Comunità energetiche rinnovabili, in vigore il Decreto: Confartigianato è pronta!

30 gennaio 2024 | 08:30
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Comunità energetiche rinnovabili, in vigore il Decreto: Confartigianato è pronta!

L’associazione imprenditoriale, che ha già avviato una prima esperienza di Cer a Pieve Emanuele, accoglie con favore il provvedimento legislativo in cui sono previsti benefici e incentivi.

Monza. Un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili e una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa. Sono queste due delle misure presenti nel Decreto, pubblicato dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) ed entrato in vigore il 24 gennaio, che punta a spingere la nascita e lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) e dell’autoconsumo diffuso in Italia.

Il provvedimento, lungamente atteso e con tempi di reale operatività ancora da verificare con certezza, interessa molto APA Confartigianato Imprese Milano-Monza e Brianza. Che sul fronte delle fonti rinnovabili, considerate un investimento economico e, allo stesso tempo, una scelta sostenibile dal punto di vista ambientale, è al lavoro con i proprio associati già da alcuni anni.

Basti pensare, ad esempio, al nuovo servizio “Efficientamento energetico”, che con una struttura modulare punta a diffondere a medio-lungo terminela cultura del risparmio energetico come scelta consapevole di sviluppo e crescita. E alla prima Comunità energetica rinnovabileformalmente costituita sotto il cappello di Apa Confartigianato Imprese Milano-Monza e Brianza, nata circa un anno fa a Pieve Emanuele, nel sud della Città Metropolitana di Milano.

L’OPINIONE

Il Decreto appena entrato in vigore sulle Comunità energetiche rinnovabili, più nel dettaglio, prevede che il contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili sia finanziato dal Pnrr e si rivolga alle Comunità i cui impianti sono realizzati nei Comuni sotto i 5mila abitanti che supporteranno lo sviluppo di due gigawatt complessivi.

La tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa, invece, sarà utilizzabile su tutto il territorio nazionale. I due benefici sono tra loro cumulabili. “Le Comunità energetiche rinnovabili sono una realtà di cui si parla da tempo e attendevamo l’emanazione del Decreto” afferma Enrico Brambilla, Segretario di APA Confartigianato Imprese Milano, Monza e Brianza.

“Il provvedimento per essere pienamente operativo, però, dovrà attendere i successivi 30 giorni dalla sua entrata in vigore, quindi entro la fine di febbraio, l’approvazione di un regolamento attuativo che disciplinerà soprattutto le modalità di erogazione dei benefici e degli incentivi previsti – continua Brambilla – trascorsi, poi, altri 45 giorni sarà possibile, attraverso appositi portali, presentare le richieste“.

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LO STATO DELL’ARTE

Insomma si arriverà almeno ad inizio aprile perché il Decreto sulle Comunità energetiche rinnovabili possa cominciare a dispiegare i suoi contenuti. La strada delle Cer, la cui costituzione favorisce l’unità di diversi soggetti, imprese, enti e privati cittadini, per produrre e condividere energia rinnovabile, è comunque ormai segnata nella sua progressione.

Il valore positivo di queste Comunità è, allo stesso tempo, di carattere ambientale, culturale e sociale. Dalla diffusione delle rinnovabili valorizzando l’installazione degli spazi per l’installazione degli impianti fotovoltaici al consumare energia elettrica rinnovabile prodotta in prossimità del consumatore, dal passare ad un modello di condivisione del consumo energetico senza modificare le reti di distribuzione esistenti al produrre benefici socio-economici ed ambientali per tutta la comunità.

Il principio costitutivo delle Cer, dal punto di vista legislativo, è la Direttiva europea Red II del 2018 sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, che in Italia ha visto un pre-recepimento nel 2020 e alla fine del 2021 il recepimento definitivo con il Decreto Legislativo 199. Ora, finalmente, l’arrivo delle regole tecniche e dei decreti attuativi.

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LE PROSPETTIVE

“All’interno di una medesima Comunità chi produce energia, che poi non riesce a consumare nella sua totalità, la rimette in circolo a favore di altri soggetti geograficamente a lui vicini, cioè all’interno della stessa cabina primaria” spiega il Segretario di APA Confartigianato Imprese Milano, Monza e Brianza.

Gli sviluppi di questo settore sono sicuramente interessanti. “All’interno di Confartigianato siamo già attivi sul tema delle Cer, non soltanto con la prima esperienza a Pieve Emanuele – continua Brambilla – altre ne sorgeranno a breve”.

“Stiamo mettendo a disposizione degli imprenditori associati i nostri uffici per valutare insieme nuove opportunità nel milanese e in Brianza – conclude – è soprattutto intorno agli insediamenti produttivi artigianali che possono nascere le Comunità energetiche rinnovabili. Le Pmi, quindi, ancora una volta diventano protagoniste di una trasformazione volta al miglioramento dell’efficienza ambientale, alla riduzione di costi e a creare vantaggi diffusi alla collettività”.