La realtà virtuale entra in sala operatoria: un passo avanti nella chirurgia del futuro

5 gennaio 2024 | 11:57
Share0
La realtà virtuale entra in sala operatoria: un passo avanti nella chirurgia del futuro
Realtà virtuale

L’introduzione di questa tecnologia rivoluzionaria non solo promette di rendere gli interventi chirurgici più precisi, ma anche di aprire la strada a nuove frontiere nella chirurgia del futuro

In una giornata di innovazione medica, la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori ha segnato un passo significativo nel mondo della chirurgia con l’esecuzione di un complesso intervento chirurgico in due tempi, noto come ALPPS, su un paziente di 77 anni con una voluminosa neoplasia al lobo destro del fegato.

L’aspetto rivoluzionario di questo intervento, eseguito dall’équipe della Chirurgia epatobiliare guidata dal prof. Fabrizio Romano, è l’utilizzo della realtà aumentata e delle tecniche di ricostruzione tridimensionale del fegato sia nella fase preoperatoria sia durante l’intervento stesso.

Il prof. Fabrizio Romano spiega: “Questa nuova tecnologia sviluppa un modello tridimensionale specifico del tumore, consentendo al chirurgo di visualizzare completamente la malattia. Abbiamo creato un ologramma tridimensionale del fegato utilizzando dati della TAC del paziente e realizzato una visione dinamica dell’anatomia statica dell’organo.”

Prima dell’intervento, l’équipe ha utilizzato un visore di realtà virtuale per visualizzare l’ologramma tridimensionale e valutare la posizione del tumore rispetto all’anatomia vascolare del fegato. Durante l’intervento, l’ologramma è stato sovrapposto in tempo reale sul fegato del paziente, consentendo una visione dettagliata delle linee di resezione dell’organo e delle strutture vascolari interne, garantendo un’operazione di altissima precisione.

Questa tecnologia, accanto alla fluorescenza e alla visione 4K, si inserisce come il massimo dell’attrezzatura tecnologica disponibile per l’équipe di chirurghi dell’IRCCS. Il risultato è una visione “dinamica” dell’anatomia, consentendo al chirurgo di ruotare il modello tridimensionale durante l’intervento per una comprensione più approfondita e una maggiore precisione.

L’introduzione di questa tecnologia rivoluzionaria non solo promette di rendere gli interventi chirurgici più precisi, ma anche di aprire la strada a nuove frontiere nella chirurgia del futuro, portando benefici tangibili ai pazienti e avanzando il campo della medicina.