L'evento

Monza, gli 850 dell’Ospedale San Gerardo: un traguardo che deve essere un nuovo inizio!

Il 19 febbraio il nosocomio cittadino ha celebrato l'anniversario della sua fondazione. Un evento che, tra interventi istituzionali e une rievocazione storica, ha guardato ad un futuro fatto di cura, ricerca e innovazione.

san gerardo celebrazioni

Monza. “Ut curam infirmorum habent”, cioè “perché abbiano cura degli infermi“. Questa espressione, che compare nella Carta della Convenzione che il 19 febbraio 1174 ha sancito la nascita dell’Ospedale fondato a Monza da San Gerardo dei Tintori, è il legame più diretto tra un passato ormai lontanissimo e il presente del nosocomio cittadino.

Ad 850 anni esatti da quella storica firma, infatti, a cui presero parte, oltre al Santo, l’Arciprete del Duomo e i Consoli della città di Monza, definita Comune per la prima volta di cui si ha memoria, la missione fondamentale di uno dei più antichi ospedali d’Italia è sempre quella di assistere e curare gli ammalati nelle loro svariate fragilità.

LA CELEBRAZIONE

Certo il tempo non è passato invano. Tante cose sono successe in 850 anni. Tra le ultime, il 1 gennaio 2023, la costituzione della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori ha dato il via ad un nuovo capitolo della storia dell’Ospedale San Gerardo dei Tintori.

E proprio la ricerca e l’innovazione, come è stato sottolineato nell’evento del 19 febbraio, insieme al completamento dei lavori d’ampliamento della struttura ospedaliera e alla realizzazione del nuovo Pronto Soccorso, stanno definendo il futuro prossimo del nosocomio monzese, uno dei punti di riferimento della sanità lombarda.

Un anniversario così importante, anche numericamente, non poteva che essere celebrato con una torta speciale e i dovuti festeggiamenti. E così, presso l’Auditorium Enrico Maria Pogliani nella Palazzina Accoglienza dell’Ospedale San Gerardo, oltre agli interventi istituzionali, si è potuto assistere anche alla presentazione dei risultati preliminari dello studio sulle ossa di San Gerardo dei Tintori e alla rievocazione storica, curata dal Comitato guidato da Ghi Meregalli, della nascita ufficiale, 850 anni fa, del nosocomio cittadino.

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IL SAN GERARDO IERI, OGGI E DOMANI

Se l’origine è frutto dell’idea di un uomo laico e borghese, non un monaco quindi, che ebbe l’intraprendenza di utilizzare le proprie risorse economiche e immobiliari per dare vita ad una realtà che, per la prima volta, vedesse nel malato, povero in primis, una persona da curare e non solo da accompagnare alla morte nel miglior modo possibile, l’Ospedale San Gerardo dopo quasi nove secoli è qualcosa di molto più grande.

“Nella nostra struttura oggi lavorano 3.482 persone tra medici, dirigenti, personale del comparto e altri profili professionali – spiega Claudio Cogliati, presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori – il 72% è composto da donne, anche nei ruoli di vertice, che insieme ai loro colleghi uomini ogni giorno mettono il massimo impegno per far funzionare un ospedale generalista che deve gestire l’estrema complessità della medicina del futuro”.

Se le sfide prossime sono già in corso, con i lavori del nuovo Pronto Soccorso che, assicura Guido Bertolaso, Assessore al Welfare di Regione Lombarda, “dovrebbero iniziare entro il 2024 e vedere entro il 2025 terminata la prima parte”, ma anche con la sostenibilità energetica ed ambientale di una struttura ormai sempre più rinnovata, il presente parla di un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico capace di guardare verso l’eccellenza. In particolare nella pediatria e nello studio sulle malattie rare.

Ospedale san Gerardo celebrazione

LA RICERCA

“Investire risorse economiche in questo settore, cosa per cui l’Italia non ha mai brillato, è mettere benzina in un motore che funziona bene – afferma Alessandro Fermi, Assessore all’Università, Ricerca, Innovazione di Regione Lombardia – in questo senso il passaggio dell’Ospedale San Gerardo ad IRCCS è fondamentale e presto ci saranno nuovi bandi dedicati all’innovazione degli istituti di ricerca”.

Che il nosocomio monzese sia da tempo legato all’andare oltre la cura e l’assistenza per aprire nuove finestre sulla strada della medicina, lo dimostra anche il rapporto con l’Università di Milano-Bicocca. Che proprio a Monza, sin dalla sua nascita 25 anni fa, ha il suo Polo biomedico.

“Abbiamo tanto in comune con il San Gerardo – sostiene Marco Emilio Orlandi, Pro Rettore vicario dell’ateneo milanese nel suo intervento durante l’evento sugli 850 anni di fondazione dell’Ospedale – siamo stati entrambi una scommessa di successo e, pur avendo delle eccellenze e delle particolarità, abbiamo un approccio generalista”.

