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Caso Dell’Aquila, parla la minoranza: “Se c’è la volontà politica cambi le cose in dieci giorni”

23 gennaio 2024 | 10:02
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Caso Dell’Aquila, parla la minoranza: “Se c’è la volontà politica cambi le cose in dieci giorni”
Dario Allevi, già sindaco di Monza ora consigliere comunale

Stefano Galli (FdI), Massimiliano Longo (FI) e l’ex primo cittadino Dario Allevi commentano le dimissioni della consigliera PD Francesca Dell’Aquila: “Si sarebbero potute evitare”.

Monza. Lascia dietro di sè ancora perplessità e amarezza il caso di Francesca Dell’Aquila, la consigliera del PD che ha lasciato il consiglio comunale per l’impossibilità di conciliare vita da neo mamma a quella da politica (qui la storia completa). Italia Viva Monza per prima con dure parole ha puntato il dito contro il gruppo consiliare del Partito Democratico, che ha replicato alla vicenda (intanto diventata di rilievo nazionale) dicendosi molto rammaricato per l’avvenuto e di essere da circa 10 mesi al lavoro su un nuovo regolamento più inclusivo per tutti.

Francesca Dell'Aquila consigliera MonzaFrancesca Dell'Aquila

In un nuovo consiglio più inclusivo e capace di essere duttile lì dove serve, ci crede anche la minoranza che dopo lo scoppio del caso dell’Aquila ha proposto una commissione ad hoc che possa permettere in alcuni casi particolari il collegamento da remoto. A raccontarlo a MBNews è Massimiliano Longo, consigliere comunale di Forza Italia, che sul caso Dell’Aquila si dice senza parole. “Sono rimasto sorpreso – commenta – e mi sorprende che chi tanto dice sui temi dei diritti e della parità poi non sappia gestire queste situazioni. La questione si sarebbe potuta benissimo risolvere in tempi ragionevoli: azzardo a dire che nessuno in consiglio comunale si sarebbe opposto ad una richiesta del genere. Io sicuramente no”.

“Mi dispiace molto – prosegue Longo – per la scelta di Francesca Dell’Aquila che è stata una mia “collega” considerando che entrambi, con giunte diverse, siamo stati assessori alla cultura. La discussione sul nuovo regolamento ci sarà e spero che faremo modifiche importanti per coloro che, per ragioni di salute importante o maternità, non avranno la possibilità di essere presenti fisicamente in aula. Gli strumenti tecnologici sono certo che potranno venirci incontro. Mi sembra un gesto di civiltà. Certo è che la consigliera Dell’Aquila non potrà godere di queste novità e questo mi dispiace”.

Massimiliano-Longo-assesore-mbMassimiliano Longo

È simile la considerazione del consigliere Dario Allevi, già sindaco di Monza. “Quando l’ho saputo dalla stampa sono saltato dalla sedia: non ne sapevo nulla. Ho fatto il sindaco e so che volere è potere in tanti casi: in tempi rapidissimi le cose sarebbero potute cambiare. La minoranza è compatta su questa commissione ad hoc proposta dalla collega di minoranza Martina Sassoli: in tempi brevi possiamo fare la modifica al regolamento. Se c’è la volontà politica una cosa del genere la fai in dieci giorni. Certo, poi c’è la partita tecnologica: bisogna vedere se l’ente è allineato a livello tecnologico per permettere il corretto collegamento da remoto”.

“Non voglio farne né una questione di genere né una questione politica anche se sono due aspetti sui quali ci sarebbe molto da dire – aggiunge il consigliere di Fratelli d’Italia Stefano Galli. – A livello tecnico gli strumenti per permettere alla consigliera Dell’Aquila di continuare a svolgere il ruolo di consigliera esistono e già sono stati utilizzati durante il covid quindi non vedo perché non sia stato possibile riproporre quel modello con azioni più immediate per poi arrivare a modificare anche lo statuto, impresa non così ardua. Dalle dichiarazioni della Dell’Aquila si capisce che, seppur sottolinei non sia stata costretta, non abbia preso serenamente la scelta, ecco perché andava trovata una soluzione diversa, troppo spesso accade che vengano percorse le vie più facili e non le vie piu giuste”.

Stefano galliStefano Galli