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Tangenzialina Brugherio: prime contestazioni

7 febbraio 2024 | 16:29
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Tangenzialina Brugherio: prime contestazioni

Il coordinatore locale del PCI Emmanuele Scivoletto fa l’elenco delle criticità della futura arteria: residenze vicine, mezzi pesanti e un innesto su viabilità già appesantita.

A Brugherio in via Bindellera primi cenni di mobilitazione contro la tangenzialina che l’Amministrazione comunale si appresta a realizzare come bypass per il traffico di viale Lombardia. L’ex consigliere comunale Emmanuele Scivoletto, coordinatore cittadino del PCI (che non è rappresentato in consiglio) ha incontrato la stampa in questi giorni per illustrare, sul posto, le criticità che si temono riguardo all’opera viaria. Una battaglia, per uno dei più agguerriti contestatori della giunta Assi, che sta coinvolgendo anche alcuni residenti di via Bindellera e che è appena approdata su Facebook con la pagina ad hoc “Cittadini di via Bindellera Brugherio”.

PRIMA CRITICITA’ DELLA FUTURA TANGENZIALINA DI BRUGHERIO: LE RESIDENZE

La via Bindellera di Brugherio, da cui partirebbe la tangenzialina, è la stradina che parte dalla rotonda di viale Lombardia di fronte alla società “Sacchi”. Vi sono collocate alcune ville e complessi condominiali. “Questa di sicuro è una criticità – ha detto Scivoletto – perché la tangenzialina in programma servirebbe soprattutto a dirottare il traffico pesante diretto alla zona industriale”. L’operatore che realizzerebbe l’arteria è una società d’oltre oceano interessata a costruire capannoni nei quali collocare un’attività pare di logistica. Prospettiva che lascia immaginare un volume significativo di mezzi pesanti diretti verso la Arco Spedizioni e in generale verso la zona indistriale di via Talamoni. Un quadro incompatibile, dice Scivoletto, con l’insediamneto residenziale di via Bindellera.

emmanuele scivoletto brugherio

LA TANGENZIALINA E I FLUSSI DI TRAFFICO

Altro nodo viabilistico è quello dei flussi di traffico che la tangenzialina di Brugherio incrocerebbe. La strada partirebbe da via Bindellera, ora a fondo cieco, e si aggancerebbe alla rotonda di via Buozzi creando un collegamento agevolato, a quel punto, sia con l’area industriale di via Talamoni e di Arco Spedizioni, sia con la direzione di via San Maurizio al Lambro e Cologno Monzese. “La rotonda di via Buozzi – ha dichiarato Scivoletto – è già spesso intasata. Credo sia indispensabile uno studio del traffico attuale per capire se la tangenzialina è sostenibile. Senza contare che gli spazi, all’imbocco e sull’uscita di quella che sarebbe la nuova opera, sembrano molto sacrificati per sopportare traffico e mezzi pesanti. Ci sono abitazioni, box sotterranei di condomini e la ciclabile nuova che passa proprio dalla rotonda di via Buozzi”.

emmanuele scivoletto brugherio

Nel mezzo: aree incolte di proprietà privata sulle quali dovrebbe passare l’asfalto (opera di interesse pubblico) e, in parte, dovrebbero sorgere i capannoni industriali (opera di interesse privato). Le due tipologie di intervento, spiegava di recente il sindaco Roberto Assi, avrebbero tempistiche vincolate l’una all’altra per scongiurare il rischio che l’opera pubblica resti ferma al palo. Sempre Assi, di recente, ha sottolineato la volontà di procedere con questo progetto che giace nei piani regolatori e poi Pgt del Comune da decenni senza mai essere stato attuato. Libererebbe in parte il trafficatissimo viale Lombardia, mettendo poi al riparo ben tre plessi scolastici cittadini.

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