Ospedale San Gerardo celebrazione

IL MESSAGGIO

Chi ha una storia così lunga può guardare avanti con una certa fiducia. Anche se è necessario mantenere ben saldi alcuni dei valori che portarono nel 1174 Gerardo dei Tintori, impressionato dalla povertà crescente in città e da episodi particolarmente violenti come la distruzione di Milano da parte di Federico Barbarossa, a fondare il suo Ospedale.

“Dobbiamo riuscire a comunicare la gioia dell’accoglienza e della cura ai giovani di oggi che hanno bisogno di trovare la pienezza della vita” afferma Monsignor Silvano Provasi, Arciprete del Duomo. “Dobbiamo tener presente il peso e la responsabilità di un rapporto unico tra sanitari e persone ammalate, ma anche il senso universalistico e solidale della sanità come bene comune” aggiunge Andrea Biondi, Direttore Scientifico Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori.

Patrizia Palmisano e Paolo Pilotto, rispettivamente Prefetto e Sindaco di Monza, dal canto loro, hanno ricordato “la necessità e la capacità di fare rete che nel nostro territorio ha dimostrato più volte la sua efficacia anche in termini di risposte ad esigenze specifiche”. Un collegamento tra strutture ed istituzioni locali sottolineato, in un’ottica di soddisfazione dei bisogni del cittadino, anche da Silvano Casazza, Direttore Generale Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori.

Presenti anche diversi politici di Regione Lombardia: i Consiglieri regionali Alessandro Corbetta, Fabrizio Figini e Martina Sassoli,  l’Assessore al Welfare Guido Bertolaso, l’Assessore all’Università, Ricerca, Innovazione Alessandro Fermi, e il presidente del Consiglio Federico Romani che ha commentato: “Sono convinto che per migliorare la qualità del nostro sistema sanitario, che ha già tanti elementi positivi, serva una reale e concreta condivisione di obiettivi e progetti. L’esperienza del San Gerardo lo dimostra”.

Ospedale San Gerardo celebrazione

 

UNA FIGURA INNOVATIVA

La celebrazione degli 850 anni della nascita del principale Ospedale di Monza è stata l’occasione anche per capire qualcosa in più sulla figura di Gerardo dei Tintori. Che con la firma della Convenzione, la cui pergamena originale, normalmente custodita nella Biblioteca Capitolare del Duomo, fino a fine marzo sarà esposta nella Cappella del nosocomio, fu ideatore di un modello innovativo di equilibrio tra poteri civili e religiosi.

“Gerardo, nel pensare ad un Ospedale, con sede nella ex tintoria di proprietà della sua famiglia, volle creare una realtà sostanzialmente autonoma che, nero su bianco, fosse in grado di mantenere questa sua caratteristica, nel prendersi cura in toto dei malati e dei bisognosi della città, anche dopo la sua morte” spiega Michele A. Riva, Professore associato di Storia della Medicina presso l’Università di Milano-Bicocca.

“Per questo affidò ai conversi, monaci che non avevano fatto voto religioso, la gestione dell’Ospedale che formalmente dipendeva dalla Chiesa a cui spettava l’investitura del “Direttore generale” – continua – il Comune, invece, aveva in mano la tutela giuridica”.

UN CORPO CHE PARLA

Il Santo così amato dai monzesi, co-Patrono insieme a San Giovanni Battista della città, è ricordato per l’Ospedale che porta il suo nome e per i miracoli tramandati nei secoli dalla tradizione agiografica. Ma recentemente, in occasione dell’Anno Santo Gerardiano che terminerà il 6 giugno 2024, ha suscitato interesse anche lo studio delle sue ossa.

I primi risultati della ricerca che, a partire dallo scheletro conservato nella  Chiesa di San Gerardo, nel corso degli anni potrà darci molte informazioni sulla storia umana di Gerardo, sono stati illustrati nel corso delle celebrazioni per gli 850 dell’Ospedale da Davide Porta, Responsabile tecnico Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università degli Studi di Milano.

Ospedale San Gerardo celebrazione

“L’esame dello scheletro, secondo le tecniche dell’osteobiografia, ci ha permesso di ricavare alcuni elementi interessanti – afferma – si tratta di un essere umano di sesso maschile, tra i 55 e i 64 anni, quindi piuttosto in là con l’età, di altezza intorno ai 165 centimetri“.

“Dal punto di vista delle patologie possiamo dire possiamo notare che soffriva di osteoartrosi e aveva subito un ascesso dentario – conclude – per quanto riguarda i traumi, Gerardo si era fratturato un paio di costole e una tibia, cosa quest’ultima che fa pensare fosse una persona impegnata in attività pesanti. Da capire, invece, se la rottura del cranio, non lontana temporalmente dalla morte, avvenuta nel 1207, sia accaduta prima o dopo”.

 

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