Crisi SIAE Microelettronica: audizione cruciale alla Commissione Attività Produttive

L’azienda ha ammesso le problematiche nella presentazione del piano industriale ma ha assicurato che il documento è in fase di elaborazione e sarà presto disponibile.
In una nuova audizione presso la IV Commissione ‘Attività produttive’ del Consiglio Regionale della Lombardia, è emersa la situazione critica della Società SIAE Microelettronica Spa di Cologno Monzese (MI), con 626 dipendenti. Questa seconda udienza è stata richiesta dalle sigle sindacali poiché la proprietà non ha ancora presentato un piano industriale, suscitando preoccupazioni sulla possibile delocalizzazione delle attività produttive all’estero.
L’azienda ha ammesso le problematiche nella presentazione del piano industriale ma ha assicurato che il documento è in fase di elaborazione e sarà presto disponibile. Riguardo alla questione della delocalizzazione, l’azienda ha sottolineato la necessità di adattarsi alle attuali dinamiche di mercato. Ha altresì evidenziato le sfide nel settore della produzione di microconduttori per le telecomunicazioni, un settore poco redditizio.
Al termine dell’audizione, Marcello Ventura, presidente della Commissione, ha dichiarato: “La Giunta Regionale sta seguendo da vicino la situazione. Presto arriveranno appositi bandi per le filiere in cui SIAE potrà svolgere un ruolo importante, e comunque SIAE è già coinvolta in altri progetti regionali”. Ventura ha garantito un monitoraggio continuo sulla situazione, sia riguardo al piano industriale che alla questione della delocalizzazione, con la speranza di giungere presto a una soluzione.
“Abbiamo richiesto questo momento di ascolto, perché riteniamo che sulla vicenda di SIAE Microelettronica sia ancora possibile un ripensamento, un passo indietro che porti ad una soluzione volta a tutelare i lavoratori. Riteniamo che, data la strategicità del settore delle telecomunicazioni e delle competenze interne alla società, sia necessario coinvolgere anche il Governo. Certo il fatto che l’attuale contesto nazionale veda in agenda la vendita della rete di TIM, la quotazione in borsa di parte di Ferrovie e Poste, lascia parecchi dubbi in merito alle reali intenzioni dell’esecutivo di tutelare gli asset strategici e i lavoratori italiani. È il paradosso del sovranismo “made in Italy” di questo centrodestra. Il pensiero e il ringraziamento più grande vanno ai lavoratori, che sono da questa mattina pacificamente in presidio di fronte Palazzo Pirelli. Trovo grave che l’azienda oggi abbia in prima istanza parlato di competitività e ricavi, dimenticandosi che il merito di quei risultati è proprio di quei dipendenti che rischiano di diventare vittime di quel progetto di ristrutturazione, che ad oggi somiglia più ad un progetto di demolizione di un intero settore di SIAE Microelettronica e dei suoi dipendenti. Noi abbiamo chiesto l’intervento di Regione Lombardia proprio perché vogliamo evitare la demolizione del patrimonio di competenze rappresentato da SIAE Microelettronica” così il capogruppo del M5s in Consiglio regionale Nicola Di Marco.