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Prove di pace, ad Arcore, tra Fratelli d’Italia e Fratelli d’Italia

11 gennaio 2024 | 12:59
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Prove di pace, ad Arcore, tra Fratelli d’Italia e Fratelli d’Italia
Il sindaco Bono

Incontro tra il sindaco Bono, il vicesindaco licenziato Pino Tozzi e i consiglieri dissidenti del partito.

Prove di pace in maggioranza ad Arcore, con un vertice che si è tenuto ieri sera, mercoledì, tra il sindaco Maurizio Bono e i “ribelli” di Fratelli d’Italia. Presenti: l’ex vicesindacoPino Tozzi esautorato 9 mesi fa da Bono, oggi coordinatore cittadino del partito, e poi Fabio Varrecchia e Giovanni Timpano, due consiglieri di Fratelli d’Italia che, disallineati dagli altri due, hanno bocciato il Bilancio della loro stessa maggioranza. Il trio, secondo indiscrezioni, chiede da settimane, per fare rientrare la crisi, la sostituzione del vicesindaco Lorenzo Belotti, lui stesso meloniano.

L’incontro sarebbe stato più che altro interlocutorio: seduta aggiornata alla prossima settimana, direbbe il giudice. Il sindaco Bono ha dichiarato: “è un primo passo importante, un inizio, soprattutto con Pino Tozzi con cui non ci siamo più seduti a un tavolo da aprile. Si è parlato con toni pacati, dovremo tornare a confrontarci”.
Si resta in attesa di capire se il ghiaccio è stato quanto meno scalfito. Di certo la segreteria provinciale guidata da Alessia Villa sarà soddisfatta del primo passo compiuto. Proprio la Villa alla vigilia dell’incontro esortava tutte le parti a sedersi a un tavolo mettendo la parte ogni personalismo per trovare un punto di incontro sotto un unico “faro”: il bene dei cittadini. Obiettivo, mantenere in piedi la maggioranza.

La strada potrebbe non essere semplice. Sui contenuti, bocche cucite da entrambe le parti, ma secondo indiscrezioni sarebbe stata ribadita la richiesta da parte dei contestatori di sostituire il vice sindaco Lorenzo Belotti. Un punto sul quale finora la chiusura da Parte di Bono è stata netta. Uno scoglio, se le posizioni restano rigide, che sarà difficile superare.
Ragionando nel campo delle ipotesi, la cacciata di Belotti potrebbe far rientrare pienamente in maggioranza i due consiglieri, un bene prezioso per garantire l’approvazione dei progetti dell’Amministrazione. Un simile scossone tuttavia non è escluso che sbilanci l’equilibrio su altri fronti. Matassa da sbrogliare, insomma, con la pazienza di una ricamatrice.