Avrebbe dovuto essere la partita della svolta, il match per rilanciare le ambizioni di classifica dopo la pesante sconfitta contro l’Inter.
Niente di tutto questo. Anzi. Il Calcio Monza ha disputato ad Empoli la peggiore prestazione della gestione Palladino, evidenziando insieme a certi punti deboli strutturali anche un preoccupante passo indietro sul piano della compattezza e della mentalità di squadra.
L’unica notizia positiva è che nonostante l’attuale striscia negativa – 4 sconfitte nelle ultime 6 partite – la classifica dei biancorossi resta solida. Tuttavia pensare che gli attuali 8 punti di vantaggio sulla zona salvezza significhino l’aver già centrato un obiettivo sarebbe un errore imperdonabile, soprattutto in vista dei prossimi scontri diretti.
LA TATTICA
Ad Empoli la ricostruzione del terzetto difensivo Izzo-Pablo Marì-Caldirola avrebbe dovuto costituire una solida certezza . In realtà la retroguardia biancorossa si è sbriciolata alle prime folate del peggior attacco del campionato: poco brillante e reattivo Izzo, impreciso Pablo Marì. Al minuto 11’ ci è voluto il miglior Sorrentino per fermare Gyasi, ma due minuti dopo il pur attento sostituto di Di Gregorio non ha potuto nulla sulla conclusione al volo di uno scatenato Zurkowski
Dopo aver subito lo svantaggio, Pessina e compagni non sono riusciti ad andare oltre un prolungato e sterile possesso palla. Il gioco sugli esterni non ha mai trovato sbocchi, elemento che rappresenta un grosso problema per l’attuale modulo. Palladino non ama i confronti con lo scorso anno: comprensibile, sono cambiate troppe cose. Ad esempio non ci sono più Carlos Augusto e il Ciurria stagione 2022/2023 che avevano garantito un bottino di assist e reti che non sono nelle corde di Pedro Pereira e Kyriakopoulos.
Le iniziative dei trequartisti sono state contenute senza apprensione da un Empoli schierato con tre difensori e due esterni pronti a raddoppiare un Colpani sempre più anonimo e un Mota che ha regalato solo qualche sgasata. Palladino e il suo vice Citterio hanno tentato anche “l’ultima carta” – ovvero l’inserimento di un più fisico Maric al posto di un appannato Colombo – per provare a rendersi pericolosi anche con qualche palla lunga. Altra mossa senza esito.
QUINDICI MINUTI, DIECI RETI
Ancora una volta i biancorossi hanno subito una rete nei primi 15’ di gioco: è successo dieci volte, record negativo per questa Serie A. Lo stesso Palladino fatica a darsi una spiegazione, ma è evidente che il Monza è troppo vulnerabile ad inizio match: indipendentemente dalle cause – un misto di insicurezza e timore, oppure di mancanza di personalità, oppure ancora di confusione nell’approccio alla partita – il problema va risolto, poiché partite costantemente “ad handicap” rende tutto più difficile e, come domenica pomeriggio, permette agli avversari di sviluppare un gioco più conservativo e difensivista.
NUOVI ARRIVI
Per sostenere una vera ripartenza dei suoi atleti, Adriano Galliani è pronto ad intervenire anche sul mercato, naturalmente con disponibilità diverse rispetto al passato.
Nelle prossime ore dovrebbe essere ufficializzata una doppia operazione. In biancorosso approderà in prestito secco dal Napoli Alessio Zerbin, duttile esterno con spiccata propensione offensiva (sua una doppietta nella recente semifinale di Supercoppa Italiana); inoltre sarà tesserato Matija Popovic, promettente attaccante serbo classe 2006, con un contratto fino a giugno 2024.
Alla situazione di Popovic, svincolatosi dal Partizan Belgrado, si erano interessati anche Bayern Monaco, Milan e Juventus, ma sarebbe stato il Napoli ad avere la meglio sulle concorrenti. Pertanto, secondo “radiomercato”, Popovic avrebbe firmato un pre-contratto con i partenopei valido dal prossimo luglio, poichè al momento i Campioni d’Italia in carica non hanno la possibilità di inserire nella lista per la Serie A giocatori extra U.E.: ecco quindi l’idea di una doppia operazione con il Calcio Monza.
Sfuma invece la pista Bakker: l’olandese avrebbe rifiutato Monza e Torino per provare a raggiungere la Roma.
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