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Pestaggio nel cantiere dell’Alta Velocità: altri due arresti. Erano pronti a colpire ancora

7 febbraio 2024 | 10:50
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Pestaggio nel cantiere dell’Alta Velocità: altri due arresti. Erano pronti a colpire ancora
Il pestaggio

Il 6 febbraio, alle prime luci dell’alba, a Milano e Paderno Dugnano  i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza hanno eseguito ulteriori 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere.

Erano stati tratti in arresto lo scorso 20 settembre i tre cittadini italiani, tra cui anche un uomo di Brugherio, pluripregiudicati per reati contro il patrimonio e la persona, autori di una brutale aggressione avvenuta nella serata del 2 maggio nel cantiere TAV di Montebello Vicentino, ai danni del Direttore Tecnico della ditta SALCEF SpA di Roma, leader italiana per la progettazione e messa in opera di rete ferroviaria Alta Velocità. Lo avevano colpito violentemente, per almeno undici volte, con una mazza da baseball procurandogli lesioni gravissime.

Il 6 febbraio, alle prime luci dell’alba, a Milano e Paderno Dugnano  i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza hanno eseguito ulteriori 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere. Con il supporto in fase esecutiva dei Carabinieri delle Compagnie di Milano-Porta Magenta e Sesto San Giovanni, sono stati tratti in arresto il reale ideatore e mandante della spedizione punitiva nonché colui che ha fatto da tramite fra questi e gli esecutori materiali. Si tratta di due cittadini italiani rispettivamente di 64 e 48 anni.

“Le cause del gesto sarebbero riconducibili verosimilmente a interessi finanziari e potere di condurre appalti nel mondo imprenditoriale. È stato appurato infatti che il mandante, già gravato da precedenti penali, quale amministratore di fatto di una società sub-appaltante operante nel cantiere del TAV, dopo il rifacimento di lavori relativi alla posa in opera del ferro di armatura, a seguito di contestazioni della ditta appaltante che aveva rilevato delle difformità sulla base delle indicazioni progettuali e che si era rifiutata di dare il consenso a delle variazioni contrattuali per consentire un pagamento maggiore (circa 350.000 €uro), non ha esitato a ideare ed organizzare l’agguato del 2 maggio scorso a Montebello V.no” spiegano dall’Arma.

Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno fatto emergere inoltre che il modus operandi, già collaudato nei pressi del cantiere dell’Alta Velocità di Montebello Vicentino, era pronto per essere messo in atto un’altra volta. Infatti, oltre al violento pestaggio del Direttore Tecnico della ditta SALCEF, gli stessi indagati avevano già pianificato un’altra spedizione punitiva questa volta ai danni di un imprenditore edile lombardo, proprio con lo stesso movente. Solo gli arresti avvenuti il 20 settembre scorso ne hanno evitato la commissione che era stata pianificata esattamente 5 giorni dopo l’esecuzione delle ordinanze.