Bilancio, chi lo boccia e chi lo promuove: i commenti della politica monzese

Via libera al bilancio del Comune di Monza: passa con 20 voti favorevoli e 11 contrari. Ma non tutto il consiglio comunale pensa che questo “ritmo di Monza” firmato da Pilotto e la sua giunta stia portando risultati. Abbiamo raccolto le voci dei consiglieri.
Monza. Nella stessa serata in cui il centro-destra monzese racconta l’esito di una vicenda destinata a scaldare la politica monzese per i prossimi mesi, si chiude una maratona lunghissima ma necessaria: quella per l’approvazione del bilancio per i prossimi tre anni. E’ la notte del 30 gennaio, pochi giorni prima della conferenza stampa avvenuta ieri, venerdì 2 febbraio, per raccontare il futuro di piazza Cambiaghi ed entrare nel dettaglio sulle cifre stanziate nel bilancio da 621 milioni di euro (qui tutti i numeri). Sull’approvazione del bilancio, avvenuta con 20 voti favorevoli e 11 contrari, tutto da copione: la maggioranza dice sì, la minoranza, compatta, dice no.
Bilancio, i commenti della politica
A dividere centro-destra e centro-sinistra c’è la direzione in cui la giunta Pilotto sta andando: per la maggioranza “il ritmo c’è”, per chi invece ha votato contro, nella migliore delle ipotesi il ritmo è troppo in continuità con il lavoro della precedente giunta Allevi, nella peggiore Pilotto e la sua squadra stanno facendo male. Di questo ultimo avviso è ad esempio Massimiliano Longo, già assessore alla cultura oggi nei banchi dell’opposizione con Forza Italia, che sul tema a lui caro, quello degli eventi e della progettazione culturale vede non uno, ma almeno dieci passi indietro. “Abbiamo perso due manifestazioni internazionali, cancellate con un colpo di spugna: “Monza in acquerello” e il “Kernell” a Monza non li vedremo più, o almeno per un po’. Ed è una perdita pazzesca: so cosa vuol dire portare a Monza manifestazioni internazionali e so che una volta andate via per ri-attirarle c’è da fare un lavoraccio. Inoltre sulla cultura a Monza sono molto deluso: non vedo programmazione, qualche mostra anche di livello ma con continue proroghe che forse sono più per camuffare una mancata programmazione”.

Per Fratelli d’Italia, c’è molta confusione e poco slancio. “Non vediamo un’impronta in questo bilancio, non c’è un marchio di fabbrica, quella rivoluzione che hanno promesso in campagna elettorale – commenta Andrea Arbizzoni, FdI. – Hanno una struttura che dovrebbe essere una potenza, 14 caselle di dirigenza riempite e un super direttore generale eppure tutto questo rimane inespresso. Due le cose che mi sento di segnalare: il caos sulla viabilità, che include anche il tema della soste a pagamento cioè una flotta nuova di parcheggi blu senza servizi aggiuntivi di qualità che possano bilanciare, e poi il tema dell’indebitamento dell’ente che onestamente mi sembra un tema grande anche per chi verrà dopo di loro”.
Sul tema dell’indebitamento non è d’accordo Angelo Imperatori, capogruppo del Partito Democratico di Monza che sostiene che “fare debito per opere come scuole e piazze al fine di risolvere i problemi che da anni le contraddistinguono sia la scelta giusta per il bene della città e dei cittadini. Il caso di Piazza Cambiaghi è emblematico: il comune e questa giunta vanno ad affrontare un problema aperto da 30 anni. Il bilancio per noi PD è promosso perchè invece noi un cambio di passo lo vediamo eccome”.

Azione: “Bilancio con più investimenti in formazione: promosso”
Promuove il bilancio anche Azione. “Azione ha sempre avuto, sin dalla nascita, due pietre miliari nel suo programma: la sanità e la scuola – spiega Tullio Parrella. – Il bilancio del Comune di Monza che abbiamo approvato è il bilancio che più di tutti prevede investimenti in formazione, in edilizia scolastica e negli asili sia come numero di posti disponibili che come contenimento delle rette. Per questo ho votato convintamente a favore. Investire nella scuola e nella formazione delle future generazioni è l’unico modo per lasciare a chi viene dopo di noi un mondo migliore.”

Piffer (Civicamente): “Un copione già visto”
Parere opposto da Paolo Piffer, leader di Civicamente, in consiglio comunale con la minoranza. “E’ un bilancio che non rispetta lo stesso programma elettorale del sindaco. Tutto in perfetta continuità con l’amministrazione precedente, in alcuni ambiti sono riusciti a fare pure peggio grazie all’incompetenza dell’assessora Turato. Hanno vinto le elezioni impegnandosi a combattere battaglie che hanno abbandonato il giorno dopo le elezioni, e i cittadini fortunatamente se ne stanno accorgendo. In opposizione si dichiara sempre di voler cambiare tutto, poi quando si va al governo non è mai il momento giusto per cambiare. Un copione già visto”.

LabMonza, IRPEF comunale priorità del 2025: passa l’ODG in consiglio
Si domanda, il consigliere Piffer, che fine abbia fatto (tra le altre cose) anche l’innalzamento della soglia di esenzioneIRPEF promessa alle fasce più deboli. “Per l’anno 2025 la priorità in ambito fiscale è l’aumento del numero di famiglie esentate dal pagamento dell’aliquota IRPEF comunale – replica LabMonza, lista civica della sinistra monzese che ha promosso il bilancio della giunta Pilotto. A Monza – dichiara il capogruppo di Lorenzo Spedo -, prima dell’agosto 2020, le famiglie con reddito lordo inferiore ai 18.000 euro non erano tenute al versamento dell’IRPEF. La precedente amministrazione targata Allevi ha però abbassato drasticamente questa soglia, esonerando solo i nuclei familiari con reddito inferiore ai 12.000 euro.” “Grazie al voto favorevole sul nostro OdG – prosegue il collega Francesco Racioppi – l’anno prossimo questo impegno tornerà in cima all’agenda amministrativa della città. Si tratta di una decisione ambiziosa,
perché in questo momento storico le risorse degli Enti Locali stanno subendo un taglio senza precedenti. Il Governo infatti definisce le tasse “pizzo di stato” e non osa chiedere quanto sarebbe dovuto ai più ricchi, che versano allo Stato una quota irrisoria dei propri redditi e patrimoni, rendendo così impossibile alleviare la pressione fiscale sulle famiglie che più ne hanno bisogno. Siamo lieti che il consiglio comunale abbia dato un assenso forte e deciso ad una politica di maggiore equità e giustizia sociale per i cittadini e le cittadine monzesi».