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Desio, nella villa confiscata la sede di BrianzaSiCura

19 febbraio 2024 | 13:50
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Desio, nella villa confiscata la sede di BrianzaSiCura
Lucrezia Ricchiuti, ex senatrice desiana, nella sede di BrianzaSiCura

L’associazione è impegnata nella diffusione della cultura della legalità. L’ex senatrice Ricchiuti: “Nonostante le grandi inchieste del passato, come la maxi inchiesta Infinito, la mafia è ancora presente sul nostro territorio. E’ necessario promuovere iniziative nelle scuole, corsi di formazione, eventi di sensibilizzazione”

Nella villa confiscata alla criminalità ora c’è l’associazione BrianzaSiCura. Non poteva esserci sede migliore per l’associazione impegnata nella diffusione della cultura della legalità. Si trova a Desio, in via Prati, nella villa confiscata alla famiglia di Paolo Vivacqua, imprenditore nel settore del commercio di materiali ferrosi, ucciso il 14 novembre 2011  nel suo ufficio di piazza Giotto nel quartiere San Giorgio di Desio. L’immobile è stato assegnato dal comune di Desio alla cooperativa Atipica, che si è presa in carico la ristrutturazione, per realizzare un centro per minori in difficoltà. Una parte della villa è sede di BrianzaSiCura

villa confiscata desio mb

La biblioteca con i libri sulla mafia in Brianza

“La nostra associazione – spiega Lucrezia Ricchiuti, ex senatrice desiana che ha fatto parte anche della commissione antimafia –  è nata nel 2014 a Seveso,  a seguito dell’indagine ‘Tibet’ che aveva portato allo scoperto una ‘banca della ‘ndrangheta’. Ai tempi, era stata organizzata un’assemblea pubblica con Nando Dalla Chiesa e David Gentili. In quell’occasione, era stata fondata Brianza SiCura. Oggi vi aderiscono 21 comuni tra cui Monza, ma anche cittadini comuni che vogliono impegnarsi a diffondere la cultura della legalità sul nostro territorio”.  “La cooperativa che ha ottenuto questo immobile ha concesso alcuni spazi anche alla nostra associazione”. All’ultimo piano della villa di via Prati, l’associazione ha realizzato una piccola biblioteca con libri sul tema della mafia, anche in Brianza.  Tra gli scaffali si possono trovare, per esempio, libri che raccontano la maxi indagine Infinito del 2010. 

villa confiscata mb

L’interesse della mafia nel settore dell’economia

“Nonostante le tante indagini – afferma l’ex senatrice – la mafia è ancora presente sul nostro territorio. Non solo.  C’è stato un salto di qualità della ‘ndrangheta in Lombardia.   Oggi l’interesse maggiore è nell’economia. La ‘ndrangheta è  più difficile da contrastare rispetto a  prima, quando gestiva per lo più lo  spaccio di droga o si manifestava con estorsioni ed episodi violenti. Oggi la mafia ha a disposizione un plotone di professionisti,  imprenditori, notai, architetti, ingegneri, commercialisti  compiacenti, che finiscono informazioni utili”. 

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Gli incontri nelle scuole

BrianzaSiCura, grazie all’impegno del presidente Roberto Beretta e degli altri volontari,  organizza corsi di formazione per i dipendenti comunali e i professionisti, incontri nelle scuole, iniziative di presentazioni di libri e cineforum.  “Anche l’ordine degli architetti di Monza ci ha chiesto di organizzare un corso di formazione e lo abbiamo fatto. E’ stato un successo: credo che sia stato il primo corso sulla legalità per architetti in tutta Italia” spiega Lucrezia Ricchiuti.  L’associazione ha attivato anche un percorso di “Ptco” con il liceo Modigliani di Giussano. Ad occuparsi di questo progetto è in particolare  Mariagrazia Ballabio, insegnante in pensione.   “Negli anni  è aumentata la consapevolezza del fenomeno della mafia al nord, anche tra i più giovani” afferma la volontaria. “Le nostre speranze sono indirizzate proprio agli studenti. Speriamo che ci sia sempre più questa consapevolezza”.