Leonardo da Vinci e l’Adda: i Codici del Genio toscano in biblioteca a Cornate d’Adda

Le riproduzioni dei due Codici di Leonardo sono disponibili solo per consultazione, senza prestito, in una vetrinetta.
Due riproduzioni dei Codici di Leonardo hanno trovato posto sugli scaffali della biblioteca di Cornate d’Adda. Si tratta del Codice Trivulziano e del Codice sul volo degli uccelli, due facsimile che però testimoniano il forte legame fra il genio toscano, l’Adda e la Brianza, un legame grazie al quale sono state realizzate alcune delle opere più significative di questa terra come i navigli di Paderno e il traghetto di Imbersago.
Le riproduzioni dei due Codici di Leonardo sono disponibili solo per consultazione, senza prestito, in una vetrinetta. In sostanza i due Codici, numerati a mano e accompagnati da un volume contenente la descrizione diplomatica e critica, sono a disposizione di chiunque ne faccia richiesta. E che ovviamente abbia voglia di approfondire l’argomento.
“Troverete esposta anche l’Enciclopedia dei Papi, pubblicata nel 2000 in occasione del Giubileo, opera unica edita dall’Istituto Enciclopedia italiana – ha commentato la bibliotecaria Claudia Colombo -. Queste opere sono state acquistate con fondi comunali e statali e a completamento di questa prima parte di libri in consultazione, compare anche un’antica guida illustrata (Parigi Pittoresca) datata 1883 frutto di una donazione”.
Navigli e traghetto sono dovuti a un’intuizione di Leonardo durante le sue passeggiate lungo l’Adda quando era al servizio di Ludivico il Moro: sembra anche che il paesaggio di uno dei suoi dipinti più famosi, Vergine delle Rocce, tragga ispirazione dal paesaggio dopo il ponte San Michele, andando verso sud. Tuttavia Fiorenzo Mandelli, 74 anni, custode della memoria dell’Adda e di Leonardo e per 15 anni anche custodie del Santuario della Madonna della Rocchetta, è in attesa. “Aspetto di capire come la gente reagirà – ha dichiarato -. Basta andare Milano e chi vuol sapere qualcosa su Leonardo deve solo scegliere”. Fiorenzo Mandelli, 73 anni, è nato a Concorezzo, ma da tempo vive con la famiglia a Mezzago. “Mi viene in mente l’Ultima Cena del refettorio adiacente al Santuario di Santa Maria delle Grazie – ha concluso Mandelli -. Quello della biblioteca di Cornate senza dubbio un passo avanti, però per il momento non posso dire niente di definitivo, attendo di vedere come le persone, in modo particolare i giovani, reagiranno a questa novità ”.