Edoardo Picco di Brugherio: 21 anni, star nazionale del Valzer

“Ho iniziato un po’ per caso, a 8 anni, grazie ai miei nonni materni che andavano a ballare e mi hanno proposto una lezione”. Non ha più smesso.
Ce lo vedi un bambino di 8 anni a ballare il valzer? Eppure Edoardo Picco, oggi 21 enne, ha intravisto in quello svago partito da una sala da ballo di Brugherio una grande passione che lo ha portato sabato 13 gennaio 2024 a piazzarsi dodicesimo nei Campionati italiani di danze standard. Un risultato brillante ottenuto con la sua compagna di ballo Martina Rossi, 22 anni, bresciana. Negli abiti scintillanti dell’esibizione, i due ballerini si sono cimentati nelle cinque discipline da regolamento: Valzer, Slow Fox, Tango, Valzer Viennese, Quick Step. Il piazzamento del brianzolo e della sua compagna ha lasciato indietro altre 38 coppie delle 50 arrivate da tutta Italia all’appuntamento della federazione Fids. D’altra parte Edoardo, pur giovanissimo, è già uno sportivo d’esperienza.
L’ESORDIO DI EDOARDO PICCO NELLE DANZE: A 8 ANNI COI NONNI
“Ho iniziato un po’ per caso, a 8 anni, grazie ai miei nonni materni che andavano a ballare e che un giorno mi proposero di seguire una lezione nella scuola di un’associazione brugherese, la FumaDance. Non ho più smesso”. Oggi il brianzolo e Martina Rossi si allenano quotidianamente, circa 5 ore al giorno, dipende un po’ dalla disponibilità delle sale. A volte sono quelle di San Giuliano Milanese, altre quelle nel bresciano, spesso quelle di Livorno dove ha sede l’attuale scuola dei ragazzi, la “Arte e danza”, “in pratica siamo sempre in macchina”, dice il giovane che sul ballo sta costruendo anche la sua professione.
SACRIFICI E SODDISFAZIONI
Per tagliare i traguardi raggiunti finora da Edoardo Picco nelle danze e per conquistarne di altri, soprattutto nelle gare internazionali all’estero in programma per la coppia, Edoardo Picco non nasconde di aver dovuto rinunciare a un pezzetto della sua vita privata da ragazzo, “come per chi lavora, sai che la priorità sono gli allenamenti e il piacere viene dopo”, dice, ma spiega anche: “a dire il vero non mi è mai pesato, l’ho sempre fatto volentieri perché ballare è sempre stato un desiderio, una scelta, miei”.
Anche perchè, poi, come dimostrano i campionati di sabato scorso, le soddisfazioni non mancano.