione di informazioni. RFID è un acronimo che sta per Radio-Frequency Identification, vale a dire “identificazione tramite radio-frequenza”.
Esistono diversi dispositivi che sfruttano questa tecnologia sempre più comunemente impiegata in vari ambiti, fra i quali si ricordano il settore logistico e quello dei pagamenti contactless.
Prima di approfondire questi due utilizzi, va precisato che alla base dei vari dispositivi RFID vi sono sofisticati circuiti stampati (PCB, Printed Circuit Board), comunemente detti schede elettroniche.
Queste ultime vengono impiegate a tutti i livelli: da oggetti relativamente banali come gli elettrodomestici fino ad arrivare ad apparecchiature particolarmente complesse utilizzate nell’industria di precisione.
Questi circuiti stampati vengono prodotti da aziende altamente specializzate; una nota azienda italiana che opera in questo delicato settore è Gicar srl Merate, che per la realizzazione di queste schede impiega tecnologie avanzate come il montaggio superficiale di ultima generazione, l’ispezione ottica 3D, il test in-circuit e il collaudo funzionale automatico; stiamo infatti parlando di prodotti in cui la qualità, l’affidabilità e la precisione sono requisiti imprescindibili.
Tecnologia RFID e settore logistico
In estrema sintesi, i sistemi RFID sono costituiti da due componenti principali: tag o etichetta RFID e lettore; il tag contiene un microchip in cui sono memorizzati un codice univoco e informazioni di vario tipo, mentre il lettore, che può essere fisso o portatile, è un dispositivo che legge le informazioni contenute nel tag.
Il lettore, di fatto, emette un segnale radio che attiva il tag che a sua volta gli trasmette i vari dati. Ovviamente è necessario anche un sistema informatico di gestione dei lettori che archivia le informazioni ottenute.
Il funzionamento in ambito logistico è pressoché il seguente: i tag RFID vengono applicati sui vari prodotti; quando questi sono ubicati entro una certa distanza dal lettore, i dati contenuti nell’etichetta sono messi a disposizione di quest’ultimo; esiste anche la possibilità di aggiornare le informazioni contenute nel tag.
In sostanza, grazie a questo scambio di informazioni si ha la possibilità di identificare univocamente un determinato prodotto (in ogni tag è presente appunto un codice univoco), anche se questo si trova all’interno di un imballaggio.
Ciò permette non soltanto di “mappare” un oggetto e rintracciarlo facilmente anche in magazzini molto estesi, ma anche di avere riscontri precisi sulla disponibilità di determinati prodotti e quindi sull’esatta composizione del magazzino. I tag possono essere applicati a un singolo prodotto, a un collo che ne contiene una determinata quantità o un pallet, a seconda delle specifiche esigenze aziendali.
Tecnologia RFID e carte di credito e/o debito contactless
Un impiego comunissimo della tecnologia RFID è quello delle transazioni contactless (senza contatto) effettuate con carte di credito o debito; in sostanza è possibile effettuare pagamenti senza inserire la carta nel POS.
Le carte di pagamento che sfruttano questa tecnologia hanno un chip RFID che emette un segnale radio che viene letto da appositi lettori nelle casse dei negozi. Quando il cliente avvicina la carta al lettore, il chip si attiva ed entra in comunicazione con esso fornendogli tutte le informazioni necessarie. Ricevute le informazioni, la fase successiva è l’elaborazione della transazione e, se nulla osta, l’addebito viene confermato. È possibile che, a seconda dell’importo, venga richiesto l’inserimento del codice PIN. Si tratta di un sistema molto pratico e sicuro che snellisce le operazioni di pagamento.