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Migranti in via Monte Oliveto, tutte le domande (senza risposta) del PD

31 gennaio 2024 | 12:06
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Migranti in via Monte Oliveto, tutte le domande (senza risposta) del PD
Valerio Imperatori, segretario del Partito Democratico di Monza

“Sono le scelte del Governo Meloni e Fratelli d’Italia che pesano sulle spalle delle nostre comunità”, sostengono i dem e sull’accoglienza a Monza: “solo quella diffusa è in grado di garantire l’integrazione sociale e la sicurezza”. Il segretario Valerio Imperatori sulla vicenda Monte Oliveto propone un incontro al più presto con i residenti e una commissione da parte del consiglio comunale “che si faccia carico di monitorare tutte le fasi dell’intervento previsto dalla Prefettura”.

Monza. Che l’operazione Monte Oliveto non piacesse né alla destra né alla sinistra monzese questa non è una novità. Ma ora che i giochi sono fatti (con la firma della convenzione i margini di azione sono pochi) adesso “bisogna far in modo di far funzionare le cose, sia per i residenti, sia per coloro che lì ci andranno davvero”. Per farlo Valerio Imperatori, segretario del Partito Democratico di Monza, propone una commissione speciale in consiglio comunale che possa “vigilare e seguire la presenza dei migranti in via Monte Oliveto per tutto l’iter: un ulteriore presidio per essere certi che le condizioni igienico-sanitarie e gli aspetti legati alla capienza e all’integrazione siano assicurati”.

La proposta del leader dei dem in città arriva a pochi minuti di distanza dalla conferenza stampa convocata nella serata di ieri dal centro-destra monzese, che sull’arrivo dei migranti è pronto a dare battaglia. Nel mirino del centro-destra c’è sia la struttura di via Monte Oliveto 7, “inadatta per accogliere un alto numero di persone”, sia il sindaco Paolo Pilotto che è accusato di “aver tradito la fiducia dei cittadini e di tutto il suo consiglio comunale che lo scorso 15 dicembre ha approvato una mozione all’unanimità affinché i migranti non arrivassero dell’ex sede della Cgil, nel quartiere Triante”.

Migranti in via Monte Oliveto: le domande del PD

Carte alle mani, però, il segretario del Partito Democratico ci tiene a mettere i puntini sulle “i”. “È interessante fare una lettura attenta della comunicazione del Prefetto Patrizia Palmisani per capire al meglio cosa accadrà nelle prossime settimane – spiega Imperatori, facendosi portavoce di tutto il PD Monza. – Intanto il provvedimento si configura come un regalo del Governo di destra Meloni – Piantedosi, per il quale l’accoglienza diffusa suona come un’eresia, come qualcosa di sovversivo, insostenibile. Meglio strutture massive, se ghetti ancora meglio. In fondo c’è un’idea di separatezza e isolamento per coloro che attraversando il mare sperano in una vita migliore. Isolati, ghettizzati, controllati, non turberebbero la quiete delle comunità locali. Nulla di più errato. Solo l’accoglienza diffusa è in grado di garantire l’integrazione sociale e la sicurezza a chi vive nella nostra città e a chi la raggiunge fuggendo dalla guerra e dalla miseria spesso attraverso pericolose traversate mettendo a rischio la propria vita”.

Arrivano poi le domande dei dem, ad oggi senza risposta. “Quali sono i tempi e le modalità di attivazione della struttura di via Monte Oliveto? Da momento che si prefigura una più equa distribuzione dei richiedenti asilo già inseriti nel sistema di accoglienza provinciale e questo significa che questi cittadini richiedenti protezione internazionale sono già presenti in strutture nel nostro territorio provinciale ci chiediamo: in quali Comuni oggi sono allocati? Che capienza hanno le strutture che li stanno ospitando? Perché Monza? Quali altri comuni della Provincia di Monza e Brianza sono stati interessati? Dal momento che il Prefetto garantisce gli standard igienico-sanitari e di sicurezza, nonché l’erogazione di tutti i servizi connessi all’accoglienza previsti dal capitolato approvato dal Ministero dell’Interno, tra i servizi considerati sono compresi l’assistenza psicologica, sociale e i corsi di italiano soppressi dal Decreto Cutro? Quanti sono i cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale già inseriti nei progetti di avviamento al lavoro?”

Ma le cose sarebbero potute andare in un altro modo?Non è stato certamente il sindaco Paolo Pilotto a indire bandi e manifestazione d’interesse per Cas più capienti. Sono le scelte del Governo Meloni e Fratelli d’Italia che pesano sulle spalle delle nostre comunità, scelte che testimoniano il fallimento delle politiche del Governo Meloni e Piantedosi nel governo dei fenomeni dell’immigrazione, basti pensare che gli arrivi sono più che raddoppiati. È bene ricordare che l’attività del Sindaco Paolo Pilotto nei rapporti continui con la Prefettura è sempre stata dettata dalla ricerca di soluzioni dell’accoglienza diffusa e sollecitando anche altri Comuni della Provincia di Monza e Brianza affinché si impegnassero, promuovere l’accoglienza tra le loro comunità”.

paolo pilotto mbIl sindaco di Monza Paolo Pilotto

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