Storia

Il tempietto di San Lucio di Brugherio, trasferito a pezzi da Lugano, riapre

Il 4 marzo, in occasione di San Lucio, Santa Messa alle 20.30. Ma per il futuro si pensa a concerti di musica classica e all'antica festa del quartiere.

moncucco brugherio

Il tempietto di San Lucio in Moncucco di Brugherio riapre i battenti dopo anni di serrata, interrotta solo sporadicamente dalle visite guidate. Succederà il 4 marzo, data scelta non a caso, ha sottolineato il sindaco Roberto Assi, ricordando che si tratta proprio del giorno di San Lucio. L’evento in programma, per ora, è di tipo religioso, una Santa Messa alle 20.30. L’occasione però, spiega l’Amministrazione comunale, assume il carattere di un nuovo battesimo per tornare ad aprire al pubblico il piccolo gioiello architettonico in occasione di eventi culturali come fu la rassegna artistico-musicale “Piccole chiese e dintorni”.

I PROGETTI PER IL TEMPIETTO DI SAN LUCIO

“L’intenzione è quella di tornare ad aprire questo edificio storico della città per eventi ristretti di carattere compatibile con la destinazione del tempietto a luogo di culto – ha detto il sindaco – come potrebbero essere concerti di musica classica. La via potrebbe essere quella di una collaborazione con realtà già presenti sul territorio, come la scuola Piseri”. Senza contare quell’idea di far rivivere la Festa di Moncucco, una vecchia tradizione ormai scomparsa, così antica che sembra sia precedente alla stessa Città di Brugherio. Per questo progetto, l’Amministrazione comunale sta valutando una formula che prevederebbe la chiusura di un tratto di via San Maurizio al Lambro ed eventi musicali in linea con la vocazione del luogo.

Nel frattempo il tempietto di San Lucio che fu collegato a Villa Andreani ospiterà la Santa Messa di San Lucio durante la quale gli amanti dell’architettura sacra potranno riscoprirne il fascino. “Purtroppo chi ricorda i periodi migliori del tempietto deve sapere che non ci troverà le belle sedie in vimini – ha avvisato il sindaco – che si sono deteriorate e saranno sostituite per ora con delle sedute molto più ordinarie”. Il tempietto di San Lucio peraltro ha la scorza dura ed è sopravvissuto a “fatiche” ben più rilevanti di qualche anno di chiusura.

L’INCREDIBILE STORIA DEL TEMPIETTO DI SAN LUCIO

Eretto a Lugano tra il 1520 e il 1542 come cappella di Sant’Antonio da Padova, il tempietto era annesso al convento di San Francesco. Gian Mario Andreani (1760-1830), fratello di quel Paolo che organizzò a Brugherio il primo volo italiano in mongolfiera, acquistò la cappella che venne smontata e ricostruita accanto alla villa di Moncucco.

Spiega il sito informativo di Ville Aperte che ha dedicato al tempietto diverse visite guidate: “L’architetto milanese fece sezionare e numerare i pezzi dell’edificio, per trasportarli lungo il Lago di Lugano, poi via terra fino a Como; di nuovo su vie d’acqua fino al porto fluviale detto Ponte Mattalino a Cologno Monzese, e da qui portati su carri a Moncucco. I lavori di ricostruzione durarono a lungo: si iniziò tra il 1815 e il 1816, per continuare fino al 1832”.

La riapertura va nella direzione di una valorizzazione del patrimonio artistico locale che l’amministrazione comunale intende attuare in diversi modi.

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