Besana, un restauro porta alla luce affreschi nascosti del 1400

I lavori di restauro presso la fondazione “G.Scola”, casa di riposo di via Cavour, hanno portato alla luce tesori inaspettati di cui MBNews tornerà presto a parlarvi con un servizio di approfondimento
Besana. ” Besana è un territorio che continua a regalare sorprese e bellezza senza fine”. Queste sono le parole del sindaco Emanuele Pozzoli alla luce dell’ultimo e sorprendente ritrovamento storico: degli affreschi quattrocenteschi.
Ad annunciare la bella notizia, proprio il primo cittadino besanese attraverso un post sulla sua pagina facebook: “Durante i lavori di restauro dell’affresco nella cappella di Brugora – spiega – finanziato grazie ad un bando vinto dalla Fondazione Scola, sono emersi affreschi quattrocenteschi e precedenti a quelli visibili di particolare pregio”.
BESANA, AFFRESCHI NASCOSTI DEL 1400 RITROVATI GRAZIE AL RESTAURO
Nell’agosto 2022 l’annuncio che la Fondazione G. Scola di Besana, casa di riposo di via Cavour, si era aggiudicata il bando “Architettura rurale” di Regione Lombardia (e finanziato con i fondi del PNRR) del valore di circa 39mila euro.

Soldi spesi per un grosso lavoro di restauro, durato diversi mesi, per il ripristino del soffitto a cassettoni della chiesetta interna e l’affresco riscoperto nel 2011 sopra la preziosa opera che ritrae la Crocifissione.
Proprio durante questi impegnativi lavori, ecco un’altra straordinaria sorpresa: il ritrovamento di alcuni affreschi quattrocenteschi di particolare pregio che, fino ad oggi, erano rimasti nascosti.
LA BESANA “STORICA” CHE TORNA IN VITA
La storia torna protagonista in quel di Besana con il ritrovamento di questi affreschi nascosti risalenti al 1400 di cui – vi anticipiamo già – MBNews tornerà presto a parlarvi con un articolo più approfondito, insieme alla presidente Luisa Villa.

Questo ritrovamento, però, non è di certo l’unico.
Nel 2013, infatti, durante gli scavi per la riqualificazione di Piazza Eusebio a Villa Raverio e poi, solo nel 2021, a distanza di 10 anni aveva fatto ritorno a casa all’ingresso di Villa Filippini.
Stessa sorte del meraviglioso dipinto della pittrice Teresa Pagani, milanese ma di casa in paese, che dopo 10 anni di “sepoltura” nel magazzino comunale era tornato a vivere. Ora la “Pietà” fa giustamente bella mostra di sè nella sala della Giunta di Villa Borella.