GIORNATA DELLA MEMORIA |
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Desio, la marcia della memoria della scuola primaria Gavazzi

29 gennaio 2024 | 06:00
Desio, la marcia della memoria della scuola primaria Gavazzi

Gli alunni della scuola hanno celebrato la giornata della memoria ricordando anche le famiglie desiane che hanno salvato alcune famiglie ebree e hanno reso omaggio alle vittime dell’olocausto depositando fiori sulle pietre d’inciampo.

La scuola primaria Gavazzi di Desio, come tutti gli anni, ha organizzato la “marcia della memoria” in occasione della giornata della memoria. Tutti gli alunni della scuola hanno partecipato all’iniziativa, ricordando in particolare i protagonisti della storia desiana. Presente anche il sindaco Simone Gargiulo. La marcia è partita dalla sede della scuola, in via Diaz, dove si trova anche il giardino dei giusti, realizzato qualche anno fa, dopo un lavoro di ricerca sulla storia locale. Qui è stata depositata una rosa per il maestro Renzo Sforni, espulso dalla scuola desiana con le leggi razziali, per la famiglia Cattaneo che ha salvato la vita a Yehudith e per la famiglia Tagliabue, che ha salvato dalla deportazione Ester ed Enrichetta Maissa e Abramo Recanati.

La pietra d’inciampo dedicata a Lea e Anna

I piccoli alunni con le loro insegnanti si sono poi  diretti verso la pietra d’inciampo dedicata a Lea Ellert Haselnuss e Anna Haselnuss, ebree, arrestate a Desio il 2 dicembre 1943 e deportate ad Auschwitz dove il 6 febbraio 1944 furono uccise. E’ stata ricordata la loro storia ed è stata posata una rosa, insieme a due sassolini bianchi. “Secondo la tradizione ebraica – spiega l’insegnante Alessandra Lavezzari – i sassi bianchi vanno lasciati sulla tomba, noi li abbiamo lasciati sul luogo della loro ultima dimora”.

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La scuola Gavazzi e la storia locale

L’insegnante Alessandra Lavezzari da tempo promuove un lavoro di ricerca sulla storia locale desiana, con l’intento di farla conoscere innanzitutto ai suoi alunni.  “Da anni organizziamo la marcia della memoria – racconta  –   ci siamo presi questo incarico di ricordare e fare memoria,  anche in questo periodo che non è semplice. Ai bambini abbiamo cercato di trasmettere un messaggio importante: anche dove il male è presente,  ciascuno di noi può comunque fare la propria parte con gesti di giustizia, umanità e coraggio
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