I candidati

Villasanta, primarie centrosinistra: tutto quello che non sapete su Laura Varisco e Lorenzo Galli

I due candidati della lista "Cittadini per Villasanta" si sfideranno alle primarie del centrosinistra per decidere chi sarà il futuro candidanto sindaco, in vista delle elezioni comunali di giugno 2024, che si terranno domenica 28 gennaio.

Da sinistra Laura Varisco, assessore ai Servizi sociali e all’Istruzione e Lorenzo Galli, consigliere comunale con delega allo Sport

Villasanta. Le primarie del centrosinistra per decidere chi sarà il futuro candidato sindaco della lista civica “Cittadini per Villasanta“, in vista delle elezioni comunali 2024, si terranno domenica 28 gennaio. I due contendenti rimasti in corsa (dopo la rinuncia di Laura Cesana e Carlo Natalizi Baldi) sono Lorenzo Galli, attuale consigliere comunale con delega allo Sport e Laura Varisco, assessore ai Servizi sociali e servizi alla persona. Entrambi si sono presentati ai cittadini durante l’incontro pubblico organizzato dalla civica in Villa Camperio, durante la serata di venerdì 19 gennaio.

Che le amministrative cadranno nel mese di giugno, sembra ormai quasi una certezza. Ma già nelle scorse settimane, senza ancora un definito programma elettorale, sono emerse le linee generali dei due candidati. Da un lato Varisco, classe ’64, da 35 anni impegnata come insegnante presso la scuola primaria A. Oggioni di Villasanta, che ambisce a rappresentare l’ala più innovativa, con l’obbiettivo di rinnovare i membri della Giunta e aprire a possibili alleanze. Dall’altro Lorenzo Galli, classe ’74, imprenditore, più nel segno della continuità rispetto alla linea Ornago, dal 2001 impegnato nell’azienda di famiglia nel settore commerciale e marketing, negli ultimi anni al lavoro per la realizzazione di progetti in ambito sportivo.

Due volti simili ma diversi che, nell’incontro di venerdì 19 gennaio hanno risposto, davanti ai cittadini, alle domande poste dal giornalista sportivo Maurizio Corno e dalla proprietaria della libreria del centro, PAGINA59, Lorena Ferrari. Tanti i quesiti: da domande personali come chi siano i modelli di vita, l’angolo di villasanta preferito, a più schiette domande sull’attività politica, come le prime tre cose da fare in caso di vittoria elettorale alle amministrative.

Ad aprire l’assemblea però proprio l’attenzione al programma della lista “Cittadini per Villasanta” e del suo futuro candidato, che seguirà specifiche linee guida.

Il programma futuro e l’ascolto delle associazioni

“Fra la primavera e l’estate del 2023, la lista ha cominciato non solo a pensare a un candidato sindaco ma anche al futuro programma – racconta Laura Cesana, storico membro della lista. “Avremmo potuto riunirci tra di noi nella nostra sede storica, La Casa dei Popoli, ma abbiamo deciso di confrontarci prima con le associazioni villasantesi e anche con alcuni singoli cittadini. Così l’assemblea ha nominato cinque membri fra i quali io stessa, Patrizia Bestetti, Gianluca Barba e Grazia Pasta, che tra agosto e ottobre hanno incontrato 60 associazioni e persone di grande esperienza che valeva la pena di ascoltare, referenti di area, neo-cittadini e membri del gruppo consiliare”.

“Le associaciazioni ci hanno dato indicazioni sul piano culturale, sociale, educativo, scolastico e sportivo. Venivano chiesti un giudizio su quello che l’Amministrazione sta facendo, punti di forza di quello che è stato realizzato, criticità e idee per il futuro. Dal confronto sono emerse diverse priorità: considerare la cultura considerate come un “driver” di sviluppo e economico, non solo qualcosa di accessorio. Le associazioni culturali ci hanno chiesto di aiutarle a lavorare in rete, lanciando ad esempio ogni anno un tema da declinare collettivamente ognuna alla sua maniera. Da punto di vista sociale ci è stato chiesto di avere cura del benessere dei cittadini dando il giusto sotegno ai piu fragili. Tema molto sentito è quello dell’emergenza abitativa: ci sono persone che hanno bisogno di alloggi comunali con affitti calmierati e bisogna lavorare per trovare altri spazi”.

E ha aggiunto: “Dal punto di vista educativo poi ci è stato chiesto di attivare il patto educativo territoriale, riaprire la ludoteca e cercare di prevenire il disagio giovanile, mentre per quanto riguarda lo sport, di implementare gli spazi sportivi, ad oggi carenti davanti alle esigenze delle molte associazioni sportive, prevedendo magari bonus per le famiglie più in difficoltà”.

Le domande: parlano i candidati

Avete tre aggettivi che vi definiscono?

Galli: “Penso di essere costante come un maratoneta, non mollo mai, preciso come un orologiaio e ingegnoso”.

