Ospedale San Gerardo all’avanguardia: nuova TAC dotata di intelligenza artificiale

Nasce la nuova era di diagnostica medica alla Fondazione IRCCS San Gerardo.
La Radiologia della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori si è recentemente dotato di una nuova TAC dotata di intelligenza artificiale. Nel dettaglio si tratta di TAC digitalizzata da 128 strati, dotata di un pannello detettore da 40 mm, che consente di condurre in modo rapido e efficiente una vasta gamma di indagini, inclusi studi vascolari, aortici, cardiaci e coronarici.
“Questa apparecchiatura avanzata, dotata anche di un sistema di centratura esterna mediante telecamera 3D, rappresenta un importante passo avanti nel campo della diagnostica medica, mettendo a disposizione dei pazienti e dei professionisti della salute, una tecnologia all’avanguardia, combinando la precisione della TAC con la potenza analitica dell’Intelligenza Artificiale” spiega il dottor Rocco Corso direttore di radiologia.
I vantaggi che si possono trovare quindi all’ospedale di Monza molteplici: “la risoluzione immagine avanzata, la velocità di scansione, la dose di radiazioni ridotta, l’analisi automatica delle immagini e la personalizzazione della diagnosi. Queste caratteristiche non solo migliorano l’efficienza, ma contribuiscono anche a una diagnosi più rapida e personalizzata” sottolinea il dottor Davide Ippolito, responsabile delle Tecnologie Innovative.

La nuova TAC, frutto della collaborazione tra medici radiologi, tecnici sanitari e fisica sanitaria, permette quindi di acquisire immagini TAC con erogazione delle più basse quantità di radiazioni compatibili con la creazione di un’immagine utile ai fini diagnostici. Tutto ciò comporta un significativo abbattimento del rischio biologico per le cellule del paziente ed al contempo un’estrema affidabilità e qualità in termini di precoce e rapida identificazione della malattia e per tali motivi utilizzabile con maggior sicurezza e tranquillità anche in ambito pediatrico.
“Grazie a questa nuova TAC tecnologicamente avanzata – conclude il dott. Corso – abbinata a moderni modelli matematici di ricostruzione delle immagini, permette di somministrare anche ridotte dosi di mezzo di contrasto iodato, allineandosi e migliorando per alcuni aspetti, quello che già avviene con le altre apparecchiature installate nel nostro reparto, rendendo tale metodica di ancor più ampio utilizzo nella pratica clinica e più sicura specialmente in alcune categorie di pazienti, ovvero nei soggetti in età avanzata, nei malati oncologici, vasculopatici o cardiopatici che spesso hanno compromissione della funzionalità renale da lieve a grave”.