Forza Italia MB tra le correnti: Veggian il nuovo coordinatore?

Secondo indiscrezioni i vertici del partito di Silvo Berlusconi sperano di arrivare a una candidatura unitaria, ma c’è una lista che scalpita. Congresso domenica a Monza.
Congresso provinciale di Forza Italia, il candidato a nuovo coordinatore provinciale potrebbe essere Luca Veggian, sindaco di Carate Brianza. Questo sarebbe l’obiettivo dei vertici del partito di Silvio Berlusconi, convinti che in questa fase una candidatura unica sia la strada migliore da percorrere. Un obiettivo che tuttavia, a tre giorni dall’appuntamento, è ancora da centrare. Ad agitare le acque sarebbero correnti interne al partito che, proprio in queste ore, starebbero valutando di promuovere una ulteriore lista, concorrente di quella a sostegno di Veggian. La giornata di domani, 26 gennaio, dovrebbe essere decisiva per capire se la creatura di Berlusconi riuscirà a trovare l’unanimità. Il periodo peraltro è di transizione, con il dopo-Berlusconi tutto da costruire, e non è strano che nel partito spinte e controspinte si facciano sentire.
IL COORDINATORE PROVINCIALE USCENTE DI FORZA ITALIA FABRIZIO SALA
Secondo il coordinatore provinciale uscente di Forza Italia Fabrizio Sala una cartina tornasole per comprendere meglio la situazione di Forza Italia lo daranno le Europee, “una campagna che sarà fondamentale”, ha detto, “tanto più che la riforma costituzionale tenderà a polarizzare il quadro politico rendendo per noi necessario distinguerci“. Come farlo, per trainare Forza Italia nel futuro, è da capire; Sala da parte sua ritiene utile cercare il “voto d’opinione”, “puntando molto su battaglie che sono nostre, di Forza Italia, sul territorio. Penso al vecchio ospedale di Monza e a quello di Vimercate, per i quali mi sono speso come vice in Regione, o, guardando avanti, la Formula 1, il nuovo disegno del Parco di Monza, la gestione di Pedemontana più proficua possibile per la Brianza”.
FORZA ITALIA E IL TERRITORIO: LA MAPPA DEI TESSERAMENTI
Un ritorno al territorio, per Forza Italia, sul quale pare opportuno puntare anche dando uno sguardo al tesseramento nella Provincia. “Un grande lavoro è stato fatto, il partito è vitale, una ricucitura dei territori c’è stata”, dice Sala, ma il tesseramento mostra una “macchia di Leopardo” delle 1500 tessere che sembra dire anche: “sul margine di penetrazione nel territorio c’è della strada ancora da percorrere”. I numeri in qualche caso confermano il sentore comune: Carate che parrebbe destinata a esprimere il nuovo coordinatore provinciale ha collezionato una settantina di tessere. Cesano ne vanta altrettante, Lissone 110, Limbiate 100, Seregno 90, la piccola Concorezzo 50, forse anche grazie all'”eredità Borgonovo”. Primati che plausibilmente influenzeranno le dinamiche del congresso.
TERRITORI DEBOLI: CI SONO ARCORE E MONZA
Deboli i dati di Arcore, roccaforte storica di Silvio, con sole 23 tessere, e quelli di Monza, ferma a una sessantina, segno che l’“effetto Galliani” e il vento del Monza nel capoluogo si son sentiti poco o niente. Vimercate ferma a 4 tessere, Bernareggio a 1, Agrate a 2, non stupiscono troppo, il Vimercatese è una terra difficile per il centrodestra. D’altra parte forse, Forza Italia è proprio in quella fase che un esperto di simboli racconterebbe con “La ruota della fortuna”: l’evoluzione è in corso, “il vecchio” va lasciato indietro perché ha già dato tutto quello che poteva, il nuovo è inesorabile, non si può fare altro che lasciargli spazio. Per farne parte”. E la palla di cristallo non serve per comprendere che ha ragione Sala quando dice: “è importante riuscire a coinvolgere i giovani, portano entusiasmo, uno sguardo nuovo, ma anche risultati”.