Bufera

Crisi Fratelli d’Italia ad Arcore, la coordinatrice provinciale Villa: “questo non è Risiko”

Nelle prossime ore il sindaco Bono incontrerà la frangia dissidente del partito della Meloni che, poche settimane fa, ha contribuito a bocciare il Bilancio della stessa maggioranza.

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Stati generali per la crisi di maggioranza ad Arcore, innescata dal suo primo partito, Fratelli d’Italia. Per le prossime ore è previsto l’incontro più atteso dei tanti che stanno impegnando il sindaco Maurizio Bono dal 20 dicembre 2023, data in cui due dei quattro consiglieri meloniani (Varrecchia e Timpano) e uno della Lista Civica (Daniela Sperti) hanno bocciato il Bilancio previsionale della loro stessa maggioranza. Sul piatto c’è la necessità di ricomporre una frattura nata mesi fa quando il sindaco ritirò le deleghe al vicesindaco Pino Tozzi. Un episodio gestito con pugno così duro da scatenare l’ostilità di Varrecchia e Timpano. Un quadro reso ancora più complesso dalla scelta del coordinamento provinciale di assegnare a Tozzi il ruolo di coordinatore cittadino.

CRISI DI FRATELLI D’ITALIA AD ARCORE: PARLA LA COORDINATRICE MB ALESSIA VILLA

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“Quella di assegnare a Tozzi il ruolo di coordinatore cittadino – ha spiegato la coordinatrice provinciale Alessia Villa – è stata una scelta che abbiamo fatto per rinnovare la fiducia a Tozzi e perchè continuasse a partecipare alla vita politica cittadina anche senza incarichi amministrativi”. Sempre Villa ha riferito di aver “appreso del ritiro delle deleghe a Tozzi solo dai giornali” e di essere stata all’oscuro, “lo dico categoricamente” della decisione di Bono, fino a quel momento. Allo stesso tempo ha riconosciuto: “non avrei comunque potuto fare nulla per fare cambiare idea al sindaco, considerato il venir meno del rapporto di fiducia che lo legava a Tozzi”. Archiviato il passato, Villa si è concentrata sulla situazione attuale, riconoscendone la complessità ma richiamando tutte le parti a onorare i ruoli istituzionali che rivestono.

” La segreteria provinciale ha partecipato a diversi incontri, convocando tutti i membri – ha detto Villa – siamo stati anche ad Arcore per una riunione. Non è vero che il partito si è disinteressato, la questione è chiaramente di rilievo. Certamente l’indicazione di bocciare un Bilancio, una scelta politica pesante, non è arrivata dal partito. Questo non è il nostro metodo”. E poi: “è evidente che ci si deve sedere a un tavolo e che il faro deve essere il buon senso, nel rispetto innanzitutto degli arcoresi che alle elezioni si sono espressi chiaramente. E poi nel rispetto delle istituzioni e del ruolo che tutti i coinvolti hanno l’onore di ricoprire”. E, sulle richieste che sarebbero arrivate dai “contestatori” di destituire l’assessore Lorenzo Belotti: “il piano della discussione non è questo, non è mica una partita di Risiko“.

LA MARCIA INDIETRO DEL SINDACO SU PIAZZA PERTINI

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Intanto il sindaco Bono, nei giorni scorsi, ha annunciato di avere ricucito il rapporto di collaborazione con il consigliere della civica Sperti. Prezzo da pagare per riaverla allineata alla maggioranza, il sacrificio del progetto di restyling di Piazza Pertini, quello da un milione di euro contestato dalla Sperti perché troppo caro. “Riapriamo il procedimento – ha detto Bono – e faremo una selezione su diverse proposte”. Un passo indietro che plausibilmente porterà qualche altro mal di pancia, soprattutto per l’assessore promotore, Nicolò Malacrida che in questi giorni aveva in programma un confronto con il sindaco”.

LE OPPOSIZIONI

Attori non protagonisti in tutta la vicenda sono i gruppi di minoranza che condannano la condotta della maggioranza accusandola di fare accordi di strategia in barba ai contenuti. “No arcoresi non siamo su “Scherzi a parte” – ha ironizzato il Partito Democratico – un bel quadro, non c’è che dire, e se lo dicono da soli. Un contesto dove chiaramente c’è chi decide e tutti gli altri si devono adeguare. Alla faccia della condivisione e della partecipazione! Cosa è rimasto quindi delle bellicose dichiarazioni del sindaco, che voleva andare dritto per la sua strada? Quello che non sarebbe mai sceso a compromessi con politici e partiti”?

Dura anche la civica ImmaginArcore: “Avevamo quasi creduto che, di tutte le promesse fatte da Sindaco e Giunta, almeno quella di essere lontani dalla politica deteriore, partitica, agita con accordi fatti nei corridoi e fuori dalle sedi deputate, potesse essere vera. Ingenui.
In un attimo veniamo clamorosamente smentiti dalla più classica operazione da prima repubblica”. E ancora: “Il fatto che, per 2 anni (e per ammissione esplicita del Sindaco), le decisioni sono state prese dal Sindaco
insieme agli assessori, al Presidente del Consiglio e solo ad una parte della maggioranza, non può essere banalizzato e risolto con il classico “volemose bbene”, è un problema serissimo che intacca persino il senso democratico dell’avere responsabilità di governo”.

Prospettiva civica ha commentato: “Buonsenso e buongoverno vorrebbero che a questo punto si rimettesse il mandato ai cittadini. Ma così non è. Ad una soluzione onorevole e conseguente si preferisce un accordo abborracciato e sbilanciato, dove la fiducia va misurata passo su passo e il consenso spiato e ambito per ogni argomento e scelta amministrativa”.

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