
Il racconto sorprendente di un lettore, avvicinato durante i festeggiamenti di San Biagio: “la moneta non gli bastava, mi ha proposto di usare il bancomat”
In via Prina a Monza, durante i festeggiamenti di San Biagio, un sedicente indigente chiedeva l’elemosina, ma col pos! Lo racconta un monzese nella sua lettera in redazione, senza nascondere sia la sorpresa che il dubbio che, dietro l’episodio, non ci sia stata una storia di povertà ma un truffatore a caccia di ingenui. “Sono stato fermato da un uomo di colore – ha raccontato – che mi approccia stringendomi la mano e ringraziando per il mio non essere razzista, dato che mi sono semplicemente fermato ad ascoltarlo. Dopodiché mi riporge la mano una seconda volta ma lo fa per infilarmi al polso un braccialetto che inizialmente finge di volermi regalare, poi inizia a parlare di sostegno a popolazioni africane in difficoltà o una cosa del genere”.
IN FOTO SPUNTA MATTEO SALVINI
Piccolo colpo di scena, lo sconosciuto avrebbe mostrato una foto di se stesso in compagnia di Matteo Salvini. Il monzese ha aperto il portafogli e trovato un euro che è stato commentato con la battuta “la moneta fa rumore”.
PER L’ELEMOSINA NIENTE MONETA, MEGLIO IL POS
Poi il questuante ha estratto un mazzetto di banconote dicendosi disposto a dare il resto ma il monzese non aveva contanti, solo la carta di credito notata dallo sconosciuto che, quel punto, “a sorpresa tira fuori dalle tasche un pos. Rifiuto la cosa e deluso si riprende il bracciale”. Il cittadino si è allontanato, facendo in tempo a notare che lo sconosciuto fermava altri passanti. Ha provato a cercare un agente della locale ma in quel momento non ne avrebbe trovati, “se si è trattato di una cosa trasparente allora non c’è nessun problema e ben venga – ha chiosato – ma a giudicare dal metodo con cui mi ha approcciato direi proprio che si tratta di una fregatura bella e buona”.