Varisco: “Disponibile, faccio fatica a dire di no consapevole che questo possa essere anche un difetto, sono curiosa, continuo a fare corsi di aggiornamento cercando di appassionarmi a tutto, e sono tenace, altrimenti non sarei qui questa sera”.

Avete un modello di vita, una persona alla quale vi ispirate in modo particolare?

Varisco: “Nella mia vita ho avuto la fortuna di incontrare diverse persone significative. A livello familiare mia madre, un esempio di bontà e di attenzione all’altro. Sul lavoro, due persione che mi hanno trasmesso passione per la professione ma anche per la politica, come l’ex assessore Carolina Bertola. Non una persona quindi ma tanti incontri fortunati”.

Galli: “Penso a due persone. Gianluca Vialli perchè è un uomo che ha saputo mettere, anche davanti alla propria salute, l’idea di un progetto da condividere, di un gruppo con cui stare. Mi rimarrà sempre impresso quell’abbraccio con Mancini alla vittoria degli europei. La seconda è Nelson Mandela. Una personalità che è rimasta per decenni rinchiusa e che quando è diventata presidente è stata capace di perdonare e lavorare per ricucire lo strappo dell’apartheid”.

Quali sono state le tappe essenziali del vostro percorso professionale e quando avete scelto di entrare in politica?

Galli: “Avevo un’azienda di famiglia nella quale ho cominciato a lavorare fin da giovane. Dopo la leva obbligatoria, ho scelto di entrare a tempo pieno nella struttura della nostra azienda, nella quale lavoro ancora oggi, nell’ambito del marketing e delle vendite. Qual è il mio ruolo? Ascoltare i clienti e trovare insieme a loro delle soluzioni, lavorando sull’innovazione. La mia attività politica inizia circa sei anni fa, quando la lista civica organizzò un incontro per aprirsi alla popolazione e sondare chi volesse partecipare, lì ho iniziato ad appassionarmi, collaborando alla stesura del programma fino a diventare consigliere con delega allo Sport”.

Varisco: “Da 35 anni insegno alla scuola primaria, e come ho detto piu volte la scuola è la mia forza ed è proprio lì che e nata la mia passione per la politica, anche grazie alla mia collega Maria Bassotti, prima donna candidata sindaco, assessore all’Istruzione. La grande opportunità è arrivata con Enrico Fontana che nel 2004 mi chiese la disponibiltà a candidarmi nella sua lista. Si è fidato e lo ringrazio ancora oggi. Così allora con grande passione ma ancora poche competenze, sono arrivata in Consiglio comunale”.

Avete un riferimento politico nazionale a cui guardate?

Galli: “Non ho un riferimento nel presente. Ci sono tanti attori e in ciascuno potrei vedere qualcosa di positivo da cui prendere esempio ma nessuno mi coinvolge a tutto tondo. Pensando al passato, devo dire Sandro Pertini. È stato davvero un presidente di tutti e ancora oggi ci fa apprezzare la nostra Costituzione”.

Varisco: “Ne ho due, un uomo e una donna. Pier Luigi Bersani, grande segretario del PD e ministro dello Sviluppo Economico. Una donna che non c’è piu è invece Tina Anselmi, grande partigiana, prima donna Ministra della Repubblica Italiana”.

Qual è l’angolo di villasanta che preferite?

Varisco: “Via Confalonieri. Ho due figli, una del ’92 e uno del 2000. Ricordo che nel ’92 con mia figlia facevo davvero fatica a muovermi a Villasanta. Oggi vedere questa parte di centro storico dove le mamme e i bambini si possono muovere liberamente o sedersi è una cosa meravigliosa”.

Galli: “Io penso che ce ne siano tanti. Me ne vengono in mente due: La Ghiringhella, perché è stato preso un luogo abbandonato e adesso è divenuto un punto di riferimento e di riscatto per il quartiere. Ma anche l’area di piazza Canova, appena risistemata grazie a un intervento recente dove il tavolo dell ambiente ha elaborato un progetto coivolgendo la Casa circondariale di Monza, dove i detenuti hanno preparato i vasi, e gli abitanti del quartiere che hanno poi aiutato a piantumare. Il posto che preferisco in assoluto è però l’area del magazzino di San Fiorano, perchè non è ancora bella ma si può lavorare con le associazioni per migliorarla”.

Se doveste scegliere un villasantese a cui dedicare una via?

Galli: “Mi viene in mente il dottor Ermete Sala, che ci ha da poco lasciato. Lui era conosciuto da tanti a Villasanta, medico di famiglia. Ha fatto della sua vita una missione, ha fondato il distaccamento della Croce Rossa di Villasanta. Qualche anno fa, ai tempi del Covid, diceva di voler andare a dare una mano in ospedale, nonostante la sua età”.

