Monza, al Liceo Frisi la figlia di Aldo Moro incontra l’ex brigatista Franco Bonisoli

La settimana della DAF (Didattica Alternativa Frisi) propone circa 200 incontri e conferenze. Il faccia a faccia tra Agnese Moro e l’ex esponente della lotta armata è all’insegna della giustizia riparativa.
Monza. Ci sono scelte e azioni che hanno conseguenze irreparabili. Ma se da un lato a volte siamo “vittime” di ciò che accade, dall’altro è pur vero che si può sempre decidere in quale modo reagire. Agnese Moro e Franco Bonisoli, che la vita, intrecciata con una parte importante della storia contemporanea italiana, aveva posto su fronti opposti, hanno scelto di percorrere insieme un pezzo di strada. E oggi, 24 gennaio, alle ore 10.20 saranno al Liceo scientifico statale “Paolo Frisi” di Monza per raccontarlo.
Nell’occasione, che si inserisce nel fitto programma della settimana della DAF (Didattica Alternativa Frisi), intitolato “Cura Mundi: le ferite del presente e le opportunità per il futuro”, la figlia di Aldo Moro, l’ex Presidente del Consiglio ed onorevole democristiano rapito ed ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978, si troverà a conversare con uno dei membri del commando di fuoco che in via Fani a Roma sequestrò Moro e uccise gli agenti della scorta.
L’INCONTRO
Per Agnese Moro e Franco Bonisoli l’appuntamento al Liceo Frisi non sarà una novità. I due, infatti, da alcuni anni sono accomunati dalla volontà di portare avanti, anche nelle scuole, un percorso di giustizia riparativa, che l’ex brigatista, dissociatosi dalla lotta armata a metà degli anni ottanta e tornato in libertà dopo 22 anni di carcere, ha voluto intraprendere con decisione.

“La giustizia riparativa è uno dei cardini della riforma Cartabia ed è prevista dal diritto internazionale” spiega Maria Cristina Schiatti, docente di italiano del Liceo Frisi e referente della DAF.
“Agnese Moro e Franco Bonisoli – continua – sono tra i più noti testimoni di esperienze importanti e di questo approccio che consiste nel considerare il reato principalmente in termini di danno alle persone e, quindi, del coinvolgimento attivo dell’autore del reato e della vittima nel “rimediare” alle conseguenze negative di quanto accaduto”.
GLI ALTRI TEMI
Gli anni di piombo e la giustizia riparativa, di cui tratta nello specifico “Il libro dell’incontro – Vittime e responsabili della lotta armata a confronto” scritto da Guido Bertagna, Adolfo Ceretti e Claudia Mazzucato, sarà solo uno degli argomenti al centro della DAF del Liceo Frisi.
Tra i circa 200 eventi in programma, che si svolgono fino al 27 gennaio nella settimana di autogestione contestualmente alle abituali attività di recupero e potenziamento, infatti, studenti e docenti hanno organizzato, nell’Auditorium dello storico istituto scolastico di via Sempione, una serie di conferenze legate tra loro da un sottile fil rouge, proprio la Cura Mundi che raccoglie tutte le iniziative.

Green criminology, Resistenza, cura della leucemia, ricerca sulle staminali sono solo alcuni degli argomenti al centro degli incontri. Tra gli invitati d’eccezione Alessandro Milan, giornalista di Radio 24, il sindaco di Monza, Paolo Pilotto, la dottoressa Marta Serafini, capo del Dipartimento della ricerca sulle staminali al San Gerardo e docente associata all’Università Bicocca, atleti paralimpici e i loro allenatori.
L’OBIETTIVO
Al Liceo Frisi la DAF ha visto anche la presentazione in anteprima del romanzo “ Un eroe comune” di Igino Domanin, scrittore e docente, che racconta la storia del giudice Emilio Alessandrini, suo zio, ucciso dalla mafia a Milano il 29 gennaio 1979.
“Abbiamo lavorato pensando ai nostri ragazzi, proponendo tematiche impegnative, a volte forti anche emotivamente, perché possano cogliere delle opportunità che consentano loro di prendersi cura di se stessi e del nostro mondo” afferma Schiatti.
“Voglio sottolineare l’apporto fondamentale degli studenti, anche a livello organizzativo – conclude – molti di loro hanno proposta attività e conferenze estremamente interessanti”.