Consiglio comunale

Desio, l’opposizione chiede le dimissioni dell’assessore Baldo, la maggioranza le respinge

In aula si è discusso del patrocinio e della sala comunale Pertini concessi per la presentazione del libro su Giorgio Pisanò lo scorso dicembre. "Inaccettabile il patrocinio comunale per la narrazione apologetica di uno dei principali esponenti del fascismo e del neo-fascismo" ha sottolineato la minoranza di centrosinistra. "Nessun proselitismo fascista, contro di me aggressioni verbali, diffamatorie e calunniose" ha replicato l'assessore Baldo (Fdi), a cui il sindaco Gargiulo ha confermato la fiducia.

Samantha Baldo ok

L’opposizione in consiglio comunale a Desio ha chiesto le dimissioni dell’assessore alla cultura Samantha Baldo, per il caso del patrocinio e la sala comunale Pertini concessa alla presentazione del libro su Giorgio Pisanò lo scorso 13 dicembre. In aula giovedì sera si sono susseguiti  duri interventi da parte di maggioranza e opposizione. L’ordine del giorno presentato da Pd, Lista Desio Viva e Desio Libera, che chiede al sindaco di togliere le deleghe all’assessore, esponente di Fratelli d’Italia, è stato respinto. 

L’ordine del giorno dell’opposizione di centrosinistra

“L’evento che ha avuto per oggetto la narrazione apologetica di uno dei principali esponenti del fascismo e del neo-fascismo italiano, non poteva in alcun modo essere patrocinato dall’amministrazione comunale – è scritto nell’ordine del giorno letto in aula dalla capogruppo del Pd Jennifer Moro –  poiché il suo contenuto si pone in netto contrasto non solo con le finalità descritte nello Statuto Comunale e nel Regolamento, ma con i principi e i valori contenuti nella Costituzione”. “E’ inaccettabile che il comune abbia sostenuto, pubblicizzato e difeso un evento dedicato a un uomo la cui biografia culmina con la fondazione di un partito denominato Fascismo e Libertà; – è altrettanto inaccettabile che il Comune abbia concesso a tariffa agevolata la sala comunale dedicata a Sandro Pertini, Presidente della Repubblica e partigiano”. “Siamo anche sconcertati – ha aggiunto Jennifer Moro – di quanto accaduto sabato scorso alla cerimonia della posa della pietra d’inciampo  dedicata  per la Giornata della Memoria: il sindaco ha scelto di non fare parlare Anpi. E’ un fatto grave che apparentemente non trova giustificazione e da cui prendiamo le distanze”.

La replica del sindaco

“Non mi stupisce questo ordine del giorno, un po’ tardivo rispetto all’evento della presentazione del libro” ha esordito il sindaco Simone Gargiulo nella sua replica. “Riguardo a quello che è successo sabato scorso, ritengo più squalificante  l’atteggiamento avuto nei confronti del sottoscritto che il non prevedere l’intervento di un’associazione che fa parte del Comitato pietre d’inciampo, il cui presidente ha avuto la parola”.
Sulla richiesta avanzata dall’opposizione di togliere le deleghe all’assessore Baldo il sindaco ha chiarito: “La richiesta viene assolutamente respinta, perché vorrebbe dire togliere il merito all’assessore Baldo, per tutto quello che sta facendo”.  E sul patrocinio, il sindaco ha spiegato: “Riguardo al patrocinio,  a volte il clima che si crea intorno a certi eventi è esagerato. Parlare di apologia di fascismo è esagerato. Non ho compreso il senso di questo questo fervore che poi si è trasformato in livore nei commenti verso me e soprattutto verso l’assessore. Un fatto inqualificabile. Insisto nel ribadire la nostra posizione: il patrocinio è stata una scelta non politica, non di voler sostenere eventuali teorie portate dal soggetto trattato nel libro.  onfermo assoluta fiducia all’assessore Baldo

L’intervento dell’assessore Baldo

Duro l’intervento dell’assessore Samantha Baldo: “Dopo quasi 2 mesi siamo ancora qui a parlare del patrocinio. Quella dell’opposizione è una richiesta pretestuosa. I toni della protesta hanno raggiunto un limite tale che ho dovuto ricorrere alle sedi della giustizia. Sono state scritte frasi di scherno nei miei confronti. Anche da alcuni consiglieri comunali è arrivata la solidarietà verso chi ha usato toni offensivi verso di me”.  L’assessore ha parlato di “aggressioni verbali, diffamatorie e calunniose su di me sui social, tipico da hater di tastiera”. “Nessuno di voi – ha detto riferendosi agli esponenti della minoranza – ha preso le distanze. Forse la cultura del rispetto delle diversità, del pluralismo, della libertà e della democrazia va bene solo a convenienza, o forse solo associata ad una certa ideologia, ideologia in cui ho percepito solo odio. Non vi va giù che Desio sia una città libera in cui vige la democrazia. Vorreste che mettessimo il bavaglio a iniziative culturali? Non abbiamo messo il bavaglio a iniziative culturali connotate anche politicamente e magari distanti da noi. Perchè avremmo dovuto negare la presentazione di  questo libro?  Durante quella serata si è parlato di storia, senza nessun proselitismo fascista. Siamo nel 2024, parlare di restaurazione del fascismo è anacronista,  la stessa cosa vale per il comunismo”. 

consiglio comunale desio

La maggioranza

I consiglieri di maggioranza hanno preso le difese dell’assessore. “Solidarietà all’assessore per gli attacchi personali” ha detto Vittorio Migliavada della lista civica Per Desio. Di polemiche sterili ha parlato Stefano Canzian di Fratelli d’Italia:  “Sono vergognosi  gli screditamenti di carattere personale e politico, una pessima pubblicità per la nostra città. L’ordine del giorno fa percepire la povertà di contenuti di questa opposizione, il livore, le vere priorità del loro agire politico. La serata sul libro su Pisanò è stata di grande partecipazione, un dibattito storico senza preconcetti e steccati ideologici.  Nessuna apologia”.  “Voi smuovete il nulla, siete completamente avulsi dalla realtà” .  A nome della Lega è intervenuta la consigliera Arianna Biella: “La presentazione del libro è stato un momento di approfondimento storico culturale, distorto dalle strumentalizzazioni della minoranza. Ogni individuo in democrazia ha diritto di esprimersi. Nulla di apologetico o anacronistico”

La minoranza

Dai banchi della minoranza, ha preso la parola Francesco Pasquali (Desio Viva): “Ricordo che il fascismo è un crimine. E’ venuto un neofascista a parlare di un fascista e avete dato il patrocinio”.   E Achille Taccagni, del Pd: “Il punto centrale non era vietare quella serata ma che non era opportuno che un’amministrazione pubblica patrocini e conceda una sala pubblica a prezzo calmierato per un evento del genere”.  E su quanto accaduto alla giornata della Memoria: “Anpi ha chiesto di intervenire perchè la sede desiana è intitolata a Michelini, a cui è dedicata la pietra d’inciampo posata sabato. Come si può negare un intervento?”  

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