Formula 1

Monza, Sticchi Damiani (Aci): “Serie difficoltà per il rinnovo del contratto dell’Autodromo”

Il rinnovo del contratto dell'Autodromo di Monza scade nel 2025, ma prima bisogna risolvere difficoltà amministrative e economiche.

Sticchi Damiani (Foto di Alessio Morgese)

Mentre sull’Autodromo di Monza sono schierate le macchine fresatrici per completare i lavori di ammodernamento della pista, Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI, torna a parlare della spinosa questione del rinnovo del contratto con la Formula 1 in scadenza nel 2025: “Stiamo lavorando per il rinnovo, ma ci sono serie difficoltà di carattere amministrativo ed economico“.

Angelo Sticchi Damiani al via dei lavori in Autodromo

Una dichiarazione lontana dalla rassicurante intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport il 10 novembre 2023. Allora il presidente aveva infatti dichiarato che “abbiamo già un accordo, a cui mancano solo i dettagli, per sottoscrivere un nuovo contratto che prevede la conferma per altri cinque anni di entrambi i GP italiani, a Monza e a Imola“.

Se infatti venisse a mancare la firma, Monza perderebbe un indotto stimato dal Censis 473 milioni di euro e i lavori di ammodernamento e riqualificazione dell’Autodromo, fattore determinante per l’allungamento del contratto non avrebbero svolto il loro compito.

Damiani spiega il rinnovo del contratto dell’Autodromo di Monza

“A livello economico Monza gode di un contratto decisamente più conveniente rispetto agli altri circuiti tra i quali Imola. – spiega Damiani – Dal 2026 ci si dovrà però adeguare ai nuovi modelli di contratto già sottoscritti da alcuni paesi europei, ma con un’aggravante: noi infatti a differenza degli altri non paghiamo l’aumento annuo del 3%“.

Angelo Sticchi Damiani, foto d'archivio

Stando ai dati diffusi durante la conferenza stampa di presentazione dei lavori di ammodernamento la 94ª edizione del Gran Premio ha generato 143 milioni di euro di ricadute immediate sul territorio, 80 milioni di euro sul sistema produttivo italiano, 50 milioni di valore del brand territoriale e 200 milioni di valore mediatico. Guadagni che quindi rischiano di venir limati dagli adeguamenti economici e dagli stessi lavori tanto attesi da Stefano Domenicali, primo italiano ad essere Presidente e A.D. di Formula 1.

Finalmente mettiamo come priorità le opere necessarie per portare avanti l’Autodromo di Monza. – dichiara il presidente della F1 – Il circuito infatti è anche un biglietto da visita per il nostro Paese nel mondo”. Stefano Domenicali inoltre a Monza conserva bei ricordi: nel 2010, allora Team Principal della Scuderia Ferrari, vinse il Gran Premio con alla guida Fernando Alonso e nel 2011 celebrò il suo matrimonio a Monza. Non sarebbe facile annunciare l’addio della Formula 1 dal Tempio della Velocità.

Stefano Domenicali, foto d'archivio

Angelo Sticchi Damiani dichiara però di voler allungare il contratto di almeno cinque anni fino al 2030, ma prima occorre sistemare un altro accordo.

“Noi puntiamo ad arrivare almeno al 2030, ma per questo dobbiamo risolvere il fatto che nel 2028 scade la nostra concessione dell’Autodromo da parte dei tre soggetti proprietari, la Regione e i Comuni di Milano e Monza. – prosegue il presidente ACI Damiani – Questo penso che sia superabile anche se il consorzio scade nel 2029, quindi occorre una norma ponte che ci faccia superare questa data e che possibilmente ci faccia andare oltre il 2030″.

Con una Formula 1 che grazie a Domenicali per la prima volta parla italiano, perdere il Gran Premio d’Italia a Monza sarebbe un danno economico, storico e d’immagine.

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