“Cannabis Caffè”, a Monza tutto esaurito: “I consumatori non sono criminali”

5 febbraio 2024 | 11:11
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“Cannabis Caffè”, a Monza tutto esaurito: “I consumatori non sono criminali”
Cannabis Caffè

Monza, città nota per la sua storia regale, si è ritrovata venerdì 2 febbraio al centro di un evento insolito: il “Cannabis Caffè”.

Monza, città nota per la sua storia regale, si è ritrovata venerdì 2 febbraio al centro di un evento insolito: il “Cannabis Caffè“. Organizzato da +Europa Monza e dall’Associazione Luca Coscioni, l’iniziativa ha portato la discussione sulla cannabis a nuovi livelli, sfidando il tabù con un tocco di provocazione e divertimento.

Il LibertHub ha accolto una sala piena di cittadini curiosi, desiderosi di capire meglio la proposta di legge “Io Coltivo“. Barbara Bonvicini, vicepresidente di Meglio Legale, Giulio Guastini, coordinatore di +Europa Monza, e Paolo Piffer, consigliere comunale per Civicamente, hanno animato la serata con i loro interventi. I tre hanno affermato: “Questo non è un evento isolato: in tutta Italia tra l’1 e il 4 febbraio si stanno tenendo più di 50 cannabis caffè, con il doppio obiettivo di mostrare che il tema non dovrebbe essere un tabù (e dunque si può e si deve parlarne), e allo stesso tempo di rilanciare la raccolta firme per la proposta di legge “Io Coltivo”, che in due mesi ha raccolto quasi 35mila firme”.

monza cannabis caffè

La scelta di organizzare un “Cannabis Caffè” in una città tradizionalmente legata a un contesto più regale può sembrare provocatoria di per sé. Tuttavia, l’obiettivo dell’evento è stato chiaro fin dall’inizio: sfatare i tabù e stimolare il dibattito su una proposta di legge che cerca di cambiare le regole del gioco sulla cannabis.

“Ci teniamo a sottolineare che i consumatori non sono criminali: in teoria il consumo personale in Italia è depenalizzato da anni. Nonostante ciò, al momento, per chi sceglie di coltivare una piantina di cannabis sono previste la reclusione da 2 a 6 anni e una multa da 5.000 a 77.500 euro, cosa che incentiva il consumatore a rivolgersi al mercato nero in mano alle mafie. Per questo pensiamo che nell’attuale contesto normativo questa legge sia fondamentale: se approvata, essa porterebbe alla decriminalizzazione dell’uso personale di cannabis, consentendo la coltivazione domestica fino a 4 piante di cannabis, il trasporto fino a 30 grammi e la creazione di associazioni di coltivatori. Continueremo la battaglia per la legalizzazione per strada, nei tribunali e nelle aule istituzionali, perché le sostanze sono già libere: ora si tratta di regolamentarle.””

Tra il pubblico era presente anche il consigliere provinciale del PD Vincenzo di Paolo. I partecipanti hanno avuto anche l’occasione di giocare ad un quiz, preparato dagli organizzatori, che aveva come scopo quello di sfatare le principali fake news sulla cannabis.

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