Stazione di Arcore rifugio per i senza tetto. E il sindaco porta il panettone.

Una donna e due uomini dormono nella sala d’aspetto. Una quarta persona ha trovato lavoro e casa grazie al Comune. L’Amministrazione: “una struttura per il 2024”.
Per il prossimo anno Arcore pensa a un rifugio di accoglienza per i senza tetto che oggi dormono in stazione. L’intenzione è stata esplicitata dal sindaco Maurizio Bono, con tutti i se e i ma del caso. Perché la struttura è ancora da individuare così come le risorse umane necessarie alla gestione di un simile servizio. “Tutte le notti, sette giorni su sette, diventa un lavoro – ha spiegato il primo cittadino di Arcore – è chiaro che un simile progetto dovrebbe coinvolgere le associazioni e realtà del territorio per reperire i volontari necessari”. Tutto nasce dall’analisi dello stato di fatto: lastazione ferroviariacittadina è diventata per tre-quattro persone senza fissa dimora l’unica risorsa contro il freddo delle notti invernali.

NELLA SALA D’ASPETTO DELLA STAZIONE DORMONO TRE PERSONE SENZA TETTO
La sala d’aspetto della stazione di Arcore offre loro un rifugio tra le 23.45 circa, con l’arrivo dell’ultimo treno, fino alle 5 del mattino circa, quando queste persone ripartono verso Milano. Si tratta di due uomini e una donna, di età matura. In un caso il soggetto, di origine straniera, rifiuta ogni confronto e contatto. Sugli altri due è attivo da tempo un programma di visite dell’Unità di Strada della Croce Rossa di Villasanta, operativa la domenica sera, cui si sono aggiunti di recenti i sopralluoghi dei City Angels una sera in settimana.
I PANETTONI PER NATALE
Il sindaco ha spiegato: “si tratta di persone in difficoltà; per ora tamponiamo la situazione in questo modo con l’obiettivo di provare ad attivare il prossimo anno uno spazio di accoglienza per l’inverno per massimo 9 persone con letti e docce. Nel frattempo ci stiamo confrontando con Spazio 37 di via Borgazzi a Monza“. Il 24 dicembre in serata il sindaco Bono con alcuni collaboratori ha fatto visita alle persone che dormono nella sala d’aspetto con panettoni e dolci per la colazione della mattina del 25 dicembre.
Poco tempo fa un quarto soggetto senza tetto che si accampava in stazione ad Arcore per la notte ha lasciato sacco a pelo e giaciglio di fortuna per entrare in un’abitazione individuata dal Comune. “Gli abbiamo trovato un lavoro – ha detto Bono – che gli permette di pagarsi un alloggio”. Per quanto riguarda invece il caso più delicato della famiglia rumena con minore a carico, Travascio ha spiegato: “Dal 23 dicembre sono ripatiti, dopo aver dormito ad Arcore solo qualche giorno; aspettavano di trasferirsi e avevano bisogno di un appoggio temporaneo”.
Tentativi di solidarietà e supporto ai fragili che hanno imposto qualche sconto sul fronte del decoro e dell’igiene: non sono mancate in merito segnalazioni da parte dei pendolari. L’Amministrazione comunale garantisce comunque che l’attenzione è alta e che si sta cercando di strutturare meglio l’intervento per l’anno prossimo. “La situazione è monitorata e dal punto di vista della sicurezza non sono state rilevate criticità”, ha detto l’assessore alla partita Luca Travascio. Il sindaco ha poi confermato che si ripetono anche i servizi di monitoraggio dei carabinieri.
