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Rapina al mini market, pugni in faccia e bottigliate in testa al titolare: lo fermano a passeggio per il centro

21 febbraio 2024 | 12:50
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Rapina al mini market, pugni in faccia e bottigliate in testa al titolare: lo fermano a passeggio per il centro
Carabinieri a Lissone

40enne, originario di Milano, senza fissa dimora e già noto alle Forze dell’ordine: questo l’identikit dell’uomo arrestato perchè accusato di una rapina consumata in un mini market di Lissone

Lissone. 40enne, originario di Milano, senza fissa dimora e già noto alle Forze dell’ordine: questo l’identikit dell’uomo arrestato perchè accusato di una rapina consumata in un mini market di Lissone. La misura restrittiva, sebbene emessa da tempo, è stata eseguita nel tardo pomeriggio di venerdì, quando una pattuglia dei carabinieri, in servizio di controllo del territorio per le vie del comune brianzolo, ha notato il ricercato in via Garibaldi acciuffandolo. 

I fatti risalgono al tardo pomeriggio del 16 novembre 2023, quando un uomo, entrato nell’esercizio commerciale, anziché acquistare la merce esposta, si era rivolto direttamente al titolare, impegnato dietro al bancone a servire i clienti, intimandogli la consegna di denaro. La richiesta però non aveva ottenuto la risposta desiderata e, davanti al rifiuto dell’esercente, la situazione era presto degenerata.

Il malvivente gli aveva prima sferrato alcuni pugni al volto, e successivamente colpito con una bottiglia prelevata da uno scaffale, procurandogli un taglio alla testa. Infine, aveva prelevato i contanti presenti in cassa e si era dato alla fuga per le vie del paese. I carabinieri di Lissone, intervenuti poco dopo sul luogo del fatto, grazie alle testimonianze fornite dai presenti e alla visione delle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza cittadina, hanno successivamente identificato il presunto autore del reato e lo hanno denunciato all’Autorità giudiziaria.

Le manette sono scattate lo scorso venerdì quando il 40enne, come se nulla fosse, è stato sorpreso dai militari in giro per la città. Al termine delle formalità di rito, l’indagato è stato portato nella Casa circondariale di Monza.