Varisco: “Io a Don Eugenio Ceppi. È rimasto a Villasanta per oltre 70 anni. Una figura di riferimento dal punto di vista educativo per i ragazzi che frequentavano l’oratorio ma anche insegnante di religione presso la scuola media. Durante la sua lunga permanenza a Villasnata si è impegnato in diverse associazioni, la Cosov, il Cai e ha rifondato il gruppo scout di villasanta, dedicando anche la sua vita alle missioni, andando sul posto e raccogliendo fondi”.

Le tre cose che per priorità o per importanza o per urgenza fareste se doveste vincere le primarie e poi le elezioni?

Galli: “In quel momento ci sarà da lanciare il bando per la costruzione del nuovo asilo Tagliabue che è atteso da molte famiglie, alle quali stiamo chiedendo uno sforzo. Poi ci sarà da orientare la riqualificazione dell Area Nord, ora che finalmente c’è questa possibilità. Quello dovrà diventare un punto di riferimento per Sant’Alessandro e tutto il Paese. Ci saranno servizi abitativi, spazi per la cultura e spazi per lo sport. La terza cosa: io ho avuto la delega per il Tavolo dello sport, lavorerei quindi alla nascita di Commissioni Civiche nel settore culturale e sociale, incubatrici di idee e proposte fondamentali per lo sviluppo”.

Varisco: “La prima cosa che farei, nei primi mesi, sarebbe la riorganizzazione della macchina comunale con la collaborazione di tutti i dipendenti, per valorizzare maggiormente le competenze. È la premessa fondamentale per me. La seconda cosa, fondamentale, è arrivare a costruire la nuova scuola dell’infanzia Tagliabue. La terza cosa: riaprire il dialogo con Croce Rossa, Amici della speranza e scout per lavorare alla riqualificazione degli spazi e al loro miglioramento”.

Si aprirà mai una piscina a Villasanta?

Varisco: “Ciclicamente è un tema che torna nelle discussioni. Dobbiamo ammettere una cosa, siamo arrivati un pò tardi rispetto agli altri comuni. Sono strutture di difficile gestione, la piscina di Arcore è stata riaperta da poco. Cercherei come sindaco di aprire un dialogo con i comuni limitrofi per arrivare a una convenzione che permetta ai cittadini di Villasanta, penso specialmente ai ragazzi, di accedere alle altre piscine con ingressi calmierati”.

Galli: “Sono d’accordo. Una piscina costa tantissimio e gestirla ancora di più. Lavorare in rete con i comuni limitrofi è importante. Se ci guardiamo intorno possiamo imparare dalle esperienze degli altri: Vimercate, chiusa e da anni si aspetta qualcuno che la rimetta a posto, a Concorezzo per mancanza di privati per una ristruttirazione si sono dovuti spendere molti soldi pubblici. A Barzanò è in vendita, ad esempio. Ci sono due piscine da cui prendere spunto, Lesmo e Burago. Se si tratta di una piscina tradizionale allora il problema c’è, non possiamo permettercela, se si tratta di un qualcosa di estivoi magari, inserito in un complesso più ampio, se ne può parlare”.

Il commercio, inteso come negozi e attività commerciali, è in un momento di crisi, si può immaginare a Villasanta il modello del “centro commerciale naturale”? Come si può valorizzare maggiormente l’Astrolabio?

Galli: “Abbiamo un centro bellissimo che può diventare come una galleria di un centro commerciale. Dobbiamo puntare sulla singolarità, sulla differenziazione di quella che è l’offerta e la qualità del servizio. I commercianti da soli però non possono farcela, serve un aiuto pubblico che riesca a captare i bandi di Regione Lombardia per creare opportunità. L’Astrolabio è un luogo imprescindibile della cultura, ha avuto alti e bassi. Per un periodo è stato chiuso poi la prima giunta Ornago lo ha riaperto. Sappiamo che gestirlo e fare qualità ha un costo. Dobbiamo dare la possibilità a chi lo gestisce di poter investire insieme al comune ma anche dargli una prospettiva diversa. Io ho curato in prima persona quello che è il nuovo contratto di gestione del centro sportivo e li si è fatto un lungo lavoro dove il gestore ha ottenuto un periodo di gestione molto lungo, 24 anni, in cambio ha messo sul piatto un importante investimento che andrà a riqualificare il nostro centro sportivo. Queste esperienze si possono prendere ad esempio anche per la cultura, per l’Astrolabio”.

Varisco: “In alcune regioni sono sorti questi centri commerciali naturali che non solo vivono del commercio ma sono proprio luoghi di vita culturale e sociale. Occorrerebbe probabilmente favorire la nascita di un’associazione di commercianti che promuova non solo l’attività commerciale ma implementi l’attività sociale e culturale, facendo rete. Io vado settimanalmente a vedere i film all’Astrolabio, l’offerta in generale tra cinema e rassegne è davvero di alta qualità, qualità che ha bisogno di essere supportata, magari con una riqualificazione della struttura che permetterebbe di ampliare ulteriormente l’attrattività e le attività. Dovremmo essere forse più coraggiosi, portando più attività culturali all’Astrolabio”.

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