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“Arbitreduchiamo”, la Scuola Genitori Sportivi a confronto con gli arbitri

21 febbraio 2024 | 15:33
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“Arbitreduchiamo”, la Scuola Genitori Sportivi a confronto con gli arbitri

La serata della Scuola Genitori Sportivi, con il supporto del Comune di Seregno, affronta le sfide degli arbitri nello sport giovanile, evidenziando violenze, carenza di vocazioni e la necessità di promuovere il rispetto.

Seregno. “Riduciamo l’arbitrato: lui fischia, io non lo fisso“. Questo è il titolo dell’evento promosso dalla Scuola Genitori Sportivi in collaborazione con il Comune di Seregno, in programma lunedì 26 febbraio alle 20.45 presso l’oratorio di Sant’Ambrogio in via Don Gnocchi 4. Un’iniziativa congiunta con la Polis SGPII, aperta a tutte le società sportive del territorio, nell’ambito del percorso di formazione e sensibilizzazione per instaurare un nuovo clima nello sport giovanile, avviato nei mesi precedenti.

Il tema principale della serata sarà dedicato agli arbitri, affrontando le criticità legate alla loro carenza di vocazioni, le molteplici violenze subite e la necessità di promuovere il rispetto da parte di giocatori, allenatori, addetti ai lavori e genitori. Un argomento di grande attualità e rilevanza che sarà esplorato attraverso dati, aneddoti, testimonianze e interventi qualificati.

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Tra gli ospiti di prestigio ci saranno Angelo Bonfrisco, ex arbitro monzese di Serie A e opinionista televisivo, Massimo Achini, presidente del CSI Milano, sempre attento alle dinamiche educative dello sport, ed Emilio Ostinelli, presidente AIA Lombardia. Gli interventi saranno arricchiti anche dalle parole del sindaco Alberto Rossi e dell’assessore allo Sport Paolo Cazzaniga.

L’evento si aprirà con la presentazione dei dati di un’indagine condotta dalla Scuola Genitori Sportivi, a cui hanno partecipato 375 persone provenienti da tutta Italia. Emergono dati significativi, come il 92% degli addetti al calcio giovanile e dilettantistico (allenatori, dirigenti, responsabili) che ha assistito a episodi di violenza verbale verso gli arbitri, e il 29,9% che ha segnalato casi di violenza fisica, vere e proprie aggressioni.

L’indagine include anche racconti di situazioni vissute di persona, come l’arbitro insultato dai genitori durante la partita, l’assalto da parte dei ragazzi mentre i genitori lo insultavano anziché difenderlo, e tifoserie di genitori che attendono l’arbitro fuori dal campo di gioco. Verranno presentate buone pratiche come il progetto #arbitreducaggio e il Manifesto per il Rispetto degli Arbitri, insieme a esperienze positive realizzate in una scuola del territorio. Saranno inoltre mostrate vignette divertenti come “Genitore Arbitro” e “Allenatore Arbitro“. Infine, si lancerà l’idea di tre Borse di Studio per giovani sportivi interessati a intraprendere il percorso da arbitri.