Il Pd brianzolo: la legge per il voto fuori sede in tempo per le Europee di giugno

“Ci sono 5 milioni di cittadini che vivono fuori sede, soprattutto giovani. A loro è negato il diritto di voto”.
In vista delle elezioni europee, il Pd protesta contro la paralisi in Senato della legge per il voto dei fuori sede. Un comunicato stampa dei democratici di Monza e Brianza, sottoscritto in particolare dalla sezione Giovani, esorta le istituzioni a far progredire la normativa che consentirebbe di votare a circa 5 milioni di italiani fuori paese, per lavoro, studio o altri motivi. Un popolo nel popolo che per migliaia di casi parla brianzolo. “Il voto è un diritto fondamentale alla base della democrazia – recita il comunicato – Un diritto che dovrebbe essere garantito a tutti, ma nei fatti non è così. Ci sono 5 milioni di cittadini che vivono fuori sede, cioè in un Comune diverso da quello di residenza, che si vedono negato questo diritto. Lorenzo Sala, segretario provinciale del PD Monza e Brianza, precisa: “Garantire la partecipazione al voto di tutte le cittadine e i cittadini è una necessità ed un diritto che non può più essere rimandato. Tutti i giorni ascoltiamo parole che celebrano l’importanza della partecipazione democratica, della necessità di coinvolgere i giovani e di combattere l’astensionismo ora è tempo di far parlare i fatti. Il PD anche qui in Brianza si schiera dalla parte di quei brianzoli che anche dall’estero vogliono poter esprimere il loro voto».
Il Pd ricorda che è bloccata in Senato da diverse settimane la legge che permetterebbe il voto fuori sede, come già è possibile in tutti gli altri grandi Paesi europei. Ed esorta a rendere il sistema elettorale più equo e giusto, tenendo conto delle diverse categorie di elettori. Anche perché il rientro in patria per recarsi alle urne spesso è impraticabile per una serie di ragioni.
«Dover tornare nel Comune di residenza è diventato troppo costoso”, sottolinea Riccardo Sala, segretario provinciale GD Monza e Brianza. E ancora: “Cambiare la residenza non è spesso né agevole né vantaggioso, soprattutto per un periodo di tempo limitato. Lo status di fuori sede è temporaneo. A questo si aggiunge l’aumento dei prezzi dei trasporti, che rende difficile alle persone meno abbienti e ai giovani tornare nel Comune di
residenza. Chiediamo con urgenza che venga approvata la legge per il voto fuorisede entro pochi giorni, per permettere ai cittadini fuorisede di votare alle prossime elezioni europee di giugno 2024“.