Acquisti: dicembre col freno a mano, in Brianza i commercianti ripongono fiducia nei saldi (anche se arrivano troppo presto)

I commercianti brianzoli lasciano alle spalle un dicembre tiepido e partono con la stagione dei saldi: al via oggi, 5 gennaio. Per molti è presto, per altri le scontistiche possono essere la leva per aumentare le vendite. Diffuso, invece, un certo ottimismo. Ecco cosa hanno raccontato a MBNews.
È di nuovo tempo di saldi.Inizieranno in Lombardia e in quasi tutto il resto d’Italia oggi, venerdì 5 gennaio, i saldi invernali. Inutile chiamarli sconti di fine stagione: con il cambiamento climatico e le stagioni che mutano quelli di quest’anno sono destinati ad essere gli sconti che anticipano il grande freddo. Corse quindi all’abbigliamento più pesante, a calzature anti-pioggia ma anche a prodotti tecnologici, accessori per la cura personale e beni per la casa. Tra i commercianti le aspettative sono alte: obiettivo recuperare un dicembre un po’ sotto tono.
Come è andato lo shopping natalizio? I numeri di Confcommercio
I saldi quest’anno arrivano prestissimo, a pochi giorni dalla parentesi natalizia, che anche questa volta ha rappresentato un momento importante per gli acquisti degli italiani. A trainare le spese è stata soprattutto la tredicesima, la mensilità di metà dicembre che ha aumentato il potere di acquisto in un anno complicato. A dare un po’ di numeri su come sono andati gli acquisti di fine dicembre nel nostro territorio è Confcommercio. “Nell’area Milano, Brianza, Lodi spese in linea con il 2022 nonostante l’inflazione – commenta Domenico Riga, Presidente di Confcommercio Monza e circondario. – In generale lo scontrino medio è stato tra i 120 e 150 euro. Abbiamo notato che alcuni settori sono andati molto bene, penso alla ristorazione, e che altri invece hanno sofferto un po’ di più come il mondo della gastronomia e quello dei regali aziendali. La situazione ha retto, le spese sono state fatte e siamo abbastanza in linea al 2022: non era scontato dal momento che abbiamo avuto un tasso di inflazione con un aumento pari al 6,2%”. “Certo la tredicesima ha dato un bel respiro – prosegue Riga – ma dai numeri del nostro centro studi emerge che circa il 53% è andata per saldare rate del mutuo, spese rateizzate in precedenza, premi assicurativi ecc. Il restante – ed è meno degli anni passati – è andato sì nella spesa natalizia, cioè regali e cene. Alla tavola natalizia i brianzoli non hanno rinunciato con una spesa media tra i 120 e i 200 euro”.

Come è andato lo shopping natalizio? Parola ai commercianti
“È stato sicuramente un dicembre con il freno a mano tirato – ci spiega Gianpietro Meroni, titolare della Profumeria Meroni in centro a Monza. – Per chi ha una attività commerciale dicembre è un mese vitale: se le vendite crollano anche solo di pochi punti percentuali si parla di cifre importanti. E quest’anno tante attività del centro hanno sofferto. Sentendo anche le esperienze dei colleghi posso stimare che abbiamo registrato un -10% rispetto agli anni precedenti. Chi è andato bene è andato in pari. Le cause? Tante, a mio parere: il primo vero Natale di guerra, gli sconti continui (pensiamo al Black Friday di novembre), il tema tutto monzese della nuova viabilità, i cambiamenti climatici. Tutto questo insieme ha portato ad avere un dicembre non semplice: adesso i saldi li guardiamo con la giusta dose di speranza”.

“Dicembre è andato un po’ meglio rispetto al resto dell’anno, lo abbiamo notato – prosegue Giorgio Pironi, titolare del negozio di calzature Pironi di Monza. – Sui saldi abbiamo buone aspettative anche se ormai non si può parlare di fine stagione: anzi, la stagione è ancora all’inizio. Però le persone con i saldi comprano, hanno voglia di risparmiare qualcosa. Per sapere come sono andati dobbiamo risentirci tra un mese”. A parlare con MBNews è anche Pierangelo Sala, seconda generazione di Sala 1953 a Macherio. “Noi lavoriamo nel settore dell’abbigliamento uomo/donna e non è stato per niente un anno semplice. In media chi è in questo settore ha chiuso l’anno con un -10% rispetto al 2022. Quest’anno gli italiani forse hanno avuto altre priorità: i viaggi, l’andare fuori a cena, con ancora forte il ricordo dei mesi in cui siamo stati chiusi in casa. Adesso ci sono i saldi e vedremo come andrà: certo che il saldo invernare permette di risparmiare anche cifre importanti. Penso a capispalla e cappotti che con un -30% sono un risparmio importante per le famiglie”.
Saldi a gennaio, troppo presto?
Se un tempo i saldi chiudevano le stagioni adesso nella migliore delle ipotesi le accompagnano, nella peggiore li anticipano. Hanno senso quindi i saldi a gennaio? “Il dibattito intorno a questo tema è fortissimo – continua Pierangelo Sala. – Avremmo bisogno di una grande tavola rotonda tra commercianti, artigiani, industriali, istituzioni per affrontare seriamente la questione. Personalmente reputo che così siano troppo riavvicinati al Natale e che è solo questione di tempo prima di liberalizzarli”.
Sul tema torna a risponderci, questa volta da imprenditore, Domenico Riga titolare dell’ottica Riga di Monza. “Ovviamente auspichiamo sempre che i saldi facciano bene a noi commercianti, però con i tempi che corrono forse andrebbero riviste modalità e tempistiche. Il saldo vero dovrebbe essere a fine stagione. Forse sarebbe meglio che ogni attività fosse libera nell’organizzare le proprie promozioni e scontistiche, anche perchè farli così a ridosso del Natale rischia di non essere la cosa più giusta”. “Non hanno più il senso di prima, ma queste sono le regole adesso e noi stiamo alle regole – chiosa Gianpietro Meroni. – Ormai è un saldo tutto l’anno: penso che dobbiamo evitare questo, ma oggi le dico prima si riparte prima si risale”.
E che saldi saranno? Presto a dirlo anche se uno studio dell’Unione Nazionale Consumatori ha stimato che sono previsti sconti più alti rispetto a quelli praticati nel 2023, ma inferiori nel confronto con il 2022. Nel complesso, per abbigliamento e calzature lo sconto medio sarà (stime) del 20,1% (+1 punto nel confronto con l’inverno 2023, -1,4 sul 2022).